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Communiqué n° 83 de 9 mars 2006

APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI ATTIVITA' E RELAZIONI EUROPEE E INTERNAZIONALI DELLA VALLE D’AOSTA

Il Consiglio regionale ha discusso e approvato il disegno di legge relativo alle disposizioni in materia di attività e relazioni europee e internazionali della Regione autonoma Valle d’Aosta.

La normativa è stata approvata con 28 voti favorevoli e 3 astenuti (La Casa delle Libertà).

La riforma costituzionale del 2001 ha contribuito, tra le altre cose, a dare alle regioni un ruolo più importante nei processi di partecipazione ai programmi comunitari.
Questi principi fanno si che le regioni siano sempre più attori dinamici sia sul piano internazionale che sul piano dell’unione europea. Il nuovo quadro normativo permette alle regioni di poter esercitare in modo autonomo delle attività di carattere internazionale da una parte, ma di dover poi onorare gli obblighi che derivano dal diritto comunitario dall’altra.
Il testo legislativo tende a regolare le modalità di esercizio di queste nuove funzioni. Essenzialmente, il disegno si divide in due parti principali: la prima riguarda l’attività internazionale della regione; la seconda mira alla partecipazione attiva della Valle d’Aosta nei processi decisionali della Comunità Europea. 

Nella relazione introduttiva, il Presidente della I Commissione consiliare, Guido Cesal, ha detto che il testo legislativo regola le modalità di esercizio delle attività a carattere internazionale e adatta la legislazione regionale alla riforma Costituzionale del Titolo V. Riconosce, ha proseguito, la partecipazione della Regione ai processi decisionali che portano alla formazione degli atti comunitari e prevede l’obbligo di trasferire le direttive comunitarie nelle materie di cui la Regione ha competenze esclusiva.

Il Consigliere Alessandro Bortot ha sottolineato che avrebbe preferito una legge meno orientata nell’ambito francofono, ma ha comunicato all’aula il parere favorevole del proprio gruppo perché in questo modo la Valle d’Aosta potrà interagire meglio con le altre regioni d’Europa.

Il Vicepresidente del Consiglio, Roberto Nicco, si è detto favorevole all’apertura all’Europa perché è la prosecuzione naturale dalla tradizione della Valle d’Aosta. Ha  quindi affermato che si tratta di un passaggio necessario, a cui il proprio gruppo aderisce pienamente.

Il Consigliere Dario Frassy, nel suo intervento, ha evidenziato come ci siano dei
contenuti superflui della legge. È una legge manifesto in cui vengono individuati degli obiettivi che poco hanno a che fare con lo strumento normativo. Un testo che replica la legge comunitaria nazionale. 

Il Vicepresidente del Consiglio, André Lanièce, ha dichiarato che la legge permetterà di migliorare la politica estera della Valle d’Aosta, affermando anche che è un passo importante nella costruzione di un ruolo diretto e serio della Regione rispetto alle dinamiche europee e internazionali. Ha quindi proseguito sottolineando che il livello di coinvolgimento e di partecipazione popolare alla realtà e alle dinamiche europee si concretizzerà con l’attivazione di un punto informazione che renderà possibile la miglior conoscenza dell’Europa da parte dell’intera popolazione valdostana.

Nella replica, il Presidente della Regione, Luciano Caveri, ha evidenziato l’importanza della legge, che tiene conto di una serie di modifiche legislative che dovevano essere prese in esame, affermando che il testo permetterà di migliorare le relazioni stesse con l’Europa e le altre regioni d’Europa.