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Communiqué n° 360 de 13 juillet 2023

Interrogazione sul progetto PNRR a sostegno degli anziani non autosufficienti

 

Con un'interrogazione presentata nella seduta consiliare del 13 luglio 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste è tornato a parlare del Piano nazionale di ripresa e resilienza nella parte che prevede la progettualità per il sostegno alle persone vulnerabili e per prevenire l'istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti.

In particolare, il Capogruppo Andrea Manfrin, richiamando una sua precedente iniziativa, ha chiesto ulteriori dettagli sulla rinuncia ad un importo di 2,4 milioni di euro per questi interventi.

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «il progetto non riguardava la riconversione di microcomunità o RSA esistenti in soluzione di cohousing per anziani, ma la riqualificazione o ristrutturazione di appartamenti da dotare di tecnologia domotica, preferibilmente di proprietà pubblica, da adibire a gruppi appartamento per anziani non autosufficienti, da prendere in carico attraverso servizi domiciliari. Il target della linea di azione concerne persone dotate di un grado di autonomia residua che consente di vivere in una situazione parzialmente autonoma. E proprio in relazione a questo specifico target che - a seguito dell'analisi del fabbisogno effettuata con i servizi sociali e a seguito della mappatura di immobili in disponibilità dei Comuni fornita dai Comuni stessi - sono stati individuati il numero massimo di beneficiari in 30 persone, che sono molto distanti dal target di 100 previsti dalla misura del PNRR. Evidenzio come il non raggiungimento dell'obiettivo fissato in 100 beneficiari avrebbe determinato la restituzione dei fondi percepiti. Il PNRR è un'opportunità seria e non di fatto un bancomat al quale attingere a seconda del caso e un tanto al chilo. Quindi partire già con numeri non certi avrebbe esposto noi e i Comuni a rischi certi, senza dare le risposte volute alla nostra comunità e quindi assieme ai Comuni coinvolti non abbiamo barato.»

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «Non so come sia stato elaborato il numero di 30 persone - che ritengo molto improbabile a fronte di 700-800 anziani non autosufficienti secondo i dati Istat -, ma la cosa grave è che non si è voluto guardare al fatto che l'avviso non esclude le persone che sono già ospitate in strutture, anzi l'obiettivo è quello di favorire la riconversione e la riqualificazione di strutture residenziali pubbliche in gruppi di appartamenti autonomi. Ancora più grave è che il progetto in realtà non specifica da nessuna parte che devono essere 100 i soggetti minimi da inserire: l'avviso parla di 125 progetti finanziabili per 12.500 anziani beneficiari e se uno fa la divisione risultano 100 a progetto, ma non c'è scritto assolutamente che devono essere 100 a progetto. Oltre alle interlocuzioni con i Ministeri, bastava guardare quello che c'era scritto nel progetto e nelle FAQ sul sito del Ministero. Ma si è preferito rinunciare a 2,4 milioni di euro: ritengo che sia una grave privazione per la nostra regione e, soprattutto, per quegli anziani - 30 o 100 che fossero - che avrebbero potuto avere un supporto nella loro attività e nella loro vita quotidiana.»

SC