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Communiqué n° 177 de 20 avril 2023

Interpellanza sul Bonus formazione per i docenti precari

 

Il Bonus formazione a favore dei docenti precari è stato oggetto di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste trattata nella seduta consiliare del 20 aprile 2023.

Richiamando la recente giurisprudenza italiana e della Corte di giustizia europea, il Consigliere Paolo Sammaritani ha ricordato che «anche la Regione Valle d'Aosta è stata condannata al risarcimento di 16 docenti non di ruolo che non avevano potuto usufruire del Bonus cultura. La normativa nazionale e, conseguentemente, anche quella regionale non ne prevedevano l'erogazione ai docenti assunti a tempo determinato ma la norma è stata considerata, anche dal Consiglio di Stato, illegittima poiché creava una disparità di trattamento tra il personale di ruolo e i precari. Chiediamo quale sia stato il costo complessivo della causa subìta dalla Regione e se è intenzione dell'Amministrazione risarcire tutti gli altri docenti precari che dal 2016 ad oggi non hanno potuto usufruire della Carta docenti.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «il contenzioso è stato gestito internamente dall'Avvocatura regionale: i costi complessivi sono quindi legati alle spese legali attribuite dal giudice (63mila euro per 15 cause) e agli importi stabiliti quale risarcimento. Al momento, l'Amministrazione scolastica sta provvedendo a erogare il bonus (500 euro) per l'anno scolastico in corso ai docenti per cui il giudizio si è concluso con sentenza favorevole.»

L'Assessore ha poi sottolineato che «è in fase di approfondimento la questione del riconoscimento a beneficio del personale supplente che opera nella scuola: si sta valutando come gestire l'eventuale erogazione del beneficio economico nel rispetto della normativa vigente. Infatti, ai sensi della legge nazionale "Buona scuola" e della legge regionale, il contributo può essere erogato solo ai docenti a tempo indeterminato. Pertanto, fin quando la norma nazionale e quella regionale non saranno adeguate ai pronunciamenti delle sentenze, la Regione deve avere un dispositivo del giudice che ne giustifichi l'erogazione. In ogni caso, stiamo interloquendo con l'Avvocatura regionale e con le organizzazioni sindacali di categoria per trovare una soluzione plausibile per venire incontro al diritto dei docenti di potersi formare, a tutto beneficio della qualità dell'insegnamento nei confronti degli studenti e del servizio scolastico.»

«Immaginavo una risposta interlocutoria - ha replicato il Consigliere Sammaritani -, ma è una di quelle situazioni in cui le spese legali sono rilevanti: 63mila euro diviso 500 farebbe 126. 126 insegnanti che con questi soldi avrebbero potuto beneficiare del bonus docenti. È giusto studiare un sistema che sia perequativo, senza creare figli e figliastri in violazione di un principio costituzionale che tutti conosciamo, ossia la pari dignità: gli insegnanti precari fanno lo stesso lavoro di quelli di ruolo, ma si vedono privare di risorse che potrebbero essere utili alla loro formazione culturale. Formazione che si tradurrà in un miglioramento del nostro servizio scolastico e dei nostri studenti che potranno avere degli insegnanti sempre al passo con le sfide della scuola.»

 

SC