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Communiqué n° 180 de 20 avril 2023

Interpellanza sull'apertura di linee di credito da Finaosta e Aosta Factor

 

Nella seduta consiliare del 20 aprile 2023 il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sull'apertura di linee di credito da parte di Finaosta e Aosta Factor destinate agli enti formatori.

«Abbiamo appreso da notizie stampa che la Finanziaria e la Società di factoring regionali avrebbero aperto delle linee di credito rivolte agli enti formatori valdostani interessati da problemi di liquidità - ha affermato il Consigliere Erik Lavy -. Sappiamo che la gestione del Fondo sociale europeo (FSE) è macchinosa anche dal punto di vista dei controlli di primo livello e dei controlli sulle rendicontazioni, ma ci risulta anche che determinate Strutture regionali responsabili dell'attuazione dell'intervento (SRRAI) non siano troppo efficienti nello svolgimento delle loro incombenze, tanto che si è parlato di rivedere le loro attribuzioni. Chiediamo quali siano le difficoltà riscontrate dalle SRRAI, quali siano gli enti formatori che usufruiscono della linea di credito a tasso agevolato e per quale motivo ne abbiano fatto richiesta; se ci siano ritardi relativi ai controlli sulle rendicontazioni e alle erogazioni dei saldi, quali siano le motivazioni e le cifre a cui ammontano questi ritardi e quali siano le intenzioni per risolverli; quale era la cifra preventivata per la messa a regime del programma SISPREG2014 (sistema informativo a supporto della Politica regionale di sviluppo della Valle d’Aosta) fornito da INVA e che risulta avere una serie di problemi di utilizzo e quale è la cifra spesa ad oggi

«Il Programma Operativo regionale FSE della Valle d’Aosta 2014-2020 presenta, al 28 febbraio 2023, un avanzamento di spesa pari a circa 50 milioni di euro: circa il 94% della dotazione finanziaria assegnata pari a poco più di 52 milioni e mezzo, mentre gli impegni ammessi sono pari a quasi 56 milioni, pari al 106,29% della dotazione - ha premesso l'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri -. Nel corso del 2022 si è verificato un rallentamento dell’attività di controllo che ha portato a uno sforamento della tempistica stabilita dalle direttive. A novembre 2022 alcuni enti di formazione accreditati presso la Regione hanno segnalato una situazione di forte esposizione finanziaria, correlata all’attuazione, in qualità di beneficiari, degli interventi cofinanziati dal Programma FSE 2014-2020 e Piano Giovani, in conseguenza sia dei tempi prolungati con cui la Regione svolge i controlli di primo livello (che sono una precondizione per l’erogazione del contributo), sia dei costi sostenuti per la stipula e il rinnovo delle polizze fideiussorie. A queste criticità si è aggiunta anche l’impossibilità per alcuni enti di stipulare ulteriori polizze fideiussorie e, dunque, di ottenere i previsti acconti pubblici sulle spese da sostenere per la realizzazione dei progetti, a causa dell’opposizione degli Istituti bancari e assicurativi. L’Amministrazione regionale, valorizzando lo strumento della “cessione del credito”, previsto dalle direttive regionali per le attività cofinanziate dal FSE e cercare di dare una risposta immediata, ha richiesto la collaborazione di Finaosta per individuare gli strumenti più idonei a permettere agli enti di costituire una disponibilità di cassa sufficiente a far fronte agli adempimenti assunti per la realizzazione dei progetti finanziati

In relazione alle SRRAI, Caveri ha riferito che «non sono state segnalate all’Autorità di gestione FSE particolari criticità da parte di queste strutture. Sull'apertura delle linee di credito, ad oggi, due enti formatori, Projet Formation e Consorzio Trait d’Union stanno formalizzando gli atti per la cessione del credito con la società Aosta Factor. Per quanto riguarda, invece, i controlli sulle rendicontazioni e l'erogazione dei saldi, la direttiva FSE prevede che la Struttura controllo progetti europei e statali debba concludere il controllo di primo livello entro il termine di 180 giorni dal ricevimento del rendiconto. Attualmente si riscontra uno sforamento del termine di una media di circa 110 giorni su 122 rendiconti (per un ammontare complessivo di 4 milioni e 300 mila euro). Tra questi, vi sono 97 rendiconti di progetti relativi a incentivi alle assunzioni per un ammontare complessivo di 1 milione 600 mila euro, con un valore medio di 16.500 euro per ogni rendiconto.

«I motivi principali che hanno determinato l'aumento dei tempi di esecuzione dell’attività di controllo sono molteplici - ha proseguito l'Assessore -: la carenza di personale protrattasi negli ultimi due anni e l'eccessivo turnover delle risorse della Struttura controllo progetti europei e statali; l'eccessiva frammentazione degli interventi finanziati, sproporzionati rispetto alle dimensioni del Programma operativo. I ritardi sui controlli di primo livello comportano ritardi da parte della Regione nell’erogazione dei finanziamenti ai beneficiari. Non si segnalano, invece, ritardi imputabili alle SRRAI che, a conclusione del processo di controllo, erogano nei termini previsti le somme dovute. La logica è quella di un rafforzamento della capacità amministrativa e anche delle nuove e più snelle procedure nel nuovo periodo di programmazione.»

Sul programma Sispreg2014 Caveri ha riferito: «A luglio 2014 la Giunta regionale ha approvato la revisione architetturale e tecnologica di Sispreg con un costo stimato di circa 360mila euro. Il sistema operativo oltre a fornire informazioni sull'avanzamento finanziario e procedurale dei progetti consente di gestire in maniera informatica le fasi di selezione, approvazione dei progetti e ha tutta una serie di altre funzionalità. Nel corso degli anni successivi, si è reso necessario procedere all’evoluzione del sistema e si sta lavorando con INVA in questo senso. Ci sono stati degli investimenti importanti per supportare questa nuova evoluzione che dovrebbero rendere sempre più performante l'attività. Questo non vuol dire che non ci siano stati dei problemi che speriamo di risolvere, in parte con l'assunzione di nuovo personale. Stiamo lavorando per rendere più efficiente il sistema e forse non tutti gli enti formatori, ma la maggior parte ha capito queste difficoltà e ci ha supportato in questo percorso.»

Il Consigliere Lavy si è detto perplesso: «La questione è delicata dal momento che si parla di denaro pubblico. Il Sispreg avrebbe dovuto entrare a regime nel 2014 e oggi, a distanza di quasi dieci anni, riscontra ancora dei problemi e necessita di importanti interventi. Ci risulta poi che i controlli di primo livello siano stati esternalizzati. Il rallentamento delle rendicontazioni mi preoccupa anche in vista della prossima programmazione. Se su questa siamo molto in ritardo, che ne sarà di quella a venire? Il problema arriva sicuramente dagli anni precedenti, ma mi sembra che invocare la solita carenza di personale non sia accettabile dal momento che il sotto organico è sempre esistito in Regione. Infine, la questione più delicata a cui bisognerebbe prestare un'attenzione particolare. Abbiamo due partecipate regionali: Finaosta e Aosta Factor che aprono una linea di credito di circa 3 milioni di euro a cui Projet Formation - altra partecipata - vuole attingere pagando gli interessi. Un giro di denaro pubblico tra 3 partecipate che avviene perché la Regione è in ritardo con i controlli. Mi pare che si stia scherzando con il fuoco

 

LT