Info Conseil

Communiqué n° 548 de 19 octobre 2022

Interrogazione sull'ampliamento del presidio ospedaliero di Aosta

 

Il futuro del presidio ospedaliero di Aosta è stato al centro di un'interrogazione posta dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 19 ottobre 2022.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha chiesto il dettaglio delle spese sostenute o impegnate per la realizzazione di nuove strutture per la messa in sicurezza e la manutenzione dei diversi presidi del Parini, Beauregard ed ex Maternità, non ricomprese nel dettaglio fornito in Commissione dalla società SIV che era pari a 15 milioni di euro. Ha poi voluto conoscere lo stato dell'arte degli incontri del tavolo di lavoro con il Comune di Aosta, attivato a seguito della risoluzione approvata dal Consiglio Valle a maggio 2021 per la verifica della compatibilità e realizzabilità dell'opera e del museo sottostante, e del confronto sulla destinazione futura dell'ospedale Beauregard e dell'ex Maternità.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha dettagliato i costi degli investimenti dal 2008 al 2021 per ristrutturazioni sanitarie, manutenzioni straordinarie e adeguamenti normativi dei presidi ospedalieri, investimenti Covid 2020, ristrutturazioni sanitarie delle sedi territoriali, manutenzioni straordinarie e adeguamenti normativi, arredi e automezzi per un totale di circa 81 milioni di euro. «Nel triennio 2011-2013 - ha sottolineato l'Assessore -, è stato finanziato l'adeguamento antincendio delle sedi territoriali attraverso una manutenzione straordinaria. Il 2017 ha usufruito di un finanziamento di 2,6 milioni di euro per la realizzazione della sala ibrida polifunzionale; nel 2018 sulla spesa per automezzi grava la sostituzione di 6 ambulanze a fine vita tecnica; nel 2021 sono stati assegnati i fondi per la ristrutturazione di Ortopedia, Terapia intensiva, Centro di procreazione medicalmente assistita e locali di via Guido Rey.»

In merito al tavolo di lavoro, l'Assessore Barmasse ha riferito dello svolgimento di tre incontri: «Nei primi due, nel 2021, si è parlato delle future destinazioni d'uso del Beauregard - per il quale il ragionamento è complesso -  e dell'ex Maternità, per cui si ipotizza che non manterrà destinazione sanitaria. Nel tavolo tecnico del 28 giugno scorso i progettisti hanno illustrato la prima versione del Masterplan dell'ampliamento e ristrutturazione del Parini, con particolare attenzione all'impatto sulla città (interferenze con la viabilità, parcheggi, cantierizzazione): non sono emerse criticità tecniche tali da mettere in dubbio la realizzabilità dell'opera, pur dovendo salvaguardare gli spazi sottratti dai ritrovamenti archeologici. La compatibilità dell'ampliamento con l'area archeologica sarà verificata e approvata con il parere della Soprintendenza in fase di progettazione definitiva. Le interlocuzioni con gli uffici saranno avviate dalla società SIV già entro la fine di questo mese. A cavallo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre il tavolo tecnico sarà riconvocato per la discussione sui documenti ufficiali di questa prima fase progettuale.»

La Consigliera Guichardaz ha replicato: «Dai dati grezzi parliamo di 81 milioni dal 2008 ad oggi e di altri 15 milioni che ci erano stati dettagliati in Commissione dal 2010 al 2020: siamo quindi a 106 milioni di euro. Sono più di 20 anni che il dibattito si sta ponendo rispetto a questo ospedale: più questa cosa si trasforma, più costa e più si spezzetta. Negli 81 milioni vi sono anche spese legate a costruzioni che nelle fasi successive saranno le superfetazioni che dovrebbero essere demolite. È difficile entrare nel merito perché sul tema c'è una quantità di delibere infinita. Nel PNRR, oltre ai 4 milioni delle case di comunità, abbiamo trovato 1,7 milioni di euro per l'adeguamento sismico del Beauregard, ma dalla risposta dell'Assessore non si sa che fine farà il Beauregard. Altra spesa sono 1,9 milioni di euro per l'acquisto di una Pet e di un tomografo: sarebbe importante capire dove saranno collocati e dove andranno, invece, le attrezzature che già ci sono. Si continuano a mettere dei pezzi senza avere una visione generale: siamo molto preoccupate perché i costi finali ad oggi non si conoscono, senza contare le spesi correnti che stanno aumentando per tutti gli edifici, soprattutto quelli energivori come il Parini. Continuiamo a credere che una valutazione comparativa avrebbe dato ragione al nostro gruppo consiliare e che avremmo sviluppato un nuovo ospedale invece di continuare a frammentare quello che già abbiamo.»

SC