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Communiqué n° 179 de 20 avril 2023

Interpellanza sull'inclusione degli alunni con disabilità al Convitto Chabod

 

Nella seduta consiliare del 20 aprile 2023 il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato un'interpellanza sull'inclusione degli alunni con disabilità al Convitto Chabod di Aosta.

Richiamando il Regolamento di Istituto, il Capogruppo Andrea Manfrin ha specificato che «nella sezione dedicata agli utenti con disabilità è prevista l'iscrizione a condizione che la gravità della disabilità sia compatibile con le possibilità di assistenza, integrazione e sicurezza dell'allievo e limitatamente a un numero massimo non superiore al numero totale di squadre del Convitto, in modo da avere in media un allievo/a per ogni squadra di semiconvittori o convittori a cui garantire adeguati livelli di qualità del servizio. Ci risulta, invece, che alcuni alunni con disabilità frequentanti la scuola primaria San Francesco di Aosta, non siano stati accettati nonostante fossero rispettate entrambe le condizioni del Regolamento. Interpelliamo il Governo per sapere se sia a conoscenza di questi fatti e per quale motivo il Convitto non abbia accettato questi alunni; se sia intenzione dell'Amministrazione regionale intervenire per garantire il diritto alla socialità e alla piena inclusione della disabilità.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto di «non essere a conoscenza di specifiche segnalazioni in merito. Tuttavia, a seguito di verifica con la Rettrice, il Convitto, per soddisfare il maggior numero di richieste, a fronte di 21 squadre, ha accolto le iscrizioni di 27 alunni con disabilità per il 2022-2023, pari a 1,3 allievi per squadra di semiconvittori o convittori. Inoltre, alcune situazioni di allievi sono in corso di valutazione e quindi il numero potrebbe aumentare per il prossimo anno scolastico. Le poche squadre senza alunni con disabilità assorbono attualmente le necessità di supporto delle squadre dove sono presenti anche 3 allievi con disabilità, al fine di garantire loro la continuità didattico-educativa.»

«Purtroppo, come già avvenuto negli anni scorsi - ha proseguito l'Assessore -, non è stato possibile accogliere tutte le domande di alunni con e senza disabilità. A fronte di 150 domande pervenute relative alle nuove iscrizioni al mese di gennaio (di cui 44 per la scuola primaria), il Convitto ha cercato di accoglierne il maggior numero possibile, ma allo stato attuale rimangono ancora in lista d’attesa: 11 alunni della primaria (di cui 3 con disabilità iscritti alla San Francesco); 16 alunni delle medie (di cui 3 con disabilità iscritti alla San Francesco); 22 alunni delle superiori (di cui 4 con disabilità). Il diritto alla socialità, punto cardine del Convitto, e di piena inclusione della disabilità viene garantito grazie ad una fattiva collaborazione di tutto il personale che opera nella struttura: non solo degli operatori di sostegno (per il prossimo anno, 2023-2024, gli alunni con disabilità saranno 29 di cui 11 assistiti da un operatore di sostegno), ma anche degli educatori e del personale ausiliario. Il numero crescente di richieste da parte delle famiglie per tutti gli alunni di tutte le fasce di età è in forte aumento e non può essere pienamente soddisfatto, allo stato attuale, dal solo Convitto Chabod. In attesa della realizzazione del nuovo progetto di espansione della struttura presso il Saint-Benin, sarà necessario pensare, insieme al Dipartimento politiche sociali, ad altre forme di supporto alle famiglie per garantire un’effettiva inclusione scolastica e sociale degli alunni con disabilità, anche nel tempo extra-scuola, su tutto il territorio regionale e non solo ad Aosta.»

Per il Capogruppo Manfrin, «rimangono degli interrogativi, perché se è nobile che ci siano alunni con disabilità iscritti, non va bene che vi siano delle squadre che sono senza alunni disabili. Questo è un servizio prezioso che offre il Convitto, a maggior ragione per le famiglie che hanno figli con disabilità e che hanno quindi maggiore bisogno di essere supportate. Gli operatori della Società dei Servizi ci sono e sarebbero disponibili: sarebbe utile utilizzarli. Ben venga il progetto futuro del Saint-Benin, ma occorre lavorare per accogliere più alunni disabili al Convitto. Sarebbe un beneficio per le famiglie e, soprattutto, per i ragazzi.»

 

SC