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Communiqué n° 15 de 12 janvier 2023

Question time sulla gestione del teatro Splendor e della Saison Culturelle

 

L'esternalizzazione della gestione tecnico amministrativa e artistica del teatro Splendor e della Saison Culturelle 2023-2024 è stata trattata nell'adunanza del Consiglio regionale del 12 gennaio 2023 con due interrogazioni a risposta immediata presentate dai gruppi Forza Italia e Progetto Civico Progressista.

Il Capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, si è detto «perplesso riguardo alla delibera approvata a fine anno per appaltare la Saison Culturelle: un Saison che è sempre stata un fiore all'occhiello dell'Assessorato della cultura e un'attività che ha avuto l'obiettivo di colmare il gap culturale della Valle d'Aosta rispetto ad altre realtà. Inoltre, negli atti si legge che l'Amministrazione non considera questa esternalizzazione dei servizi come la soluzione migliore, ma l'unica possibile. Vorremmo quindi capire quali siano l'urgenza e le ragioni tecniche che hanno portato a questa decisione.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha aggiunto: «Nella delibera si parla di carenza di personale e di elasticità operativa rispetto alle esigenze della domanda, mancanza di una struttura autonoma e responsabilizzata rispetto agli obiettivi dell'ente pubblico, difficoltà a sviluppare specifiche professionalità e competenze tecniche sia direzionali sia operative. Si evidenzia inoltre che, a fronte di una terra storicamente vocata alla propria cultura e tradizione, non corrisponde una pari vivacità dell'attività imprenditoriale privata nel settore dello spettacolo dal vivo. Quando si è discusso del DEFR si è parlato dell'importanza della Saison e della grande competenza che c'è attorno al confezionamento di questa rassegna, senza nemmeno accennare a possibili esternalizzazioni: come mai a distanza di così poco tempo c'è stato un così forte cambio di impostazione operativa?»

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, nel premettere che «la Regione non si sta privando delle Saison e della sua organizzazione», ha ricordato che «ad aprile 2022 abbiamo dato mandato alla competente Struttura di sottoporre alla Giunta un progetto per la futura gestione tecnico-amministrativa e artistica del Teatro Splendor, a partire dalla stagione 2023-2024, volto a salvaguardare la continuità del Teatro e dell’offerta artistica per il tramite di una delle forme di gestione previste dall’ordinamento. Il progetto è stato approvato il 28 dicembre 2022 e consiste in un appalto pubblico di servizi per la gestione del Teatro e delle attività artistico-teatrali della durata di 2 anni di primo affidamento, con previsione espressa della facoltà di ripetizione del servizio per ulteriori 2 anni. I servizi oggetto dell’appalto sono i servizi culturali e segnatamente la Saison Culturelle, i servizi tecnici ed eventualmente il servizio di gestione del bar.»

L'Assessore si è quindi detto disponibile ad approfondire in Commissione la questione in quanto «le ragioni alla base della scelta, sia di ordine tecnico che economico-finanziario, sono diverse, complesse ma soprattutto concatenate. Sinora la Saison Culturelle è stata direttamente organizzata dalla Struttura attività culturali: tutta una serie di attività sono svolte internamente dai dipendenti, altre necessità vengono soddisfatte acquistando sul mercato singoli servizi da diversi fornitori, ciò presupponendo a sua volta l’espletamento di pratiche amministrative da parte dei dipendenti; il tutto internamente progettato e coordinato affinché ogni tassello del progetto complessivo di una stagione artistica sia completato nel giusto momento temporale. L’intenzione per il futuro è acquisire da un solo soggetto privato i servizi necessari alla realizzazione della Saison Culturelle, e questo per far fronte in modo particolare alla riduzione del personale interno e alle connesse competenze acquisite in anni di esperienza diretta.»

 «La Regione - ha concluso l'Assessore - non sta dunque concedendo il Teatro Splendor ad un soggetto privato autorizzandolo, sulla base di un contratto di servizio, ad organizzare una “sua” stagione culturale, da cui ricavare gli introiti a remunerazione del proprio operato. Sta cercando di acquisire in blocco una serie di servizi restando l’organizzatrice della Saison, di modo da sfruttare le possibilità del mercato e compensare la carenza interna di personale. Quindi in realtà si sta lavorando ad un modello che produca, per quanto possibile, lo stesso risultato operando però non, o non maggioritariamente, con personale interno. Non serviva, quindi, un cambio del DEFR in quanto non c’è un sostanziale cambio di impostazione.»

«Non siamo convinti della risposta - ha replicato il Capogruppo Marquis -: l'argomento è complesso e questa forma mista sarà ancora più difficile da gestire sia sotto il profilo degli obiettivi sia sotto il profilo tecnico-finanziario. Ci chiediamo: se l'Assessore fosse alla sanità, vista la carenza di personale, esternalizzerebbe l'ospedale? Non è così che si deve fare quando si programma, ci si deve organizzare.»

La Capogruppo Guichardaz si è detta «ancora più stupita che nel DEFR non si sia detto nulla visto che era già dall'aprile 2022 che si stavano facendo delle riflessioni. Accolgo con favore l'organizzazione di un incontro all'interno della quinta Commissione, chiedendo di anticipare lo studio legale citato nelle premesse della delibera che prevede l'esternalizzazione. Ieri, esaminando la Strategia di sviluppo sostenibile, si è parlato della necessità di costituire presìdi stabili di professionalità e competenze evitando eccessive esternalizzazioni: mi sembra che si scrivano delle cose nei piani strategici e poi si faccia altro con le delibere di Giunta.»

 

SC