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Communiqué n° 223 de 11 mai 2023

Interrogazione sulla nomina del professor Marini nella Commissione Paritetica

 

Con un'interrogazione trattata nella seduta pomeridiana del Consiglio del 10 maggio 2023, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto informazioni sul professor Francesco Saverio Marini, nominato dal Consiglio Valle il 19 aprile scorso quale componente di parte regionale della Commissione Paritetica di cui all'articolo 48-bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.

Ricordato di aver «appreso il 20 aprile che il professor Marini, da tempo consulente della Regione per varie cause e procedimenti legali, risulta essere attualmente membro dell'Ufficio del Presidente del Consiglio dei Ministri in qualità di Consigliere giuridico», il gruppo ha voluto sapere in quante procedure consultive o contenziose il professore ha assistito la Valle d'Aosta negli ultimi dieci anni e a quanto ammontano complessivamente i relativi compensi. Ha poi chiesto se Marini avesse comunicato alla Regione, prima della sua nomina, l'esistenza di incarichi di tipo governativo e chi ne fosse a conoscenza all'interno del Governo regionale e fra i funzionari incaricati della procedura di nomina della Paritetica.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha evidenziato che «la nomina dei componenti di parte regionale in seno alla Commissione Paritetica è di competenza di questa Assemblea e non vi è alcun procedimento di competenza dell’Esecutivo regionale e dei suoi uffici. Tanto è vero che l’atto adottato dalla Giunta regionale, secondo la prassi consolidatasi negli anni, non riporta alcun nominativo dei candidati, che non sono noti agli uffici.»

Ha aggiunto: «Che il Professor Marini avesse un incarico governativo, poi, era di dominio pubblico, ma dalla maggioranza di cui facciamo parte è stata ritenuta fondamentale la professionalità del Professor Marini, che rappresenta e difende la Regione in contenziosi costituzionali e amministrativi da oltre 10 anni: per cui credo si possa riconoscere che conosce in maniera approfondita non solo lo Statuto speciale e in generale l’ordinamento valdostano, ma anche e soprattutto il rapporto tra il nostro ordinamento e quello italiano. È stato pertanto ritenuto che il Professor Marini, con la Professoressa Randazzo e il Consigliere Rollandin, fosse assolutamente capace di rappresentare gli interessi della Regione, senza alcun contrasto di ruoli, contrasto che tra l’altro il Professor Marini sarebbe eventualmente stato il primo a segnalare. Prova ne è il fatto che il Professor Marini ha efficacemente difeso la Regione nel contenzioso che vede la Regione opposta allo Stato fin dal 2014 in merito agli oltre 6 milioni di euro fatti rientrare dall’estero dai contribuenti valdostani, nell’ambito del quale, con sentenza del 15 marzo scorso, la Corte di Appello della I Sezione civile del Tribunale di Roma ha stabilito debbano essere restituiti dallo Stato alla Regione, riconoscendo alla Regione anche due terzi delle spese di lite. Questo è sintomatico della serietà e dell'esperienza di chi abbiamo scelto di rappresentarci in Paritetica.»

«Nessuno mette in discussione le competenze e la preparazione del professor Marini né l'importante collaborazione con la Regione, che è decennale - ha replicato la Consigliera Minelli -. Qui, però, siamo di fronte ad un grave pasticcio istituzionale: quando il nostro Statuto parla di Commissione Paritetica indica che ci deve essere un confronto paritario tra i tre componenti che difendono gli interessi dello Stato e i tre che tutelano la Regione. Ci chiediamo: quale voce rappresenterà in Paritetica il Professor Marini? La voce dello Stato o della Regione? La procedura di nomina non è stata per nulla trasparente, così come non è chiaro per cui due dei componenti della Paritetica si siano dimessi, in contemporanea. Sono stati indotti alle dimissioni perché bisognava nominare altri? È stata un'operazione oscura, creando peraltro un precedente di confusione di ruoli. Abbiamo chiesto il curriculum di Marini al Presidente Bertin, che ha dirottato la questione al Presidente della Regione, il quale, interpellato, ci ha reindirizzati alla Presidenza del Consiglio: questo conferma la pessima gestione della procedura di nomina. Lei, Presidente, ci ha anche confermato che sapevate dell'incarico governativo del professor Marini: allora dovevate informare il Consiglio e non lo avete fatto! È scorretto. A entrambi i Presidenti diciamo: ripensateci, rispettate quanto è previsto dallo Statuto speciale della Valle d'Aosta.»

 

SC