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Communiqué n° 653 de 1er décembre 2022

DEFR 2023-2025: approvati quattro ordini del giorno del gruppo Lega VdA

 

Nella seduta pomeridiana del 1° dicembre 2022, il Consiglio ha trattato 12 ordini del giorno del gruppo Lega Vallée d'Aoste collegati al Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2023-2025, di cui quattro approvati, sette respinti e uno ritirato.

Ordini del giorno approvati

  • Fattore Famiglia VdA

Il Consiglio ha approvato, con 32 voti a favore e 2 astensioni (PCP), un ordine del giorno della Lega VdA, così come emendata in accordo con l'Assessore alle politiche sociali, che impegna a predisporre ogni attività necessaria al fine di valutare anche in Valle d'Aosta l'eventuale applicazione del Fattore Famiglia quale strumento integrativo per definire le condizioni economiche e sociali della famiglia che accede alle prestazioni sociali e ai servizi a domanda individuale.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha specificato che «il Fattore Famiglia è un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale che, integrando l'ISEE, nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni, può favorire l'accesso ai servizi alle famiglie. Questo Fattore tiene conto di numerosi elementi, come il numero dei figli, le fasce di età, le conseguenze derivanti da una separazione, la diversificazione delle condizioni di disabilità e di non autosufficienza, le condizioni abitative alla luce del numero di componenti il nucleo familiare. Esso introduce un livello di reddito non tassabile (cosiddetta "no tax area") e risponde alla richiesta di maggiore giustizia sociale nell'erogazione del sostegno alle famiglie in difficoltà. Secondo noi una buona amministrazione dovrebbe erogare prestazioni agevolate a chi è in stato effettivo di bisogno: garantire il sostegno alle famiglie è quindi una scelta politica strategica.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha parlato di misura che «è già in valutazione dai nostri uffici e che è trasversale ai vari Assessorati: vi è l'intenzione di procedere ad un approfondimento della materia e quindi ritengo accoglibile la proposta, pur con una modifica nell'impegnativa.»

  • Parco naturale Mont Avic

Il Consiglio ha approvato, con 32 voti a favore e 2 astensioni (PCP), l'ordine del giorno della Lega VdA che impegna il Governo regionale, qualora venisse portato a compimento il progetto di ampliamento dei confini territoriali del Parco naturale Mont Avic, a mantenere la sede dell'Ente nel territorio di Champdepraz in cui fu istituito in origine il Parco stesso.

Il Consigliere Dennis Brunod, considerato che nel DEFR tra i punti chiavi dell'Assessorato dell'ambiente vi è il potenziamento del sistema delle aree naturali protette, ha specificato: «Il Parco del Mont Avic è stato istituito con legge regionale nel 1989 sul territorio di Champdepraz, dove ha sede l'Ente. Solo successivamente, nel maggio del 2003, sono stati ampliati i confini del Parco nell'area denominata vallone di Dondena, nel comune di Champorcher, portando a raggiungere un'estensione complessiva pari a 5.747 ettari. Visto che per il triennio 2023-2025 e oltre si prevede di ampliare ulteriormente il Parco, noi riteniamo importante che sia riconosciuta la sua sede storica, la centralità del territorio di Champdepraz e gli investimenti fatti.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente, ha accolto con favore l'iniziativa, «anche perché non c'è nessuna volontà da parte nostra di spostare la sede, anche in virtù degli investimenti che sono stati realizzati nel tempo.»

  • Rete escursionistica

È stata approvata all'unanimità l'iniziativa della Lega VdA, così come emendata in accordo con l'Assessore all'agricoltura, che impegna il Governo a predisporre e individuare, ai fini di un'ottimale frequentazione della rete escursionistica, entro la primavera del prossimo anno, delle informazioni generali e indicazioni operative di concerto con gli enti locali valdostani, in attesa di arrivare ad una regolamentazione definitiva della materia.

Il Consigliere Dennis Brunod ha evidenziato che uno degli obiettivi rilevanti del DEFR «è la promozione e la manutenzione della rete escursionistica regionale, nell'ottica dell'implementazione della sua fruibilità, anche ai fini cicloturistici, previa adozione di apposita regolamentazione e conseguente mappatura degli itinerari con posa di idonea segnaletica. Per questo obiettivo sono stimate risorse finanziarie pari 350mila euro per il biennio 2023-2024. Tenuto conto dell'utilizzo crescente di sentieri e strade poderali da parte di escursionisti e cicloturisti, diversi Comuni hanno gestito in modo autonomo e singolare le problematiche derivanti dalla frequentazione condivisa di alcuni sentieri e itinerari: sarebbe quindi opportuno che l'Assessorato, nell'attesa di una normativa ad hoc, individui e fornisca delle indicazioni omogenee a tutti gli enti locali per la fruizione ottimale di questa rete.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, nell'accogliere l'ordine del giorno «perché ricalca gli obiettivi indicati nel DEFR» ha chiesto una modifica all'impegnativa: «Non è possibile approvare una normativa transitoria nell'attesa di una regolamentazione della materia: quello che possiamo fare, invece, è dare delle istruzioni operative al CELVA che deve essere parte attiva di questo processo e che fa parte del tavolo tecnico sull'utilizzo della rete sentieristica valdostana.» 

  • Percorribilità Piccolo San Bernardo

L'ordine del giorno depositato dal gruppo Lega VdA è stato approvato con 32 voti a favore e 2 contrari (PCP) e impegna il Governo regionale a rilanciare, nell'ambito delle interlocuzioni con le autorità francesi, il tema della realizzazione di un tunnel tra La Thuile e i Comuni francesi di Séez e Bourg­Saint-Maurice ad uso turistico quale alternativa di percorribilità continuativa del confine ovvero anche potenziale volano di attrattività e collegamento tra realtà turistiche confinanti.

«Il calendario degli interventi di manutenzione e dei lavori del Tunnel del Monte Bianco e di quello del Gran San Bernardo hanno generato una serie di problematiche e di preoccupazioni espresse anche dagli operatori locali e nazionali - ha dichiarato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Le autorità dei Dipartimenti della Savoia e della Regione Auvergne-Rhônes-Alpes hanno più volte sottolineato la necessità di trovare una soluzione di percorribilità alternativa con la Valle d'Aosta per tutto l'arco dell'anno che è ormai sempre più necessaria. Anche il referendum del comune di La Thuile per la realizzazione di una galleria di collegamento ad uso turistico con la Francia ha riscontrato il favore della popolazione. La questione dei collegamenti, oltre ad essere interessante dal punto di vista turistico, ha una sua evidenza anche sul fronte della sicurezza, garantendo una via alternativa rispetto a quelle tradizionali.»

L'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, annunciando il voto favorevole del Governo, ha specificato che «è sempre bene distinguere la realtà dai sogni. L'impegno contenuto in questo ordine del giorno è interessante anche se, al momento, le autorità francesi non sono interessate al collegamento attraverso il Piccolo San Bernardo. Ricordo inoltre che la costruzione di un'eventuale galleria a La Thuile avrebbe dei costi stratosferici e sarebbe necessario intervenire sull'ammodernamento della strada sul versante francese e del rifacimento del manto stradale.  Assumiamo volentieri l'impegno a confrontarci con le autorità francesi anche per quanto riguarda il reperimento dei fondi: mi impegno a riferire in Consiglio le posizioni e le intenzioni francesi e, conseguentemente, quelle che assumeremo noi.»

Ordini del giorno respinti

  • Riforma esercizio attività commerciale

Respinto l'ordine del giorno del gruppo Lega VdA, con 18 voti di asten sione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), volto ad impegnare il Governo regionale a rivedere la legge regionale n. 5/2013 (direttive per l'esercizio dell'attività commerciale) per adattarla alle mutate esigenze del contesto socio economico attuale e al fine di incrementare e potenziare l'offerta commerciale per evitare i fenomeni di desertificazione commerciale summenzionati.

«È davvero importante tutelare il commercio al dettaglio che è una parte importante del nostro tessuto economico e sociale soprattutto in questo periodo di gravi difficoltà economiche in cui si è registrata la chiusura di un numero impressionante di esercizi commerciali, in Valle come nel resto del territorio nazionale - ha commentato il Consigliere Christian Ganis -. Bisogna intervenire per attualizzare la legislazione regionale adeguandola alle nuove esigenze e all'obiettivo di rilancio del settore. È importante non perdere altro tempo perché bisogna e dare risposte concrete ed efficaci per rispondere a questo preoccupante fenomeno di "desertificazione commerciale" che ha ricadute negative anche sul popolamento delle nostre piccole realtà di montagna.»

L'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz, ha definito la proposta «interessante e sicuramente utile ma già in passato la Regione aveva tentato di tutelare e sostenere le piccole imprese con una legge che poneva limiti alle grandi strutture di vendita. Purtroppo questa norma è stata dichiarata incostituzionale nel 2014 in quanto contrastava con i principi eurounitari della libera concorrenza. Riproporre questa linea di azione significa andare verso un ulteriore pronunciamento di incostituzionalità.»

  • Contenimento costi energetici ERP

Il Consiglio ha respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), un ordine del giorno della Lega VdA volto a predisporre una modifica della legge regionale 3/2013 in materia di politiche abitative, che permetta il pagamento dei costi delle utenze tenendo conto del livello di ISEE del nucleo e delle reali disponibilità economiche. Il testo sollecita inoltre a modificare le disposizioni che impongono il collegamento obbligatorio al teleriscaldamento di numerosi alloggi di edilizia residenziale pubblica, permettendo la scelta di operatori economicamente più vantaggiosi.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha richiamato quanto emerso dalle audizioni delle associazioni dei consumatori sui costi delle bollette degli alloggi di edilizia residenziale pubblica: «Il teleriscaldamento ha fatto registrare aumenti del 140% e numerosi assegnatari di alloggi ERP hanno annunciato di aver staccato il riscaldamento per l'impossibilità di far fronte alle spese. La legge 3 del 2013 non prevede nulla riguardo alla determinazione di bollette sostenibili per i nuclei in condizione di difficoltà. Ci sono poi da considerare gli obblighi posti rispetto all'allaccio obbligatorio al teleriscaldamento e l'impossibilità, per chi si trova in una condizione di necessità stabile, di accedere alle disposizioni della morosità incolpevole. Negli alloggi ERP, il costo dell'affitto viene determinato sulla base dell'ISEE, ma non sui costi dell'energia: noi crediamo che, in questo momento di crisi economica ed energetica, sia necessario intervenire, perché le persone rischiano veramente di essere buttate fuori dai loro alloggi

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha replicato che «riguardo alla modifica della legge 3/2013   si sta facendo un ragionamento con ARER su questo aspetto; è inoltre necessario il reperimento di risorse economiche che ora non è stato possibile avere. Mentre sul secondo punto, non vi è evidenza di un maggior costo del teleriscaldamento rispetto ad altre fonti di riscaldamento; inoltre l'allacciamento al teleriscaldamento rientra nella politica aziendale di ARER al fine anche di ridurre i rischi per la sicurezza. Pertanto, l'ordine del giorno non può essere accolto. Ricordo, peraltro, che la misura "Bonus social" dà un finanziamento minimo di 770 euro alle famiglie con un reddito tra 0 e 6mila euro: credo quindi che siamo venuti incontro alle famiglie in difficoltà.»

  • Piano di marketing strategico

Respinto l'ordine del giorno del gruppo Lega VdA, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM)  e 16 a favore (Lega VdA, PlA, PCP, FI), che intendeva impegnare il Governo regionale a prevedere, come una delle priorità del settore turistico, la realizzazione di un nuovo Piano di marketing strategico della Valle d'Aosta che definisca le linee guida attraverso le quali si sviluppino tutte le azioni conseguenti da porre in essere.

Il Consigliere Dennis Brunod ha segnalato che «l'ultimo Piano di marketing strategico della Valle d'Aosta risale al 2008 ma nel DEFR si parla diffusamente della necessità di una riforma dell'organizzazione turistica regionale per arrivare a un nuovo modello più performante fondato sulla creazione di un ente unico preposto al marketing e alla promozione dell'offerta turistica in tutte le sue declinazioni di prodotto e di servizio che superi le sovrapposizioni di competenza tra le varie strutture dell'Amministrazione. Per questo motivo la realizzazione di un nuovo Piano di marketing strategico è decisamente prioritaria.»

L'Assessore al turismo, Jean-Pierre Guichardaz, chiedendo il ritiro dell'ordine del giorno, ha definito «apprezzabili le premesse dell'iniziativa che riconosce il lavoro della maggioranza svolto fino a ora. La questione della promozione e comunicazione della Valle d'Aosta richiede una pianificazione preventiva e un disegno di lungo respiro, una visione a 360 gradi del territorio e la possibilità di operare trasversalmente in tutti i settori del territorio sotto un'unica regia. L'ultimo piano di marketing risale a un decennio fa e l'allora maggioranza ha deciso di non replicarlo fino a quando non si fosse concluso l'iter costitutivo dell'ente unico. Attualmente non possiamo assumerci l'impegno richiesto perché la stesura di questo documento articolato trova come base di partenza una serie di dati che, al momento, non sono ancora disponibili ma che sono essenziali, ad esempio, per definire i criteri di distribuzione delle risorse e il ruolo complementare dei comuni. Il Piano è assolutamente necessario ma, affinché sia efficace, bisogna procedere con un percorso di sistema per attuarlo in maniera organica.»

  • Distretti del commercio

È stata respinta, con 20 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, PlA, FI), l'iniziativa della Lega VdA che invitava a prendere in considerazione la possibilità di promuovere i distretti del commercio quali strumenti innovativi per il presidio commerciale del territorio, il mantenimento dell'occupazione e la gestione di attività comuni finalizzate alla valorizzazione del commercio.

Il Consigliere Christian Ganis ha spiegato: «I distretti del commercio sono ambiti territoriale nei quali gli enti pubblici, i cittadini, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio un fattore di innovazione integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio per accrescere l'attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle imprese commerciali. Un esempio sul nostro territorio è quello di viale Conte Crotti di Aosta, la cui organizzazione in aggregazione commerciale un interessante esempio di aggregazione commerciale. Sarebbe opportuno tutelare e potenziare il commercio al dettaglio favorendo il commercio al dettaglio, sempre più interessato dalla "deserti le attività di vicinato, i locali storici e il commercio ambulante, settori maggiormente esposti alle crisi socio-economiche, con iniziative come questa che sono già attive in altre regioni come Piemonte, Lombardia e Veneto.»

«Da sempre la Regione ha investito risorse per il sostegno della piccola media impresa, per gli esercizi di vicinato che sono presidi importantissimi del nostro territorio - ha precisato l'Assessore al commercio, Jean-Pierre Guichardaz -. Abbiamo analizzato le iniziative di sostegno al commercio attuate da regioni limitrofe e vorrei precisare che il bando del Piemonte, ad esempio, stanzia 500mila euro per tutti i distretti commerciali. La Valle d'Aosta, con una popolazione decisamente inferiore, ha stanziato la stessa somma per agevolare gli esercizi di vicinato. I fondi sono stati aumentati a 650 mila euro nel 2021 e quest'anno sono saliti a 900 mila euro. I dati dimostrano che il Governo è costantemente impegnato sul fronte del sostegno alle piccole medie imprese e riteniamo che la linea che abbiamo scelto vada nella direzione giusta.»

  • Sostegno ai genitori separati

È stata respinta, con 20 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 14 a favore (Lega VdA, PlA, FI),  l'iniziativa con cui il gruppo Lega VdA chiedeva al Governo di predisporre una misura di sostegno per i genitori separati o divorziati attraverso l'erogazione di contributi economici per l'abbattimento del canone annuo di locazione in immobili adibiti a propria abitazione.

«Separarsi costa e, oltre ad avere pesanti ricadute sulla vita personale e familiare, ha anche un impatto sociale di grande importanza: nella platea dei nuovi poveri figurano i genitori separati che spesso si trovano a vivere in auto e a mangiare alle mense sociali - ha evidenziato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Il perdurare dell'emergenza sanitaria ha ulteriormente acuito le difficoltà sociali ed economiche di queste persone che non sempre riescono ad usufruire delle normali misure di sostegno per la locazione. Noi riteniamo che il primo aiuto da dare sia rappresentato dalla sicurezza dell'abitazione. La Regione Lombardia ha introdotto misure di sostegno per l'erogazione di contributi economici per l'abbattimento del canone annuo di locazione di immobili adibiti a propria abitazione e noi dovremmo seguire questo esempio.»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha commentato: «Questo è un problema reale che deve essere attentamente valutato dal punto di vista sociale ed economico. Per quanto riguarda la locazione, se le persone hanno requisiti richiesti, possono accedere alle misure di sostegno già attive. Ci prendiamo comunque l'impegno di approfondire la questione rappresentata.»

  • Valorizzazione settore agricolo, culturale e rurale

Respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (Lega VdA, PlA PCP, FI), l'ordine del giorno con cui il gruppo Lega VdA chiedeva al Governo di predisporre entro i primi mesi del 2023 la verifica delle azioni di valorizzazione e promozione del settore agricolo, di cui alla legge regionale 17/2016 (disciplina degli aiuti regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale) e della delibera della Giunta regionale n. 208 del 28 febbraio 2022, in modo tale da sfruttare al meglio la grande potenzialità e visibilità che possono portare eventi e manifestazioni che allo stesso tempo promuovono e valorizzano diversi ambiti ed eccellenze del nostro territorio.

Il Consigliere Dennis Brunod ha sottolineato che «è molto importante prevedere un aggiornamento della normativa che consenta la possibilità di promuovere, valorizzare e sostenere anche le manifestazioni e iniziative di tipo sportivo.  Si tratta di eventi che, al pari degli altri, hanno la finalità di mettere in evidenza e in sinergia le eccellenze del nostro territorio. Questo deve necessariamente avvenire attraverso la modifica della normativa che, attualmente, non prevede la possibilità di erogare contributi pubblici a questo genere di iniziative.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha sottolineato che «la legge 17/2016 si occupa della valorizzazione delle filiere corte e della cultura rurale e non di eventi sportivi. È comunque in corso un adeguamento della norma che deve essere uniformata ai regolamenti eurounitari ma che non interverrà nel senso auspicato dall'ordine del giorno. Speriamo comunque che il 2023 sia un anno di ritorno alla normalità e che ci consenta di promuovere e incentivare questo tipo di iniziative anche in collaborazione con gli altri Assessorati.»

  • Multifunzionalità in agricoltura

L'Assemblea ha respinto, con 18 voti di astensione (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 a favore (Lega VdA, PlA, FI, PCP), un ordine del giorno della Lega VdA che sollecitava, entro il primo semestre 2023, a presentare alle competenti Commissioni consiliari il disegno di legge sulla multifunzionalità in agricoltura.

La Consigliera Raffaella Foudraz ha richiamato «l'assoluta necessità di una norma unica che disciplini la materia nella sua multifunzionalità: agriturismo, agricoltura sociale, enoturismo, produzione di energia da fonti rinnovabili, attività manutentive, trasformazione e commercializzazione dei prodotti. Le attività del settore rivestono una grande importanza non solo per il tessuto economico-sociale regionale ma anche e, soprattutto, per gli aspetti turistici e ambientali, conservandone e valorizzandone il territorio. Sono ormai due anni che nel DEFR si parla di legge sulla multifunzionalità, che è molto attesa dal comparto agricolo: noi riteniamo che sia giunta l'ora di approvarla e con questa iniziativa vogliamo dare un'accelerazione all'iter.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha convenuto sull'importanza di questa legge che «il comparto si aspetta e siamo pienamente consapevoli di queste aspettative. Il processo di predisposizione è in atto, i confronti sono diversi: se questi saranno celeri, avremo presto un testo di legge, ma crediamo anche che sia fondamentale fare un buon lavoro, sentendo tutte le categorie. È sempre delicato prendere degli impegni di arco temporale, quindi propongo il ritiro dell'iniziativa o in alternativa ci asterremo.»

È stato ritirato dai proponenti un ordine della Lega VdA riguardante il patrimonio beni culturali.

 

SC-LT