Info Conseil

Communiqué n° 20 de 12 janvier 2023

Interpellanza sul tunnel del Monte Bianco

 

Le chiusure e il futuro del tunnel del Monte Bianco sono stati nuovamente affrontati nella seduta consiliare del 12 gennaio 2023 con un'interpellanza presentata dal gruppo Pour l'Autonomie.

Richiamando l'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale lo scorso mese di dicembre, il Consigliere Augusto Rollandin ha ricordato: «C'est un thème très délicat qui cause beaucoup de préoccupations. L'ordre du jour que nous avons approuvé tout récemment engageait le Gouvernement régional à entreprendre toutes les actions nécessaires afin de trouver les meilleures solutions techniques pour assurer un futur certain à l'itinéraire du tunnel du Mont-Blanc. Aujourd'hui nous reprenons ce thème pour demander au Gouvernement de faire le point sur ce qui a été fait suite à l'approbation de cette initiative. Il faut imaginer une perspective à cette importante voie de communication, sans quoi la Vallée d'Aoste sera marginalisée.»

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha fatto il punto della situazione complessiva, dando la disponibilità ad andare in Commissione per ulteriori approfondimenti: «Esiste un problema contingente e uno di prospettiva. In questo momento è stato fatto l'appalto per la messa in sicurezza complessiva del tunnel in 18 anni: non sono state trovate soluzioni tecniche per accorciare in maniera drastica i lavori che devono essere svolti; l'unica alternativa alla chiusura totale è stata sostituita dalla soluzione - che è insoddisfacente - di chiusura parziale di 3 mesi l'anno per 18 anni. Chiusure che sono negative per l'economia, ma ad oggi non ci sono alternative. Alla luce della sollecitazione di questo Consiglio, prima di Natale abbiamo incontrato i due parlamentari valdostani, ai quali abbiamo consegnato un dossier nel quale si elenca la situazione prospettica del tunnel del Monte Bianco, un dossier sulle necessità immediate del traforo del Gran San Bernardo e un approfondimento sulle tratte autostradali gestite da SAV e RAV, la cui scadenza delle concessioni è prevista per il 2032. Non abbiamo ancora incontrato il Viceministro Rixi, che ha preso in carico la questione: i parlamentari mi hanno detto che sarà fatto al più presto e che al Ministero stanno vagliando le nostre richieste. A questo si aggiunge la questione della prospettiva: i rapporti con la Francia e con Bruxelles, che devono essere tenuti in primis dal Governo italiano. Le autorità di Bruxelles hanno avviato una discussione sul futuro della rete transeuropea dei trasporti: è quindi il momento di piazzare un secondo tunnel, dove farlo, uno di base o uno parallelo, dovrà essere l'oggetto della negoziazione con i francesi.»

«Cette question traînait depuis des années - a répliqué le Conseiller Rollandin -: il sera nécessaire de faire au plus tôt des rencontres pour comprendre l'intérêt de nos partenaires quant au doublement du tunnel du Mont-Blanc. Ce thème est urgent: on risque de ne plus avoir le tunnel, en sachant que la France n'a pas envie d'avoir des collaborations avec nous sur ce front.»

 

SC