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Communiqué n° 650 de 1er décembre 2022

Concluso il dibattito sul DEFR 2023-2025

 

Nella seduta mattutina del Consiglio del 1° dicembre 2022, si è conclusa la discussione generale sul Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2023-2025.

Il Consigliere della Lega Vallée d'Aoste Erik Lavy ha lamentato «la scarsa attenzione alla montagna nel DEFR: un tema che è appena accennato, senza un disegno complessivo per affrontare il problema dello spopolamento dei territori montani. Ad oggi tre quarti della popolazione valdostana si concentrano sul fondo Valle, ma nel DEFR non si affronta la questione. Si ritiene ancora che la montagna sia un valore fondamentale per la nostra regione? Se sì, allora bisogna invertire il concetto di centro-periferia, dove il centro diventano i territori montani. Sia la pandemia, sia il riscaldamento globale hanno mostrato che la montagna può essere un'opportunità. Ma per far tornare la popolazione ad abitare la montagna c'è bisogno di servizi, di una vera cultura scolastica per conoscere il territorio, di una campagna di marketing per capire le potenzialità della vita nei piccoli comuni, di connessioni internet, di aiuti per gli esercizi di vicinato e, soprattutto, di defiscalizzazione: tutte scelte che potrebbero incidere positivamente per rendere appetibile la vita nelle terre alte. In questo DEFR non si vede una programmazione in questa direzione, quando sappiamo, invece, che è una vera emergenza. Sta a noi scegliere per fare in modo che anche gli "ultimi" che abitano ancora i territori di montagna non diventino delle foto sbiadite di una Valle d'Aosta che non c'è più.»

Il Consigliere Dino Planaz (Lega VdA), ha parlato «di "libro dei sogni": ci aspettavamo una visione un po' più lungimirante nel sostenere e valorizzare i settori fondamentali della nostra economia di cui l'agricoltura è un elemento assolutamente centrale. Se parliamo di zootecnia, manca completamente una visione futura d'insieme, rallentando se non ostacolando lo sviluppo omogeneo di tutte le attività connesse. La valorizzazione del latte ha una visione frammentaria e parziale, che non tiene in considerazione tutta la filiera: dalla produzione alla trasformazione, dalla commercializzazione dei nostri pregiati prodotti caseari alla promozione. Si tratta di un prodotto valorizzante per il nostro territorio che non può essere liquidato con poche righe. Il documento doveva essere improntato sui cambiamenti reali di cui è oggetto il nostro territorio: i terrazzamenti non sono più curati come quelli di un tempo e bisogna prenderne atto e trovare delle soluzioni adeguate. La filiera del legno è completamente sottovalutata. Abbiamo presentato iniziative e impegni in Consiglio per attivarla evidenziando tutte le ricadute positive di cui la regione avrebbe potuto godere: non solo il mantenimento del territorio, ma anche lo sfruttamento di una risorsa energetica rinnovabile di cui, oggi più che mai, si sente il bisogno. Ci rendiamo conto che accumulare il legno in zone montane è decisamente più difficoltoso rispetto alle località di pianura, ma questo è un settore su cui lavorare, su cui scommettere perché può dare risorse aggiuntive al nostro territorio. Questo documento manca di un ragionamento d'insieme e anche di lungimiranza.»

Per il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA), «nel DEFR di quest'anno, in linea con i nostri auspici dell’anno scorso, abbiamo rilevato un cambiamento: ci sono delle schede obiettivo, sono indicate le risorse finanziarie e i tempi di realizzazione. È quindi un pochino meglio rispetto a quelli precedenti. Tuttavia, e cito l'ambito della scuola, le schede obiettivo ricalcano sostanzialmente gli stessi obiettivi definiti negli ultimi due DEFR: risoluzione del precariato, attuazione di una scuola bilingue e aperta al plurilinguismo, prevenzione dell'abbandono scolastico, formazione professionale. Se gli obiettivi sono sempre gli stessi, significa che i problemi non sono stati risolti. Sugli enti locali siamo fermi da tempo: la riforma che doveva essere completata entro la fine del 2021 non è stata fatta e oggi l'obiettivo diventa predisporre due leggi, una sui segretari e uno sulla finanza locale. Bisogna fare le riforme, non le leggi: sarebbe opportuno approvare dei testi unici che semplificano e coordinano le norme in vigore ai fini di una corretta lettura e applicazione. Le leggi vanno più tolte che fatte, semplificando il quadro normativo. Per ora le riforme non le avete fatte. Tra qualche mese saremo a metà Legislatura: se non si agisce ora, le riforme resteranno nel cassetto.»

«Il DEFR ci consente di capire quali sono i finanziamenti che possono essere utilizzati durante l'anno ma è anche uno strumento per valutare il lavoro del Governo: quello che ha effettivamente fatto negli anni passati rispetto a quello che ha detto - ha dichiarato il Consigliere Augusto Rollandin -. Se prendiamo, ad esempio, i finanziamenti europei, statali e regionali vediamo che, gran parte di quello che era stato scritto l'anno scorso, non è stata realizzata e temiamo che, anche per il 2023, si ripeta la stessa cosa. In corso d'anno si apportano molte modifiche anche sostanziali che incidono sul programma di lavoro del governo di cui il DEFR è la bandiera. La questione delle acque è ancora irrisolta e, anzi, si è aggravata ulteriormente. Gli interventi in Commissione paritetica non hanno portato i risultati auspicati e non si vede una conclusione alla questione che è di assoluta rilevanza per la nostra Regione. L'acqua per noi è una ricchezza immensa e se non siamo in che non siamo in grado di gestire e anche questo DEFR non contiene elementi che facciano sperare in una svolta e in una conclusione definitiva a favore della Valle d'Aosta.»

Il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA) ha parlato «di DEFR che mostra una grande attenzione agli enti locali e al funzionamento della macchina amministrativa, mentre c'è uno scarsissimo interesse per le imprese e le attività economiche che non riescono più a sostenere le spese e i rincari dei costi dell'energia. Ricordo che un terzo delle famiglie valdostane ritiene che la sua situazione economica sia peggiorata e che non migliorerà nei prossimi cinque anni: questa è una vera emergenza. Riguardo alla cultura, apprezzo gli investimenti nel patrimonio monumentale valdostano ma senza una gestione razionale e coordinata, dove manca la promozione degli aspetti culturali valdostani. In tema di trasporti, si parla di idrogeno ma senza un'iniziativa concreta; l'elettrificazione della ferrovia comporterà disagi per anni per poi trovarsi con una linea - sì elettrificata - con una sola rotaia dove viaggiano treni alla velocità in cui andavano nell'Ottocento. Non si parla poi di zona franca: eppure ci sarebbe da discutere sul tema delle fiscalità, in particolare degli oneri di sistema. Infine, nelle 222 pagine del DEFR, ci sono solo due pagine in francese, lo 0,9%: la situazione del francese è allarmante, malgrado questa lingua sia alla base della nostra Autonomia. Cosa vuole fare la maggioranza su questo tema? Ci crede ancora? Autonomisti 4.0 dove volete portarci?».

 

SC-LT