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Communiqué n° 261 de 25 mai 2023

Interrogazione sul convitto dell'Institut Agricole Régional

 

Con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 25 maggio 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto delle attività di convitto e collegio dell'Institut Agricole Régional.

In particolare, appreso che nei prossimi mesi l'Institut non usufruirà più della struttura denominata “Hôtel Montfleury” di Aosta, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha voluto sapere se vi siano state delle interlocuzioni tra la Regione e l'Institut riguardo a questa decisione e se lo IAR abbia già individuato una soluzione per preservare un importante servizio a favore dei propri studenti.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin ha ricordato che «lo IAR è una fondazione di diritto privato, dotata di una propria autonomia gestionale e operativa e, ad oggi, l’unico socio, dopo l’uscita dei Canonici del Gran San Bernardo, è la Regione autonoma Valle d’Aosta. Gli organi di amministrazione e di controllo della Fondazione sono interamente nominati dall’Amministrazione regionale, i rapporti sono regolari e la situazione del servizio di residenzialità offerto dall’Institut ai suoi studenti è nota. La locazione della struttura di viale Piccolo San Bernardo, risulta oggi meno facilmente gestibile dall’Institut per gli aumenti generali delle utenze e anche perché una porzione dell’immobile era sublocata all’Università della Valle d’Aosta che ha disdettato il contratto dalla fine del 2022. La disponibilità di spazi è stata allora comunicata anche all’Azienda USL al fine di verificare un suo interesse ad utilizzare alcune aree per necessità di soggiorno di operatori professionali, quantificate in una decina di posti letto. Tuttavia, il concorso alle spese dell'USL non è, da solo, sufficiente allo IAR per far fronte agli oneri previsti

«Il CdA della Fondazione sta vagliando, di concerto con l'Amministrazione regionale, tutte le possibilità per continuare ad accogliere gli studenti come convittori - ha proseguito Testolin -. Gli alunni del prossimo anno scolastico saranno complessivamente 196, di cui 117 convittori (48 ragazze e 69 ragazzi), 52 semiconvittori e 27 esterni. Regione e Fondazione hanno realizzato negli anni dei lavori importanti sulla sede di regione La Rochère che oggi può ospitare direttamente tra 108 e 110 convittori, suddivisi in 36/38 ragazze e 72 ragazzi. Il CdA sta analizzando tutte le opzioni possibili, a cominciare dalla possibilità di collaborare con altri enti con le stesse esigenze, ma anche al possibile utilizzo di una struttura dell’Institut a Charvensod (con una capienza di 6/7 unità) con l'obiettivo di garantire, non solo lo studio, ma anche la socialità e un percorso di crescita degli studenti per i quali la struttura di Mont Fleury, là dove possibile, sarebbe ancora un valido supporto logistico

Il Consigliere Aggravi nella replica ha osservato: «La soluzione migliore quando si parla di scuola e della creazione di rapporti di socialità è quella di essere tutti insieme, ma questo non è sempre possibile. Spiace che non si sia potuto mantenere un rapporto di collaborazione con l'UniVdA e ben venga anche la soluzione della foresteria di Charvensod che potrebbe garantire il servizio, dando priorità a chi non risiede nel capoluogo regionale. Manterremo alta la guardia sul tema e ci auguriamo che la soluzione si possa risolvere nel miglior modo possibile per l'Istituto e soprattutto per chi lo frequenta

LT