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Communiqué n° 466 de 28 septembre 2023

Interpellanza sul transito verso le località turistiche

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 28 settembre 2023 è stata affrontata la tematica delle chiusure stradali di accesso alle località turistiche.

«Le chiusure totali o parziali di strade verso alcune località turistiche del nostro territorio di questo periodo hanno causato una serie di problematiche significative - ha affermato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Gli enti locali hanno un certo margine di manovra nell'emissione di provvedimenti limitativi della circolazione ma, proprio perché riguardanti solo una porzione di territorio, dovrebbero essere oggetto di una supervisione regionale. Vorremmo sapere se il Governo abbia intrapreso, e con quali esisti, colloqui con gli enti locali interessati dai vari provvedimenti di limitazione al transito; quale sia la visione strategica su questa problematica, anche in considerazione dei notevoli esborsi in termini economici della Regione per la promozione turistica del nostro territorio; se siano state riscontrate criticità in merito a queste scelte e come l'Amministrazione possa intervenire, pur riconoscendo piena autonomia agli enti locali

«Il confronto con gli enti locali è continuo e costruttivo e non sono molte le situazioni di limitazioni di tratti di viabilità - ha affermato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. I Sindaci sono, assieme al sottoscritto e ai colleghi che si occupano di trasporti e di turismo, continuamente alla ricerca di soluzioni logistiche ottimali. L’Amministrazione regionale ha realizzato e continua a realizzare, sia con interventi di manutenzione ordinaria, che di nuova realizzazione, importanti interventi a protezione della rete viaria, non solo di propria competenza, ma anche di interesse statale o comunale. Lo stesso avviene per le strutture come ponti e viadotti, su cui si è concentrata l’attenzione negli ultimi anni. Anche nei lavori di manutenzione ordinaria dove si possono creare criticità, il confronto con gli enti locali è sempre diretto, o con il Celva, o attraverso il coordinamento della Struttura viabilità e opere stradali con i responsabili di zona e i cantonieri e capo cantonieri, vero raccordo tra Amministrazioni ed enti locali

«L’accesso alla nostra regione, anche in termini di collegamenti autostradali e ferroviari è una criticità a cui si aggiungeranno la prossima chiusura del traforo del Monte Bianco e gli importanti lavori sulla tratta ferroviaria - ha proseguito Sapinet -. Sappiamo anche che, difficilmente, a breve, in zone montane (non solo la nostra) non ci saranno vere alternative al trasporto in auto. La conformazione delle nostre vallate, rende particolarmente arduo pensare a soluzioni risolutive, ma abbiamo saputo mantenere accessibili le vallate grazie a una serie di importanti interventi sulla rete viaria principale e secondaria, anche in collaborazione con ANAS. Abbiamo elevati numeri di visitatori che il territorio cerca di assorbire ma, soprattutto, si lavora al fine di consentire a tutti di fruire della tranquillità che caratterizza la montagna. La limitazione degli accessi mediante mezzi propri, a favore di mezzi collettivi di trasporto consente di contemperare le due esigenze: fruizione e capacità di accesso. La via da preferire rimane la concertazione e il dialogo con tutti, sapendo che la montagna dovrebbe divenire sempre più attrattiva per via di condizioni climatiche migliori. Quindi il tema è di grande attualità anche per i risvolti ambientali che comporta. Siamo al lavoro per rendere ancora più fruibili le nostre località. Al termine della stagione estiva, il bilancio è positivo: rileviamo una buona gestione della viabilità e dei cantieri che in diverse zone della nostra regione possono operare solo nella stagione favorevole

«La Costituzione italiana definisce il concetto di proprietà privata sottolineando che deve "essere resa accessibile a tutti" - ha replicato la Consigliera Foudraz -. Tuttavia, in alcune zone del nostro territorio, come la Val Ferret e la Val Vény, non mi pare che si stia andando nella direzione costituzionalmente auspicata. In queste zone vengono imposti ai proprietari delle abitazioni dei pagamenti per accedere alla loro casa e vigono limitazioni di accesso alle proprietà, nonostante ci sia spazio a sufficienza per accogliere più automezzi. In sostanza, chi è proprietario di un'abitazione non può disporre del proprio spazio e non può invitare nemmeno giornalmente a casa propria più di un certo numero di persone vista la limitazione legata al numero di veicoli che possono accedere alla proprietà privata. Questo sistema influisce fortemente anche sulla libertà imprenditoriale di numerose attività che si trovano costrette a chiudere dopo aver fatto innumerevoli investimenti. I turisti, per poter passeggiare in alcune vallate, devono lasciare la propria macchina in costosi parcheggi e ammassarsi nelle navette che certo non invogliano all'acquisto di oggetti ingombranti o pesanti da riportare a valle. Le persone anziane, quelle con disabilità e le famiglie con bambini patiscono ancora maggiori disagi per poter fruire delle bellezze della montagna, a dispetto dei tanti soldi spesi per la promozione turistica del nostro territorio e della visione green che riempie la bocca di tanti ma poi consente la cementificazione di zone incontaminate per realizzare dei parcheggi. Il tutto senza nemmeno ascoltare le varie soluzioni proposte dalla popolazione locale, con buona pace del rispetto del principio dell'autonomia degli enti locali

 

LT