Info Conseil

Communiqué n° 172 de 20 avril 2023

Interrogazioni sul disagio abitativo

 

La tematica del disagio abitativo è stata nuovamente affrontata dal Consiglio con due interrogazioni del gruppo Forza Italia, discusse nella seduta del 20 aprile 2023.

In particolare, il Capogruppo Pierluigi Marquis ha chiesto quanti siano stati nel 2021 i nuclei familiari assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica con ISEE minore o uguale a 7.500 euro (fascia A) e quanti compresi tra 7.500 e 12.500 euro (fascia B); quanti i nuclei familiari nel mercato libero delle fasce A e B che nel 2022 hanno fatto domanda di sostegno alla locazione e quali i tempi di accreditamento dei contributi; quanti sono stati gli sfratti forzati del periodo 2015-2021 per gli inquilini ERP e del mercato libero e quanti di essi sono entrati in emergenza abitativa nel periodo 2018-2021. Infine, ha voluto sapere se si ritiene che la Regione abbia affrontato il problema del disagio abitativo con una visione strategica generale.

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha dettagliato i dati: «Al 31 dicembre 2021 rispetto ai 1390 nuclei assegnatari di alloggi ERP risultavano 653 nuclei di fascia A e 336 nuclei di fascia B. Con riferimento al bando per il sostegno alla locazione 2022, sono 1952 i nuclei richiedenti con ISEE di fascia A e 964 i nuclei con ISEE di fascia B. Le operazioni di liquidazione sono finite ieri sera e i contributi saranno accreditati sui conti dei beneficiari secondo le tempistiche richieste dalle procedure di liquidazione in capo alla struttura competente del Dipartimento bilancio. Riteniamo importante l'aver rispettato l'impegno preso di liquidare tutti quanti gli aventi diritto entro la fine del mese di aprile e va quindi fatto un plauso anche agli uffici.»

Riguardo agli sfratti, l'Assessore ha riferito che «nel periodo dal 2015 al 2021 sono stati eseguiti 6 sgomberi forzosi di inquilini di ERP. I dati relativi agli sfratti nel mercato privato sono stati forniti dall’Osservatorio economico e sociale (fonte Tribunale) e non consentono di attribuire gli sfratti alla sola causa della morosità, essendo classificate le cause come "per esigenze del locatore", "per finita locazione" e "per altre cause" (queste ultime sono verosimilmente riconducibili alla morosità). Dal 2015 al 2021 gli sfratti esecutivi sono stati rispettivamente 153 nel 2015 (di cui 5 per "finita locazione" e 148 per "altre cause", mentre quelli eseguiti con intervento della forza pubblica sono stati 60); 146 nel 2016 (di cui 2 per "finita locazione" e 144 per "altre cause", quelli con intervento 48); 126 nel 2017 (di cui 5 per "finita locazione" e 121 per "altre cause”, quelli con intervento 57); 120 nel 2018 (tutti "per altre cause", mentre con intervento della forza pubblica 44); 93 nel 2019 (tutti "per altre cause", con intervento 45); 88 nel 2020 (di cui 2 per "finita locazione" e 86 "per altre cause", quelli con intervento 7 e a partire da marzo 2020 a causa della pandemia vi è stato il blocco degli sfratti); 66 nel 2021 (di cui 9 per "finita locazione" e 57 per "altre cause", con intervento della forza pubblica 10). Con riferimento all’emergenza abitativa, i nuclei entrati in emergenza dal 2018 al 2021, sono stati rispettivamente 26, 51, 8 e 6, tutti provenienti dal libero mercato.»

«Il tavolo di lavoro per la revisione della legge regionale 3 del 2013 - ha concluso - si è riunito per la prima volta il 13 aprile scorso: dal primo confronto sono emersi come prioritari i temi legati alla necessità di abitazioni, al sostegno alla locazione, alla morosità incolpevole e, inoltre, è stata condivisa l'esigenza di affrontare la tematica della casa con un approccio multidisciplinare in un'ottica più ampia che comprenda anche interventi di tipo sociale e nel mercato privato. Sul tema dell'abitare inteso in senso ampio, il Dipartimento politiche sociali ha promosso la costituzione, in collaborazione con gli enti del Terzo Settore, di un tavolo interistituzionale i cui lavori sono iniziati nell'autunno del 2022.»

Il Capogruppo Marquis, nella replica, ha evidenziato che «i dati forniti aiutano a capire la problematica del disagio abitativo: è importante avere gli strumenti per fare una valutazione complessiva di tutte le azioni che vengono condotte dall'Amministrazione. Riguardo al disagio abitativo per la fascia ISEE inferiore a 12.500 euro, emerge che il 25% ha una risposta dall'ERP mentre il 75% viene affrontata con il contributo affitti. I dati rappresentano una situazione sulla quale occorrerà prestare grande attenzione: negli ultimi anni, ci sono stati 211 sfratti forzati eseguiti per morosità, di cui 205 sul mercato libero e 6 nell’ERP. Per quanto riguarda la fascia ISEE sotto 7500 euro, quella delle persone con maggiori difficoltà, emerge che tre nuclei su quattro hanno accesso alla casa nel mercato libero. Non essendoci uno stock sufficiente di edilizia pubblica per soddisfare il bisogno, nel rispetto del diritto di pari dignità, bisogna intervenire in maniera più incisiva sul contributo agli affitti. Si ritiene indispensabile che si guardi al tema con un nuovo approccio dando centralità alla conoscenza del fenomeno, che deve essere qualitativa e dimensionale. Il disagio abitativo nel mercato libero sta crescendo in Valle, con al primo posto il comune di Aosta e al secondo posto quello di Saint-Vincent. Senza un approccio consapevole a 360 gradi si continuerà ad affrontare la tematica in maniera frammentata e senza una visione d’insieme.»

I lavori sono sospesi. Riprendono alle ore 15.

 

SC