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Communiqué n° 290 de 7 juin 2023

Interrogazione sul vaccino contro l'Herpes zoster

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 7 giugno 2023, ha chiesto di fare il punto sul vaccino contro il virus Herpes zoster ("fuoco di Sant'Antonio").

In particolare, si è voluto sapere: da quando il Sistema sanitario valdostano ha effettuato le vaccinazioni contro il virus, in quali quantità e su quale fascia di popolazione? È prevista la modifica o l'intensificazione dei trattamenti? Sono stati riscontrati aumenti di casi di Herpes zoster nei pazienti con più di un richiamo dei vaccini anti Covid e anti Varicella zoster? Viene utilizzata più di una qualità di vaccino anti Herpes zoster? Sono previsti dei richiami negli anni futuri?

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha spiegato che «il Servizio sanitario regionale ha reso disponibili per la popolazione valdostana tutte le vaccinazioni incluse nel Piano nazionale della prevenzione vaccinale vigente, così come previsto dai LEA.  A partire dal 2017, quindi, il vaccino anti Herpes zoster rientra tra quelli da fornire con offerta attiva ed è stata introdotta la gratuità della proposta vaccinale nella coorte di popolazione di 65 anni di età. Le persone vaccinate sono state 4 nel 2017; 11 nel 2018; 36 (2019); 59 (2020); 28 (2021); 216 (2022); 165 (2023). Dal 2022, a seguito della disponibilità di un nuovo vaccino, utilizzabile anche nella fascia d’età 18-49 anni e nei soggetti immunodepressi, è stata allargata, su richiesta, l'offerta gratuita a persone che presentano specifiche patologie. Attualmente, la bozza del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale, non ancora approvato, non prevede modifiche all’offerta vaccinale per Herpes zoster. In regione sono utilizzati entrambi i tipi di vaccino disponibili in Italia: Zostavax vaccino a virus vivo attenuato, somministrabile a partire dai 50 anni d’età in un’unica dose che non prevede richiami; Shingrix vaccino ricombinante adiuvato, da somministrare in due dosi intervallate da due mesi l’una dall’altra e utilizzabile a partire dai 18 anni. Dopo le due dosi, attualmente non è previsto alcun richiamo.»

Il Consigliere Diego Lucianaz ha ritenuto la risposta esauriente: «I numeri sono chiari: abbiamo 4 vaccinati nel 2017 e 216 nel 2022, numeri che sottolineano la crescita esponenziale del ricorso alla terapia vaccinale tra la popolazione. Auspico che, comunque, questa scelta sia sempre lasciata alla libertà del singolo. La vaccinazione è importante se non va oltre il buon senso. Vedo con preoccupazione la volontà di insistere a vaccinare i bambini della scuola dell'infanzia. Un argomento sul quale torneremo con altre iniziative

LT