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Communiqué n° 682 de 14 décembre 2022

Leggi di bilancio: approvati tre ordini del giorno del gruppo PCP

Su Parco Mont Avic, acquisto treni e interventi impianti a fune

 

Nella seduta mattutina del 14 dicembre 2022, il Consiglio Valle ha esaminato 6 ordini del giorno del gruppo Progetto Civico Progressista, collegati alle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2023-2025. Di questi, 3 sono stati approvati e 3 respinti.

Ordini del giorno approvati

  • Ampliamento Parco Mont Avic

L'Assemblea ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno, così come emendato in accordo con il Presidente della Regione, che impegna a procedere entro il 31 marzo 2023 all'ampliamento del Parco regionale del Mont Avic nel comune di Fénis.

«Nel 2018 - ha specificato la Consigliera Chiara Minelli - si è costituito il Comitato per l'ampliamento del Parco che comprende vari soggetti privati proprietari di terreni siti nel comune di Fénis, interessati a inserire le loro proprietà nel perimetro del Parco: si tratta di terreni per un totale di 1549 ettari, di cui 1458 di proprietà privata e 91 del Comune. Fin dal luglio 2020 era stato formalizzato da parte dell'Assessore competente l'interesse al progetto, ma si è ritenuto di procedere per fasi. Dopo oltre quattro anni dalla richiesta, noi crediamo che sia tempo di dar corso a quanto richiesto, a fronte anche del finanziamento aggiuntivo di 110mila euro per il Parco del Mont Avic previsto nel bilancio e chiediamo che si proceda all'ampliamento entro 30 giorni.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha proposto una modifica riguardante la tempistica, condividendo lo spirito dell'iniziativa.   

  • Acquisto treni

Tener conto delle richieste di migliorie per l'allestimento dei treni che saranno a breve commissionati e a interloquire anche con il personale ferroviario, le associazioni dei pendolari e più in generale dell'utenza al fine di acquisire materiale rotabile rispondente alle esigenze dei viaggiatori. Questo l'impegno chiesto al Governo con un ordine del giorno che è stato approvato all'unanimità.

La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato: «L'onere previsto per il finanziamento del treno elettrico è di 12 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai finanziamenti regionali già stanziati per l'acquisto di materiale rotabile. Visto che questi treni saranno commissionati dalla Regione, sarebbe opportuno tenere conto delle esperienze derivanti dall'utilizzo dei treni bimodali Stadler, apportando una serie di migliorie: installazione di tendine parasole; scelta dei rivestimenti dei sedili di facile manutenzione; aumento delle postazioni per le biciclette; individuazione di maggiori spazi per sci/bagagli ingombranti.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha confermato: «Sicuramente ci sono migliorie da apportare ai nuovi treni che abbiamo già valutato durante precedenti incontri con Stadler e, quindi, accogliamo l'ordine del giorno.»

  • Interventi su impianti a fune

Il Consiglio ha poi approvato all'unanimità l'ordine del giorno che impegna l'Assessore con delega agli impianti a fune a illustrare in quarta Commissione i dettagli degli interventi previsti nel settore, suddivisi tra quelli per manutenzione ordinaria, straordinaria e per nuove realizzazioni.

La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato che «nelle leggi di bilancio sono state previste cospicue risorse sia per la gestione degli impianti a fune, sia per nuovi investimenti nel settore. Nonostante la specifica richiesta di dati relativi all'impiego di queste risorse, formulata in sede di seconda Commissione durante l'esame del bilancio, questi ad oggi non sono pervenuti. Noi riteniamo necessario avere un quadro esaustivo della situazione.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, si è detto d'accordo ad accogliere l'iniziativa.

Ordini del giorno respinti

  • "Bon de chauffage"

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), un ordine del giorno volto a prevedere, nel più breve tempo possibile, alla riattivazione del sostegno economico alle famiglie valdostane mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico di cui alla legge regionale 7 dicembre 2009, n. 43 o altra legge stabile e strutturale.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha sottolineato che «le difficoltà e criticità rappresentate in audizione dalle associazioni dei consumatori, dalle organizzazioni sindacali e dai primi firmatari della petizione "il riscaldamento non è un lusso" sono per noi una priorità. La situazione reddituale dei valdostani è molto critica e si prevede che l'aumento rilevante del prezzo dei prodotti energetici permanga anche per il prossimo anno con maggior preoccupazione per una regione di montagna in cui i costi di riscaldamento incidono in maniera importante sul budget delle famiglie. Bisogna intervenire seriamente su questo fronte con una misura stabile che tolga dall'incertezza i cittadini e che possa essere di facile accesso per tutti i valdostani perché proprio le persone più fragili o residenti in zone disagiate non sono riuscite a presentare le domande.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha dichiarato: «Sul "Bon chauffage" il tema è aperto, dal momento che c'è anche una petizione in corso di discussione, ma è la Commissione che la sta analizzando che ci deve dare una risposta sul punto. Per prendersi degli impegni come quello richiesto dall'ordine del giorno bisogna avere delle risorse a disposizione sulla spesa corrente che al momento non ci sono e che voi non indicate dove togliere per finanziare poi il "Bon Chauffage". Le togliamo alla sanità e al sociale, al lavoro, all’agricoltura, al turismo o agli enti locali? Nella nostra visione il "Bon Chauffage" deve rientrare nella dimensione del "Bonus Social" che ci offre una piattaforma riutilizzabile e le cui procedure di richiesta ed erogazione dei fondi sono già previste da una legge che potrà essere rifinanziata in corso d’anno. La risposta che stiamo dando è importante e di gran lunga superiore a quella di altri territori: da ieri ci sono in pagamento più di 2 mila domande e questo procederà con continuità nei prossimi giorni

  • "Bonus Entreprises"

È stato respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 17 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), un ordine del giorno che chiedeva di definire nella prossima variazione di bilancio appropriate risorse per far fronte alle domande pervenute nell'ambito del "Bonus Entreprises" e non ammesse a contributo per indisponibilità di fondi.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha dichiarato: «Nonostante l'emendamento della maggioranza sul "Bonus Entreprises", che arriva in zona cesarini, a differenza di PlA non ritiriamo la nostra iniziativa perché riteniamo che, se questa è una priorità vera per il Governo, viste anche le richieste delle associazione di categoria, dovrebbe trovare delle risorse già da ora e non con l'avanzo. Ricordo che risultate convalidate 691 domande, di cui 257 nel settore dell'industria e artigianato, 89 nel turismo, 176 nel commercio, 146 nell'agricoltura e 23 per i rifugi alpini, per un importo totale di contributi concessi pari a 11 milioni 904 mila euro, con un'economia di spesa di circa 46mila euro nel settore dei rifugi alpini. Le domande non ammesse a contributo sono state 941 per un importo concedibile di 14 milioni 139mila euro e diverse imprese, nonostante gli investimenti fatti, vista la mancanza di risorse che veniva segnalata sul portale non hanno nemmeno fatto domanda. Avevamo criticato questa misura proprio perché la ritenevamo iniqua visto che era evidente che avrebbe sostenuto soprattutto le imprese più robuste e strutturate che con celerità avrebbero fatto richiesta di finanziamento.»

  • Convitto Federico Chabod

È stato respinto con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), l'ordine del giorno che sollecitava a valutare, in collaborazione con il Convitto regionale Chabod, forme di sostegno per l'anno scolastico 2022-2023 rivolte alle famiglie rientranti nelle prime due fasce di reddito, maggiormente penalizzate; la possibilità di rivedere le scelte effettuate per l'anno scolastico 2022-2023, anche in vista delle nuove iscrizioni; interlocuzioni con il Ministero dell'istruzione per la problematica del reclutamento degli educatori di sostegno.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha sottolineato che «in precedenti nostre iniziative abbiamo già messo in luce che l'esclusione degli alunni della scuola primaria frequentanti il convitto regionale dai voucher convitti per ripiegare nell'elenco dei doposcuola ha rappresentato una seria criticità per le famiglie più fragili che dovranno sborsare 300 euro in più oltre all'anticipo degli altri 800. Il convitto Federico Chabod non è un doposcuola, ma un'istituzione scolastica che dipende dalla regione a tutti gli effetti. Visto che si sta avvicinando il periodo in cui i genitori dovranno provvedere all'iscrizione degli alunni alla prima classe di ogni grado di scuola, nonché al convitto F. Chabod, è doveroso intervenire opportunamente per chiarire alle famiglie i costi. Grazie all'interrogazione del deputato 5S, Antonino Iaria, apprendiamo con favore che l'equiparazione degli educatori esclusi dall'aggiornamento delle graduatorie appartenenti alla classe L18 è nell'agenda del nuovo Governo.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha ricordato che «il Governo ha previsto varie forme di sostegno per il doposcuola con voucher per le prime due fasce di reddito ISEE e con una copertura del 100% per i nuclei in carico ai servizi sociali a seguito di presentazione di relazione dettagliata. Per quanto riguarda la riammissione degli studenti della primaria al beneficio del voucher per convitti e collegi, ricordo che il Governo ha fatto questa scelta a seguito di attenta valutazione che dà più equità su tutto il territorio, non privilegiando una scuola rispetto alle altre: fare tariffe e servizi differenziati non sarebbe equo.»

Sul terzo punto dell'impegnativa, l'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha ricordato che «il riconoscimento dei titoli è un compito del Governo nazionale e noi stiamo seguendo le indicazioni nazionali che escludono dall'accesso al ruolo chi è in possesso della laurea di categoria L18. Nel 2022 il Giudice del lavoro di Aosta ha dichiarato non idoneo questo titolo per l'inserimento in graduatoria.»

 

SC-LT