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Communiqué n° 126 de 4 avril 2023

Interpellanze sul bollo auto per veicoli ibridi o a idrogeno

 

La tassa di proprietà per i veicoli ibridi o a idrogeno è stata al centro di due interpellanze, di cui una del gruppo Forza Italia e l'altra della Lega Vallée d'Aoste, discusse nella seduta consiliare del 4 aprile 2023.

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha ricordato che «i veicoli ibridi o ad idrogeno immatricolati dal 1° gennaio 2023 non godono più dell'esenzione dal pagamento del bollo auto: esenzione che era stata introdotta con la legge di stabilità regionale per il 2020 per le auto immatricolate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per un quinquennio. Visto che la Valle d'Aosta ha confermato la propria volontà di diventare una regione carbon free entro il 2040 e che l'esenzione di questa tassa incentiverebbe azioni utili al perseguimento dell'obiettivo, vorremmo capire se vi sia l'intenzione di riparare a questa situazione.»

Il Consigliere della Lega VdA Luca Distort ha chiesto se vi sia una visione strategica dietro la scelta di non prorogare l'esenzione.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato che «fin dalla sua introduzione nel 2017 e poi reiterata fino al 2022, l'esenzione è stata concepita come misura temporanea di stimolo per la sostituzione dei veicoli più datati con veicoli rispondenti alle nuove normative sulle emissioni di CO2. Non è mai stato considerato che l’esenzione potesse divenire una misura a regime, pertanto al termine del periodo di incentivazione, sono state effettuate le valutazioni sul suo impatto.»

«Stando ai dati pubblicati dall’Automobile Club d’Italia - ha specificato Testolin -, si rileva che nel 2017 le autovetture immatricolate in Valle d’Aosta risultavano essere in totale 6253: tra queste, la categoria maggiormente rappresentata era costituita dalle vetture a benzina, con 3.058 nuovi veicoli, a fronte di 242 nuovi veicoli ad alimentazione ibrido/benzina. A distanza di 5 anni, nel 2021 - ultimo anno disponibile ad oggi - si registra che il numero di nuovi veicoli iscritti al PRA è di 8020, di cui 2822 alimentati a benzina, 3196 ad alimentazione ibrido/benzina e 56 ad alimentazione ibrido/gasolio. I dati definitivi relativi al 2022 non sono ancora pubblicati ma mostrano un andamento simile al 2021, con 3195 nuove immatricolazioni di autovetture ad alimentazione ibrido/benzina e 67 ad alimentazione ibrido/gasolio. Pertanto, l'obiettivo prefissato nel 2017 risulta raggiunto e non più reiterabile. Inoltre, lo sviluppo del mercato automobilistico, con veicoli definiti mild hybrid, full hybrid e ibride plug-in, ha comportato una distorsione nell’utilizzo delle agevolazioni fiscali legate ai veicoli ibridi e, ad oggi, esistono marche automobilistiche che sono solo apparentemente conformi all’obiettivo di riduzione delle emissioni inquinanti. Stando ai dati disponibili parrebbe che la nostra norma di agevolazione abbia comportato di fatto la concessione di un beneficio fiscale per lo più a veicoli che non risultano essere effettivamente meno inquinanti rispetto ai loro omologhi con alimentazione non ibrida, provocando una disparità di trattamento tra i contribuenti non giustificata dalle ragioni ambientali che l’avevano originariamente motivata.»

«Per quanto riguarda gli autocarri leggeri - ha proseguito il Presidente -, emerge che nel 2017 non è stato immatricolato alcun autocarro ad alimentazione ibrida e, a distanza di 5 anni, ovvero nel 2021, i veicoli ibridi immatricolati sono soltanto 23 su un totale di 783 nuovi autocarri leggeri iscritti al PRA. Di fatto, parrebbe che l’incidenza delle immatricolazioni di veicoli ibridi sia determinata dall’offerta del mercato e non dalla presenza di agevolazioni sulle tasse automobilistiche: si deve prendere atto, quindi, che la misura agevolativa concessa per tale categoria di veicoli è risultata sostanzialmente inefficace e, pertanto, non pare ragionevole una sua reiterazione. In sintesi, la logica della non riproposizione della misura sta nell'elevata diffusione raggiunta dai veicoli ibridi e la necessità di incentivare veicoli ancora meno inquinanti, quali gli elettrici per i quali la nostra Regione ha disposto ulteriori 3 anni di esenzione dal pagamento del bollo rispetto ai 5 anni concessi dalla normativa statale.»

Il Capogruppo Marquis ha replicato: «Quando si parla di inquinamento dell'aria, non si possono considerare raggiunti gli obiettivi: c'è ancora tanto da fare e quindi tutte le azioni possibili sono da considerare. I comportamenti dei cittadini valdostani sono sostanzialmente come quelli delle altre regioni, dove hanno mantenuto il sostegno all'acquisto dei veicoli ibridi prorogando anche l'esenzione del bollo auto. L'approccio del Governo valdostano è insufficiente e denota una scarsa sensibilità nei confronti di questo argomento: ci si accontenta dei risultati raggiunti, ma non si vuole andare oltre. Non riteniamo condivisibile questo approccio e siamo dispiaciuti che il Governo non abbia l'intenzione di prorogare questa esenzione.»

Il Consigliere Distort ha aggiunto: «La nostra interpellanza non ricalca una sottomissione al dogmatismo della tecnologia elettrica. Per noi era importante portare l'attenzione su di un problema di coerenza. Che il Governo faccia delle riflessioni su questa misura di sostenibilità è lecito e doveroso: il problema è che come Giunta dovete mettervi d'accordo, perché nel documento strategico 2030 si parla di interventi da sviluppare per ridurre le emissioni inquinanti attraverso incentivazioni dei veicoli a basse emissioni, mentre oggi il Presidente riferisce delle considerazioni che intraprendono una strada diversa. C'è stato un cortocircuito rispetto a questa tematica.»

 

SC