Info Conseil

Communiqué n° 591 de 2 novembre 2022

Interpellanza sulla prevenzione e il contrasto alle gang giovanili

 

Si è parlato di gang giovanili nella seduta consiliare del 2 novembre 2022 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Lo studio "Le gang giovanili in Italia" di Transcrime, pubblicato sul sito del Ministero dell'interno lo scorso 7 ottobre, riporta una presenza significativa di baby gang in Valle d'Aosta - ha evidenziato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Questi gruppi di ragazzi, senza una struttura definita, compiono azioni violente, lesioni, aggressioni e atti di bullismo verso i coetanei, ma anche atti di vandalismo e di disturbo della quiete pubblica. Anche nella nostra Regione abbiamo registrato vari episodi di aggressioni nei confronti di giovani da parte di gruppetti di ragazzi. Interpelliamo il Governo per sapere se è a conoscenza dei risultati dello studio di Transcrime e quali azioni intende mettere in campo per prevenire e contrastare questo fenomeno

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz ha riferito che «nello studio richiamato manca una definizione chiara dei dati sistematici necessari per monitorare il fenomeno delle gang giovanili. Non conosciamo le modalità effettive di svolgimento dello studio, ma sorge il dubbio che sia stato svolto a livello provinciale, con la conseguenza che i dati relativi alla Valle d’Aosta o non sono proprio stati rilevati oppure, se va bene, sono confluiti in quelli della Provincia di Torino. Non c’è pertanto nessuna chiara evidenza che questa ricerca abbia rilevato una “presenza significativa” di gang giovanili in Valle d’Aosta, né l’aggressione di due adolescenti ai danni di un coetaneo sembra rientrare nella fattispecie a questo fenomeno. Questo non ci deve far ignorare il fenomeno o gli eventuali segnali di una sua diffusione e il Governo regionale ha messo in atto e programmato numerose attività di prevenzione che vedono il coinvolgimento del più alto numero di istituzioni per sviluppare risposte organiche.»

Il Presidente della Regione ha poi sottolineato che: «tra le varie iniziative figura il Piano “Corresponsabilità Educativa&Legalità 2022-2023”, che prevede due canali di azione: uno rivolto ai giovani e giovanissimi con l’obiettivo di favorire iniziative di promozione della cultura della legalità e del rispetto delle regole; l’altro destinato a tutte le figure preposte all’educazione dei giovani, per affrontare le tematiche collegate al rispetto delle regole, dei tempi, degli spazi e delle persone, al fine di definire al meglio i limiti e i conseguenti comportamenti nella legalità.  Tutto il Piano, quindi, interviene su quei fattori che lo studio Transcrime ha individuato come “concause” del fenomeno gang giovanili. Segnalo anche due attività già realizzate, che riguardano questionari rivolti ai giovani tra 11 e 19 anni e alle famiglie dei ragazzi in età 3-10 anni. Con la finalità di comprendere vissuti, sensazioni, bisogni e necessità collegate a questo periodo storico particolarmente complesso e riuscire così a promuovere azioni a sostegno del benessere del singolo e della comunità. Si sta ora procedendo all’elaborazione dei dati raccolti. Alla fine di novembre, si terranno iniziative di sensibilizzazione sulla tematica “I diritti della persona” in tre realtà territorialmente rappresentative quali Morgex, Aosta, Verrès, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità in tema di uguaglianza, sicurezza, dignità, autostima, diritto alle libertà fondamentali enunciate nella Costituzione italiana e di valorizzare le azioni positive verso coloro che subiscono abusi determinati da violenza di genere o da posizioni di prevalenza.»

«Le articolazioni competenti dell’Amministrazione regionale - ha concluso Lavevaz - operano da tempo sui problemi giovanili, sulla prevenzione e sul contrasto del disagio a cui si collegano comportamenti cosiddetti devianti o reati, individuali o di gruppo, attraverso azioni e iniziative sulla promozione della cultura della legalità, del rispetto degli altri e della promozione delle potenzialità individuali

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «I dati riportati dallo studio sono suddivisi per province e quindi la Valle d'Aosta non può essere stata conglobata con il Piemonte. La mappatura delle gang presenti sul territorio nazionale, rileva una presenza significativa delle baby gang nella nostra regione tant'è che Transcrime la individua come una delle realtà maggiormente a rischio. Non siamo ostaggio di questo fenomeno ma non siamo neppure immuni. Sono contento che la Regione abbia intrapreso azioni per prevenire e imbrigliare i comportamenti devianti ma non bisogna negare la presenza delle baby gang. Sicuramente la repressione è l'ultima ratio e bisogna concentrarsi su opportune azioni preventive che intercettino il disagio. Non dobbiamo sottovalutare il problema che non riguarda solo Aosta ma anche altri comuni valdostani.»

 LT