Info Conseil
Communiqué n° 300 de 8 juin 2023
Interpellanza sulla manutenzione degli alvei dei torrenti
Si è parlato di controllo e manutenzione degli alvei dei torrenti nella seduta consiliare dell'8 giugno, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.
«Sul nostro territorio, molti torrenti laterali non sono oggetto di intervento e manutenzione e la scarsa pulizia degli alvei può essere la causa principale di pericolosi straripamenti e di altri tipi di calamità - ha commentato il Consigliere Christian Ganis -. La vegetazione eccedente negli alvei dei torrenti, in caso di forti piogge, può generare degli sbarramenti dei corsi d'acqua con le conseguenze immaginabili. Il problema è presente in molti nostri comuni con torrenti che minano la sicurezza idraulica. Vorremmo sapere se l'Amministrazione intende mettere in atto dei provvedimenti per il controllo e manutenzione degli alvei dei torrenti.»
«Conosciamo il territorio e lo monitoriamo costantemente anche attraverso un rapporto costante con i Comuni, il Corpo forestale, i Consorzi di miglioramento fondiario e una stretta collaborazione tra Assessorati regionali - ha dichiarato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet-. Rispetto alle cause di alluvione, i tecnici informano che non c’è evidenza scientifica di un legame tra gli interventi di asportazione di materiali inerti e una diminuzione del rischio alluvionale, è utile in situazioni puntuali ma bisogna operare in modo molto attento. Il punto di equilibrio va ricercato tra una attenta opera di sistemazione e di manutenzione, asportando (poco) o aggiungendo dei sedimenti ove necessario, pulendo selettivamente, cioè tagliando o lasciando, sulla base di quello che è necessario. Nell'ultimo triennio concluso (2020-2022), sono state intraprese numerose iniziative per una spesa totale di circa 10,6 milioni di euro di cui 11,5 milioni derivanti da fondi dello Stato e PNRR. Nel 2020 gli interventi hanno coinvolto 93 torrenti per una spesa di circa 4 milioni e 800 mila euro che comprende sia le manutenzioni che gli interventi indifferibili e urgenti. Nel 2021 si è intervenuti su 22 torrenti (1 milione 200 mila euro) e nel 2023 la spesa di 4,6 milioni euro ha riguardato 29 corsi d'acqua. Per il triennio 2023-2025 sono previsti, al momento, interventi sui torrenti per un importo complessivo di 27 milioni e 500mila, di cui circa 11,5 milioni derivanti da fondi Stato e PNRR.»
«Dall'alluvione del 2020, parallelamente a queste attività, è stato definito un Piano regionale di prelievo di materiale inerte che ha permesso di portare a termine operazioni di pulizia e disalveo di sei tratti della Dora Baltea e di cinque torrenti laterali, tra cui quelle relative al torrente Chalamy - ha sottolineato Sapinet -. Per questi interventi non sono previste delle spese da parte dell’Amministrazione regionale ma è l’operatore economico che manifesta l’interesse di prelievo di materiale, nell’ottica di un suo riutilizzo, che è tenuto a versare alla Regione un canone demaniale, in funzione della quantità e qualità del materiale estratto. Gli interventi sono previsti dove è rilevata l’esigenza di effettuare manutenzioni mirate e puntuali per rimuovere ostacoli in alveo e sulle sponde che potrebbero costituire un impedimento al regolare deflusso delle acque in caso di piena che potrebbe costituire un rischio per un centro abitato o un’infrastruttura presente sul territorio. Al momento non sono note criticità particolari oltre quelle per le quali si sono attivati o verranno attivati gli interventi. Sono molteplici gli uffici regionali che si occupano di manutenzione del territorio e dei corsi d'acqua e questa organizzazione integrata tra strutture sarà ulteriormente rafforzata dal prossimo 1° luglio con una parte più attiva in capo alla Protezione civile.»
Il Consigliere Ganis ha osservato: «Le segnalazioni che abbiamo fatto nel 2021 non sono servite a nulla. Le fotografie scattate e inviate alla Giunta denotano una gestione disastrosa: i piccoli arbusti presenti negli alvei dei torrenti, oggi sono diventati vere e proprie foreste. Le altre Regioni sono impegnate per regolare e migliorare il deflusso delle acque e noi non facciamo nulla. Il mio pensiero va a tutti gli emiliani piegati dall'alluvione.»
Il Consigliere Dino Planaz ha aggiunto: «Ignorare le segnalazioni fatte dai Consiglieri che riferiscono di torrenti pieni di arbusti non è un metodo per tenere sotto controllo il territorio. Per noi è una situazione inaccettabile. L'alluvione del 2000 ci ha insegnato poco.»
LT