Info Conseil
Communiqué n° 299 de 8 juin 2023
Interpellanza sui costi del conferimento rifiuti urbani al Centro di Brissogne
Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare dell'8 giugno 2023, il gruppo Forza Italia ha voluto fare il punto sul conferimento dei rifiuti urbani presso il Centro regionale di trattamento di Brissogne.
Richiamando la delibera di Giunta dell'8 maggio con la quale sono state determinate le tariffe per il 2023 da applicare a carico dei sub-ATO per il conferimento dei rifiuti urbani a Brissogne, il Capogruppo Pierluigi Marquis ha voluto conoscere la spesa relativa alla raccolta, trasporto, conferimento e trattamento dei rifiuti solidi urbani e stradali disaggregata rispetto ai 5 sub-ATO per il 2019 e il 2022. «Considerata la problematica della qualità della raccolta differenziata che, soprattutto, nella componente multimateriale ha evidenziato una significativa percentuale di frazione estranea, chiediamo all'Assessore se ritenga equo aver stabilito a livello di sub-ATO il regime sanzionatorio-premiale da correlarsi alla purezza della frazione della differenziata raccolta e se immagina perseguibile il raggiungimento del 90% di frazione differenziata al 2030, tenuto conto che attualmente siamo al 65%. Infine, chiediamo se il costo che i cittadini devono sostenere per il servizio sia contenibile o sia destinato a crescere e, in tal caso, come si voglia evitarlo.»
L'Assessore all'ambiente, Davide Sapinet, ha ricordato che le Unités des communes e il Comune di Aosta sono stati individuati quali sotto ambiti territoriali ottimali (sub-ATO) per la gestione della raccolta e del trasporto, mentre alla Regione spettano le fasi di recupero e smaltimento finale. «Riguardo alla spesa per raccolta, trasporto, conferimento e trattamento dei rifiuti solidi urbani e stradali disaggregata allo stato attuale abbiamo solo i dati del 2019. Rispetto ai 5 sub-ATO la spesa disaggregata è la seguente: Valdigne Mont-Blanc 3.231.764 euro e Grand-Paradis 2.443.486; Grand-Combin 971.871 e Mont-Emilius 3.233.155; Aosta 4.914.179; Mont-Cervin Evançon 7.247.409; Mont-Rose 1.517.230 e Walser 554.826. Dal 2019 al 2021 c'è stato un aumento medio complessivo di circa il 5%, ma la Valle d’Aosta è uno dei contesti territoriali per il quali vi è stato il minor aumento della TARI. Attualmente, la programmazione regionale ha come obiettivo il raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata per il 2026: il traguardo, molto ambizioso, si ritiene realizzabile attuando quanto previsto nel Piano stesso e dovrebbe quindi permettere entro il 2035 di ridurre al 10 per cento la quantità di rifiuti urbani da collocare in discarica. Il perseguimento di tale obiettivo dipende tuttavia da molteplici fattori e dai molti attori coinvolti nel servizio.»
Riguardo al costo del servizio, «condizionato anche dal contesto generale di crisi che ha indotto un aumento generale del costo della vita», l'Assessore ha evidenziato che «nel 2020, per stabilire le somme che ogni cittadino deve versare per la TARI, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha individuato un nuovo metodo tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti: l'applicazione obbligatoria di questo metodo ha causato nel 2020 un aumento della tariffa indipendentemente dalle azioni condotte a livello locale. La grande sfida sarà quella di lavorare a fianco degli enti locali, con i quali abbiamo ufficializzato un gruppo di lavoro, sapendo che dovremo intensificare il lavoro là dove siamo più deboli.»
«È preoccupante che a giugno 2023 la sola disponibilità di dati sia relativa al 2019 - ha replicato il Capogruppo Marquis -: ciò significa che non si seguono le questioni e che non si pone attenzione alla gestione del servizio sotto il profilo finanziario. La conoscenza dei dati è fondamentale per una gestione efficace. Dai conti forniti dall'Assessore, emerge che si spendono 24 milioni di euro, che diviso per 120mila valdostani significa che il servizio costa 200 euro a persona. Ma c'è qualcuno che controlla? Il problema di questi servizi gestiti a livello sovracomunale è che quando il Comune passa la pratica all'ente sovrastante viene meno la conoscenza delle situazioni e il risultato è che si fa una semplice ripartizione delle tariffe, senza pensare alla sostenibilità economica. Nell'interesse della comunità occorrerebbe cercare di ottimizzare la gestione del servizio, avere dati in tempo reale e anche interrogarsi sugli errori commessi per cercare di raddrizzare il tiro. Se continuiamo a seguire questa strada, è difficile che potremo perseguire gli obiettivi stabiliti dalle norme e le sorprese in bolletta per i valdostani saranno sempre più accentuate.»
SC