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Communiqué n° 260 de 25 mai 2023

Question time sulla formazione dei tecnici specializzati del Soccorso alpino valdostano

 

Con un'interrogazione a risposta immediata, presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 25 maggio 2023, si è parlato del percorso formativo per i tecnici specializzati del Soccorso alpino valdostano.

La Capogruppo Erika Guichardaz, richiamando la delibera di Giunta del 15 maggio scorso con la quale sono state date disposizioni all'AUSL per la formazione e l'addestramento permanente del personale operante nel sistema regionale dell'emergenza-urgenza sanitaria, ha evidenziato che «a completamento delle normative di settore, è stato previsto un percorso formativo per i tecnici specializzati di soccorso alpino e i cinofili del Soccorso alpino valdostano che operano nell'elisoccorso. L'iter prevede anche tre ore di tecniche infermieristiche e primo soccorso in cui si affrontano anche elementi di farmacologia con esercitazione per riconoscere, preparare e somministrare i farmaci salvavita sotto supervisione medica. Visto che la somministrazione di medicinali compete alla professione infermieristica, che è la responsabile della corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, chiediamo quali siano i pareri dei rispettivi ordini professionali coinvolti (professioni infermieristiche e mediche) riguardo alla formazione in tecniche infermieristiche.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha premesso che la delibera approvata a maggio riguarda «tutto il personale operante nel sistema regionale dell’emergenza-urgenza sanitaria: medici e personale infermieristico del servizio sanitario regionale, medici dell'emergenza territoriale e convenzionati, operatori tecnici specializzati e volontari del soccorso che operano nel sistema dell'emergenza-urgenza sanitaria, tecnici specializzati di soccorso alpino e cinofili del Soccorso alpino valdostano che operano nell'elisoccorso. La delibera è frutto di un lungo percorso che dal 2018 ha coinvolto l'USL, il mondo del volontariato e il Soccorso alpino valdostano e che oggi si concretizza in un processo finalizzato ad aumentare le competenze e la formazione di ogni singola categoria. Per la prima volta in Italia, i tecnici specializzati di soccorso alpino e i tecnici di soccorso alpino cinofili operanti in elisoccorso vedono aumentare le loro competenze in ragione della sicurezza da garantire in un contesto unico dove gli operatori intervengono ad un’altezza media di 2.500 metri.»

L'Assessore ha poi specificato che «il passaggio che si riferisce alle "tecniche infermieristiche" si configura come un refuso che non si può applicare e che è già previsto di modificare: in tal senso ne daremo conferma all'Ordine degli infermieri, con il quale è già programmato un incontro. Sappiamo quindi che questa iniziativa valorizza e forma tutto il personale addetto al sistema dell’emergenza-urgenza valdostano, ma non risolve l’assenza del personale infermieristico in alcuni ambiti del sistema emergenza-urgenza della nostra Valle: tema sul quale è nostra volontà trovare sintesi e un punto di arrivo.»

La Capogruppo Guichardaz ha replicato: «Ho beccato il solo refuso della delibera, ma mi riservo di approfondirla meglio. Mi chiedevo come potessero le guide alpine svolgere la professione degli infermieri e somministrare farmaci, in assenza di una laurea, senza essere perseguibili legalmente. Si tratta di abuso di professione. A nostro avviso avrebbe più senso inserire nell'equipaggio gli infermieri.»

SC