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Communiqué n° 24 de 12 janvier 2023

Interpellanza sulla conservazione del Palazzo Cogne ad Aosta

Conclusi i lavori dell'adunanza consiliare dell'11 e 12 gennaio 2023

 

In chiusura della seduta consiliare del 12 gennaio 2023, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha illustrato un'interpellanza sullo stato di conservazione del Palazzo Cogne ad Aosta.

Il Consigliere Luca Distort ha rilevato: «Questo edificio è considerato "monumento" dalla Soprintendenza regionale ai beni culturali e ambientali e le disposizioni europee da cui discende il Codice dei beni culturali e del paesaggio prevedono un'attenta attività di tutela nei confronti di questi beni da parte dei loro possessori. Interpelliamo il Governo per sapere quali azioni ha intrapreso per garantire la conservazione del Palazzo Cogne; quali sono gli intendimenti per il recupero e riuso dell'edificio e quali forme di finanziamento o di cooperazione si intendono prendere in considerazione

L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha informato che «gli interventi eseguiti sul fabbricato (impedimento dell’accesso al cortile interno di via Giorgio Elter; verifica di sicurezza del rivestimento delle facciate esterne e del porticato; posa di specifica rete di protezione del soffitto del porticato per una spesa totale di circa 94 mila euro), sono stati finalizzati all’interruzione del degrado della struttura e a porre maggiori condizioni di sicurezza all’esterno della stessa e hanno consentito di garantire il transito pedonale in sicurezza, sia nel porticato, che all’esterno dell’edificio.»

Sugli intendimenti di recupero dell'edificio, l'Assessore ha precisato che «Palazzo Cogne è inserito dal 2016 nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari attraverso il quale la Regione intende favorire, da parte di soggetti terzi (privati cittadini, imprese o enti locali) la valorizzazione e il riuso dei beni immobili di proprietà non più utilizzati. Il dettaglio dei beni inseriti nel Piano è pubblicato sul sito dell'Amministrazione che può essere contattata per eventuali manifestazioni di interesse. Gli uffici riferiscono che ad oggi non è pervenuta alcuna proposta di partenariato o di progetto. Abbiamo quindi ritenuto di dare particolare evidenza al Palazzo e, con una delibera dello scorso mese di dicembre, la Giunta ha approvato un atto di indirizzo per individuare una futura destinazione dell’immobile, attraverso un bando di concessione per la valorizzazione che si affianca alla possibilità di vendere il bene da parte della Regione e consente di porre le condizioni affinché questo palazzo storico possa essere recuperato.»

Sulla concessione per valorizzazione, l'Assessore Marzi, ha spiegato che «a differenza della concessione ordinaria questa è uno strumento di partenariato pubblico privato che consente di dare in concessione a privati con gara ad evidenza pubblica immobili in concessione/locazione, a titolo oneroso, per un periodo fino a 50 anni. Con questo strumento, l'ente pubblico delega la raccolta delle idee a soggetti terzi con l’obiettivo per il riuso, restauro, ristrutturazione, anche con l’introduzione di nuove destinazioni d’uso finalizzate per lo svolgimento di attività economiche o di servizio per i cittadini. Nel caso di immobili vincolati, gli interventi di restauro e/o ristrutturazione devono essere finalizzati a conservare l’interesse storico, artistico o culturale dell’immobile. L'obiettivo è quello di giungere alla valorizzazione del Palazzo e quindi di Aosta, eliminando ulteriori spese che si renderebbero necessarie se lo stabile restasse vuoto e inutilizzato. Inoltre, la concessione apre la possibilità di ricevere proposte e idee di utilizzo del Palazzo e il fatto che i progetti eventualmente proposti siano in capo al soggetto privato proponente, consente all’Amministrazione di ottenere due risultati: il primo, beneficiare del dinamismo e dell’inventiva che caratterizzano il mercato privato; il secondo, disporre già della valutazione di sostenibilità economica/gestionale dell’iniziativa, in quanto i soggetti che presentano i progetti di valorizzazione sono i medesimi che si occuperebbero della successiva gestione del bene valorizzato

Il Consigliere Distort ha evidenziato: «Condividiamo totalmente l'apertura al project financing. Tuttavia, rilevo che la delibera di Giunta non dà linee di indirizzo sull'utilizzo del Palazzo. È necessario dare un perimetro all'iniziativa del privato, garante di un bene che poi ritorna, in termini di beneficio, alla pubblica amministrazione. L'unico vincolo dato è, invece, quello di tutela storica e culturale ma, dal punto di vista politico non sono arrivate delle indicazioni precise. A dimostrazione dell'abdicazione del Governo su ogni linea di indirizzo. Particolarmente importante sarebbe stato dare linee sulle destinazioni d'uso del Palazzo

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio 2023.

 

LT