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Communiqué n° 559 de 20 octobre 2022

Interpellanza sulla manutenzione dei torrenti

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 20 ottobre 2022, ha affrontato la tematica della manutenzione dei torrenti in Valle d'Aosta.

In particolare, il Consigliere Christian Ganis ha osservato che «tra le varie cause che possono accentuare la gravità delle esondazioni di fiumi e torrenti vi è la mancata pulizia degli alvei: nel nostro territorio, molti torrenti laterali non presentano da anni segni di intervento e di manutenzione per la rimozione di detriti, arbusti e vegetazione spontanea. Considerato che il clima sta cambiando, con maggiore frequenza di eventi estremi come uragani e piogge torrenziali, un accumulo di materiale comporta un'inevitabile esondazione con tutti i danni che ne possono conseguire. Chiediamo quindi all'Assessore di fare il punto sullo stato dei torrenti in Valle.»

L'Assessore alle opere pubbliche e territorio, Carlo Marzi, ha elencato i lavori eseguiti dalle strutture dell'Assessorato nell'ultimo triennio: nel 2020, gli interventi hanno interessato 18 torrenti per complessivi 389.424 euro a cui aggiungere 5 lotti di manutenzione per aree territoriali su ulteriori 27 torrenti per un totale di 538.020 euro; nel 2021, 10 torrenti per 336.530 euro; nel 2022, gli interventi programmati riguardano 12 torrenti per 1 milione di euro, tutti in fase di affidamento in queste settimane, a cui aggiungere 3 torrenti con interventi di adeguamento della loro funzionalità idraulica per complessivi 2,3 milioni di euro, oltre a 3 torrenti che, in virtù di alcuni risparmi dalle aggiudicazioni in corso, saranno oggetto di interventi manutentivi per stimati 108.000 euro. Gli interventi di somma urgenza hanno riguardato: nel 2020, 38 torrenti (di cui 34 a seguito degli eventi alluvionali di ottobre 2020) per 1,9 milioni di euro; nel 2021, 7 torrenti per 254.163 euro; nel 2022, 13 torrenti coinvolti, di cui 4 interventi ancora da concludere, per 1,2 milioni di euro. Gli importi complessivi destinati agli interventi sui torrenti ammontano quindi a: per il 2020 a 2,8 milioni di euro, per il 2021 a 590.693 euro, per il 2022 4,7 milioni di euro.

L'Assessore Marzi ha poi puntualizzato che «che gli uffici operano su tutto il reticolo idraulico regionale, individuando situazioni di pericolo, progettando e realizzando gli interventi necessari, compresi l'asportazione dall'alveo laddove materiale inerte e piante riducono in maniera consistente il deflusso delle acque. Oggi, nei corsi d’acqua valdostani non vi sono condizioni di accumulo di materiale in alveo, tali da costituire un elemento di aggravamento del deflusso in caso di piena o di impedimento al deflusso delle acque. E questa non è una mia valutazione politica, ma mi soffermo sui fatti, evidenziando, comunque, che il rischio può essere solo mitigato e non eliminato. Gli interventi necessari sono sempre stati svolti e, dove non lo sono stati, è perché non vi è stata ravvisata la necessità a seguito di verifiche. Tengo a precisare che la crescita di un arbusto o di una serie di arbusti, o ancora il deposito di materiale, non rappresentano gravi e insormontabili problemi al deflusso delle acque. Per questo motivo propongo che gli aspetti del materiale in alveo e le sue possibili interferenze in caso di piena possano essere oggetto di approfondimento tecnico in sede di Commissione consiliare competente, se il Presidente della stessa lo possa ritenere utile.»

L'Assessore ha anche specificato che «il Corpo forestale provvede, attraverso le proprie stazioni, alla redazione di rapporti semestrali sulla conservazione delle opere idrauliche: stato di efficienza dei manufatti idraulici, condizioni idrauliche legate alla presenza di vegetazione in alveo e di materiale alluvionale. Anche le amministrazioni comunali annualmente effettuano richieste per la predisposizione del Piano degli interventi: richieste che spesso vengono fatte in collaborazione e su segnalazione dei Consorzi di miglioramento fondiario, il cui prezioso compito di custodi del territorio è noto.»

Nella replica, il Consigliere Ganis ha osservato: «L'Assessore ha elencato una serie di interventi, ma la pulizia dei torrenti non è eseguita a perfezione e gli farò avere la documentazione fotografica che lo attesta. Sarebbe importante che, invece, questa fosse eseguita a regola d'arte proprio per mitigare il rischio. È un dato di fatto che la presenza di tronchi e alberi in caso di precipitazione possono ostruire il torrente e ostacolare il passaggio dell'acqua. Bisognerebbe tenere conto di due elementi fondamentali: il primo, dragare fiumi e torrenti dove ci sono accumuli di sedimenti per ottenere un beneficio idraulico, il secondo è di tenere pulito l'alveo dei torrenti per rendere più fluido il flusso torrentizio. Entrambi sono interventi mirati a tenere puliti i fiumi. Bisogna lavorare su scale di priorità, mettendo in evidenza il preminente interesse idraulico: 22 anni fa il terribile che colpì la Valle d'Aosta spezzò molte vite, i danni furono ingenti e ancora oggi le ferite non sono del tutto rimarginate.»

SC