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Communiqué n° 257 de 24 mai 2023

Iniziative ispettive sul mancato passaggio del Giro d'Italia

 

Il mancato passaggio del Giro d'Italia in Valle d'Aosta è stato oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 24 maggio 2023 con un'interrogazione a risposta immediata e una interpellanza, presentate rispettivamente dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Misto, e discusse contestualmente a un ordine del giorno dei gruppi Misto, Lega VdA e FI collegato al rendiconto e all'assestamento di bilancio e respinto dall'Aula.

«La tappa del 19 maggio scorso, che interessava il territorio valdostano, ha subito una variazione del tracciato a causa delle condizioni meteo avverse - ha ricordato il Capogruppo Andrea Manfrin -. La nostra regione è stata completamente sorvolata dal Giro che, per altro, sul sito della Valle d'Aosta "Regione europea dello sport" è inserito come primo fra i "Top events" regionali. Dal punto di vista pratico, tutte le attività preparatorie al passaggio della Carovana sono state completamente inutili e, nonostante l'avvenuta comunicazione della soppressione del tratto valdostano della tappa, la viabilità è stata bloccata per varie ore, creando ingenti disagi alla circolazione. Stupisce poi constatare che siano state svolte tappe successive con condizioni non dissimili da quelle che, da noi, hanno comportato la cancellazione dell'evento, che ha creato rabbia e indignazione in tutti i valdostani. Interroghiamo il Governo per sapere quali sono state le azioni messe in campo per scongiurare la cancellazione del passaggio della tappa del Giro sul nostro territorio e quali quelle per ridurre al minimo il problema della viabilità.»

Il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano ha aggiunto: «Il programma di Governo prevede tra i suoi punti fondamentali il rafforzamento dell'immagine sportiva della Valle d'Aosta. La tappa del Giro d'Italia che avrebbe dovuto passare nella nostra regione è stata pubblicizzata in maniera del tutto marginale, tanto che la Valle d'Aosta non è neanche stata nominata. L'organizzazione di questo evento dovrebbe portarci un maggior richiamo pubblicitario e vorremmo sapere quali sono gli obiettivi del Governo sul punto: organizzare tutti gli anni una tappa del Giro?  Prevedere un arrivo o una partenza sul nostro territorio o solo un semplice passaggio? Inoltre, con l'ordine del giorno, vogliamo invitare l'Esecutivo a contattare gli organizzatori del Giro per ottenere una tappa sull'intero territorio valdostano a compensazione della cancellazione del passaggio della Carovana nella nostra Regione.»

L'Assessore allo sport, Giulio Grosjacques, ha riferito che «la collocazione al primo posto tra i "Top events" è dovuta al fatto che il Giro era il primo in ordine cronologico. Il Giro d'Italia è organizzato direttamente da RCS Sport e non dai territori coinvolti: le scelte incomprensibili adottate in questa occasione ne sono la diretta conferma. È quindi il soggetto organizzatore a decidere di anno in anno il percorso del Giro e le singole tappe che lo compongono. La 13° tappa avrebbe dovuto interessare la Valle d'Aosta unicamente come passaggio e non è stato stabilito nessun tipo di accordo. Tuttavia l'Amministrazione si è adoperata per costituire un tavolo di lavoro con i soggetti interessati per coordinare gli interventi organizzativi, lo sgombero della neve, gli addobbi per accogliere i corridori. Un lavoro importante impreziosito dalla collaborazione di tutti: Anas, Comuni, Sitrasb, Forze dell'ordine e volontari. Il Giro è una manifestazione di grande prestigio anche per la visibilità che assicura con il suo passaggio: abbiamo quindi cercato di valorizzare il passaggio attraverso trasmissioni televisive. Ero alla partenza di Borgofranco e ho vissuto i momenti di concitazione e la preoccupazione dei corridori: ho chiesto di parlare con il Direttore del Giro d'Italia, il quale mi ha comunicato la decisione di annullare la tappa alle 10.45 (15 minuti prima della partenza). Sono sempre stato in contatto con il Presidente Testolin il quale ha espresso direttamente al Direttore del Giro la delusione della comunità valdostana. Considerato che RCS ha deciso di non far percorrere i corridori comunicandolo formalmente alla Regione solo dopo 50 minuti, è facile capire come i presidi fossero già tutti operativi e schierati. È stata inviata una lettera formale di protesta al Presidente di RCS Urbano Cairo, all'Amministratore delegato di RCS Sport Paolo Bellino e al Direttore del Giro, Mauro Vegni, a firma congiunta mia e del Presidente Testolin, per manifestare il forte disappunto della nostra Amministrazione, la mortificazione subita dai nostri amministratori locali, dai volontari e dalla popolazione nonché i disagi causati sul territorio e alla viabilità e per chieder un giusto e doveroso risarcimento sportivo nei confronti della nostra comunità. Sulla Gazzetta dello sport, il Direttore del Giro si è scusato pubblicamente per la figuraccia internazionale.»

Il Capogruppo Manfrin ha preso atto «delle azioni messe in campo dal Governo. Non mi ritengo soddisfatto di come è stata gestita la comunicazione sulla cancellazione della tappa che ha impattato negativamente sulla chiusura delle strade, creando seri problemi alla viabilità. In questi casi, non basta aspettare le comunicazioni ufficiali, bisogna essere proattivi.»

Il Consigliere Restano ha lamentato il fatto che «se non avessimo presentato queste iniziative probabilmente non saremmo mai venuti a conoscenza di quanto riferito dall'Assessore. Trovo grave che gli organizzatori del Giro non si siano sentiti in dovere di comunicare tempestivamente alla nostra Regione le decisioni prese sulla cancellazione della tappa, si è trattato di una mancanza di rispetto istituzionale. Votare l'ordine del giorno rappresentava un impegno politico di tutto il Consiglio e non si limitava a una dichiarazione della sola maggioranza. Ricordo che l'Assessore ci rappresenta tutti quanti.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 25 maggio, alle ore 9.

SC-LT