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Communiqué n° 166 de 19 avril 2023

Approvato un disegno di legge sui termini per la rimozione dei dehors

 

Nella seduta del 19 aprile 2023, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge che detta disposizioni in materia di termini per la rimozione di strutture amovibili funzionali all'attività di strutture ricettivo-turistiche e di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Presentato dalla Giunta regionale il 29 marzo 2023, il disegno di legge si compone di tre articoli che sono stati illustrati in Aula dal Consigliere Paolo Cretier (FP-PD): «Questo provvedimento reca disposizioni consequenziali a varie proroghe in un arco temporale che in 3 anni ha dovuto per necessità posticipare la rimozione delle sole strutture amovibili (dehors, arredi, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni) funzionali all'attività di strutture turistico-ricettive e di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande sul territorio regionale. Oggi, interveniamo per prorogare fino al 31 dicembre 2023 i termini, ma si introduce anche il meccanismo di recepimento automatico delle eventuali successive norme statali in materia, semplificando l'intervento legislativo regionale su materie definite in cui si aggiornano solo le date e non la tipologia e le variabili applicative sulla disciplina. Una semplificazione importante, una presa d'atto, necessaria e utile e da applicare in futuro. Una norma attesa che fornisce una risposta alle attività che hanno superato la crisi pandemica con la capacità dei nostri imprenditori che si sono adattati alle nuove norme, investendo non poco per il futuro ma sperando di tornare presto alla normalità.»

Il dibattito in Aula

Il Consigliere del gruppo Lega VdA Luca Distort ha dichiarato: «La nostra connaturale vicinanza politica alle categorie imprenditoriali locali ci porta in linea con i contenuti del disegno di legge. Il problema, però, si pone sui modi attuativi di questa norma che utilizza semplicemente l'istituto della proroga: si dispone un'estensione temporale della legittimità di mantenimento delle strutture amovibili ma questo non dà strumenti legislativi agli imprenditori per programmare un'attività per gli anni a venire. La realizzazione di queste strutture implica un investimento su cui influiscono in maniera rilevante le valutazioni sulla possibilità di uso negli anni successivi. Oltre all'interesse economico di programmazione, si affianca anche l'aspetto architettonico: l'imprenditore tende a investire in un dehor con caratteristiche di attrattività i cui effetti positivi ricadono sulla qualità estetica del paesaggio. L'assenza di questo spirito di visione e di programmazione, evidenzia un tenore di incapacità amministrativa che non si preoccupa di normare l'attività di settore ma solo di eseguire un rappezzo amministrativo temporaneo. Daremo il nostro voto a favore semplicemente perché non intendiamo boicottare l'attività degli esercizi ricettivi e di somministrazione di alimenti e bevande, ma auspichiamo che il Governo possa esprimere una capacità amministrativa che superi il tenore della soluzione temporanea, dando ai Comuni il giusto supporto per proseguire il cammino iniziato.»

Per il Consigliere di Forza Italia Mauro Baccega, «è giusto che questa proroga possa essere adottata, anche se non dà una sufficiente risposta alla vocazione turistica della nostra regione. Dobbiamo andare nella direzione di liberalizzare il più possibile la disciplina dei dehors, sburocratizzando i percorsi autorizzativi al fine di venire incontro alle esigenze degli operatori turistici e commerciali che investono per sviluppare il nostro territorio e per garantire loro un'adeguata programmazione.»

Il Consigliere Claudio Restano del gruppo Misto, annunciando il voto favorevole, ha osservato: «Uno dei pochi aspetti positivi portati dalla pandemia è stata la possibilità per gli imprenditori di installare dei dehors che hanno dato un colpo d'occhio diverso sulla città di Aosta e sui vari comuni del territorio, cambiandone notevolmente l'aspetto alla pari di località turistiche di altre regioni. Tanti imprenditori hanno aderito a queste facilitazioni e non ci rimane che dare l'opportunità a chi non l'ha fatto o a chi ha dovuto ritirare i dehors, di realizzare la propria struttura sfruttando anche le nuove regole sui locali di somministrazione con maglie più larghe rispetto alle precedenti. Questo non si può fare se non con una norma legislativa che deve essere resa quanto più possibile stabile utilizzando a latere anche lo strumento della direttiva che ben definisce la volontà politica di chi amministra. È un passo importante per rendere i nostri paesi più accoglienti.»

Per la Consigliera di PCP Chiara Minelli, «c'era preoccupazione perché con la precedente norma, che era arrivata fuori tempo, era stata paventata una differenziazione tra chi aveva goduto della proroga e chi aveva invece già smantellato il dehor, venendo così penalizzato. Visti i chiarimenti dell'Assessore, che ha evidenziato come non risultino smantellamenti nel periodo della precedente proroga, esprimiamo il nostro voto favorevole.»

«Si tratta di un mero disegno di proroga delle norme già contenute nella legge regionale del 2020, così come richiesto esplicitamente dalle associazioni di categoria che hanno sollecitato l'adeguamento della nostra norma a quella nazionale - ha precisato l'Assessore al turismo e commercio, Giulio Grosjacques -. Siamo sufficientemente tranquilli nel pensare che non ci siano stati smantellamenti di dehors nelle more dell'approvazione di questa legge visto che il termine autorizzativo contenuto nella norma precedente scadeva questo mese. Abbiamo voluto scaricare velocemente il disegno di legge proprio per venire incontro alle esigenze delle categorie imprenditoriali. Dobbiamo anche essere consapevoli che le norme anti Covid sono state superate e che, per effetto di questo disegno di legge, quest'estate gli esercizi beneficeranno di una capacità di ospitalità decisamente superiore a quella pre-pandemia. Mi preme precisare anche che la legge che stiamo per approvare non poteva contenere nient'altro che una proroga dal momento che la competenza di dettaglio è in capo agli enti locali. Il Governo ha fatto quello che doveva, dando le risposte attese. Siamo disponibili a intavolare una discussione con gli enti locali nel rispetto delle loro competenze.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha aggiunto: «Nell'ottica dei confronti già avviati con gli enti locali, le considerazioni emerse nella discussione di oggi sono condivisibili e faranno parte di quel colloquio pro-attivo che potrà instaurarsi con gli enti locali per agevolare delle iniziative che possono essere a beneficio del nostro territorio e degli operatori economici.»

I lavori riprendono domani, giovedì 20 aprile, alle ore 9.

 

SC-LT