Info Conseil
Communiqué n° 101 de 22 mars 2006
INTERROGAZIONE SUI PIANI REGOLATORI GENERALI COMUNALI
Durante i lavori del Consiglio regionale, nella discussione sulle
interrogazioni, il Consigliere dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Ugo Venturella, ha chiesto notizie sull’adeguamento dei Piani regolatori generali comunali al Piano territoriale paesistico.
In particolare, ha voluto conoscere i dai sui Comuni che devono ancora presentare la bozza di Variante d’adeguamento, o la cartografia sugli ambiti in edificabili, e le iniziative in corso a livello regionale per accelerare la procedura d’adeguamento e quali obiettivi si vogliono raggiungere.
Nella risposta, l’Assessore alle Opere Edili, Alberto Cerise, ha detto che le bozze di varianti generali di adeguamento finora presentate sono tre e provengono dai Comuni di Aosta, Courmayeur e Nus, mentre sono una ventina i Comuni che hanno dichiarato di essere in grado di presentarle entro la metà del 2006.
Ha quindi proseguito informando l’aula che ad oggi sono 38 i Comuni dotati di tutte le cartografie degli ambiti in edificabili e tra questi: 71 comuni hanno le cartografie delle aree boscate; 60 hanno quelle delle zone umide e laghi; 58 hanno quelle dei terreni sedi di frane e per due Comuni è in corso la procedura di approvazione; 55 comuni hanno le cartografie dei terreni a rischio di inondazione e per cinque Comuni è in corso la procedura di approvazione; 47 hanno quelle dei terreni soggetto al rischio di valanghe o slavine e per tre Comuni è in corso la procedura di approvazione.
L’Assessore Cerise ha poi precisato che l’adeguamento dei Piani regolatori al Piano territoriale paesistico presenta diversi punti di criticità e le attività svolte insieme con i Comuni e la prima bozza di variante generale permettono di avere un quadro abbastanza preciso sulle criticità che i comuni incontrano.
Alla fine ha dichiarato che la Giunta sta predisponendo un disegno di legge con il quale saranno dettate le regole attraverso le quali ciascun comune dovrà pervenire alla presentazione della variante d’adeguamento.
Nella risposta, il Consigliere Venturella si è detto insoddisfatto della risposta, definita sconcertante. Ha sottolineato che a otto anni dall’approvazione del Piano non si ha ancora una situazione chiara. Ha quindi auspicato che il disegno di legge in preparazione preveda una serie di norme precise e capaci di portare ad una soluzione definitiva.
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In particolare, ha voluto conoscere i dai sui Comuni che devono ancora presentare la bozza di Variante d’adeguamento, o la cartografia sugli ambiti in edificabili, e le iniziative in corso a livello regionale per accelerare la procedura d’adeguamento e quali obiettivi si vogliono raggiungere.
Nella risposta, l’Assessore alle Opere Edili, Alberto Cerise, ha detto che le bozze di varianti generali di adeguamento finora presentate sono tre e provengono dai Comuni di Aosta, Courmayeur e Nus, mentre sono una ventina i Comuni che hanno dichiarato di essere in grado di presentarle entro la metà del 2006.
Ha quindi proseguito informando l’aula che ad oggi sono 38 i Comuni dotati di tutte le cartografie degli ambiti in edificabili e tra questi: 71 comuni hanno le cartografie delle aree boscate; 60 hanno quelle delle zone umide e laghi; 58 hanno quelle dei terreni sedi di frane e per due Comuni è in corso la procedura di approvazione; 55 comuni hanno le cartografie dei terreni a rischio di inondazione e per cinque Comuni è in corso la procedura di approvazione; 47 hanno quelle dei terreni soggetto al rischio di valanghe o slavine e per tre Comuni è in corso la procedura di approvazione.
L’Assessore Cerise ha poi precisato che l’adeguamento dei Piani regolatori al Piano territoriale paesistico presenta diversi punti di criticità e le attività svolte insieme con i Comuni e la prima bozza di variante generale permettono di avere un quadro abbastanza preciso sulle criticità che i comuni incontrano.
Alla fine ha dichiarato che la Giunta sta predisponendo un disegno di legge con il quale saranno dettate le regole attraverso le quali ciascun comune dovrà pervenire alla presentazione della variante d’adeguamento.
Nella risposta, il Consigliere Venturella si è detto insoddisfatto della risposta, definita sconcertante. Ha sottolineato che a otto anni dall’approvazione del Piano non si ha ancora una situazione chiara. Ha quindi auspicato che il disegno di legge in preparazione preveda una serie di norme precise e capaci di portare ad una soluzione definitiva.