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Communiqué n° 543 de 19 octobre 2022

Approvato il disegno di legge sull'indennità sanitaria per medici e infermieri

Adottato anche il nuovo regolamento per la gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche

Nella seduta del 19 ottobre 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) e 16 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI), le disposizioni urgenti sull'organizzazione del Servizio sanitario regionale che individuano un'indennità sanitaria temporanea per il triennio 2022-2024 per il personale della dirigenza medica e per quello infermieristico con contratto a tempo pieno e indeterminato con l'Azienda USL della Valle d'Aosta.

Contestualmente, è stato approvato, con 18 voti a favore e 17 astensioni, un ordine del giorno dei gruppi di maggioranza (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM) che impegna il Governo regionale a procedere, decorsi i termini per eventuali impugnative al disegno di legge, alla presentazione di un’ulteriore iniziativa legislativa che preveda l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’indennità sanitaria alla dirigenza sanitaria non medica, alle professioni sanitarie e ai part-time, sia mediante l’utilizzo delle eventuali economie registrate dall’Azienda USL nell’ambito dell’erogazione dei riconoscimenti economici di cui al disegno di legge, sia mediante l’eventuale stanziamento di ulteriori risorse a bilancio regionale.

Respinto, invece l'ordine del giorno dei gruppi di opposizione (Lega VdA, PlA, PCP, FI) che chiedeva di reperire le risorse per ampliare la norma a tutto il restante personale sanitario, socio-sanitario e tecnico-riabilitativo. Respinti anche due emendamenti depositati dal gruppo FI.

La relazione del Consigliere Restano

In Aula ha relazionato il Consigliere Claudio Restano (GM), Vicepresidente della quinta Commissione: «Il provvedimento si propone di sostituire l'indennità di attrattività per medici e infermieri dell'USL, già istituita dall'articolo 18 della finanziaria regionale 2022-2024 e oggetto di ricorso davanti alla Corte Costituzionale, con un'indennità sanitaria temporanea. La proposta attuale discende dal confronto con lo Stato proprio per superare le criticità oggetto di contenzioso e si differenzia non solo nella definizione ma anche per la finalità: il disegno di legge individua, infatti, misure organizzative, urgenti e temporanee per il triennio 2022-2024, che consentono di fronteggiare gli impatti della pandemia da Covid-19 nel passaggio dallo stato di emergenza alla fase successiva, sopperendo alla carenza di personale sanitario indispensabile ad assicurare le prestazioni sanitarie e le attività previste dai Livelli essenziali di assistenza. L'indennità temporaneamente fissata è pari a 800 euro lorde per la dirigenza medica e 350 euro lorde per il personale infermieristico.»

La norma introduce anche una clausola valutativa che impegna l'Assessore alla sanità a informare la Giunta e la Commissione consiliare competente sugli effetti derivanti dall'applicazione della legge, sulla base dei dati trasmessi dall'USL.

Il Consigliere Restano ha quindi annunciato il deposito di un ordine del giorno dei gruppi di maggioranza, «volto a prevedere l'ulteriore ampliamento della platea dei beneficiari, a seguito anche delle audizioni in quinta Commissione delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti degli Ordini professionali. Per la prima volta abbiamo sentito tutte le professioni sanitarie, che oltre ad auspicare una rapida approvazione di questa norma, hanno invocato un uguale trattamento tra tutte le professioni sanitarie compresa la dirigenza non medica dell'USL. L'équipe non è solo ospedaliera, c'è anche tutto il lavoro sul territorio: per arginare la carenza di vocazioni, noi crediamo sia giusto valorizzare l'impegno di tutte queste professioni, non solo dal punto di vista economico ma anche di gratificazione. Il nostro ordine del giorno va proprio in questa direzione e si distingue da quello della minoranza perché non è un impegno general generico, ma molto concreto. L'altro personale sanitario sarà oggetto di altre attenzioni: non dimentichiamo nessuno.»

Il dibattito in Aula

Il Vicecapogruppo di Forza Italia, Mauro Baccega, ha affermato: «Riteniamo corretto assegnare questi incrementi stipendiali a medici e infermieri, ma non basta: in sanità si lavora in équipe e occorre dare a tutto il personale sanitario il giusto compenso. Peraltro, questo concetto è chiaramente emerso nelle audizioni effettuate dalla Commissione, quando si è parlato di una legge iniqua, non rappresentativa delle categorie della sanità, che va ad acuire conflittualità già esistenti. A cosa servono le audizioni se non ne segue un recepimento da parte del Consiglio? Come gruppo Forza Italia facciamo nostra questa battaglia di equità e continueremo a lavorare in questa direzione. Vogliamo dare a tutti ciò che meritano: riconosciamo l'impegno profuso da dirigenti medici e infermieri, ma questa indennità deve essere riconosciuta a tutti: chirurghi, infermieri, barellieri, OSS, ostetriche, amministrativi e tutto il personale della sanità.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha osservato che «la norma sull'indennità di attrattività regionale nasceva in via sperimentale, oggi l'indennità diventa temporanea - senza quindi una prospettiva - e non ha più la finalità dell'attrattività. Dare attrattività ad un settore in sofferenza non si risolve con norme temporanee, ci dovrebbe essere una visione che vada al di là del triennio, inserendola all'interno del Piano socio-sanitario attualmente all'esame della quinta Commissione, cosa che invece non c'è. C'è invece un generico impegno all'interno dell'ordine del giorno che la maggioranza ci presenta oggi in Aula. Questo ordine del giorno è quindi una pezza politica?  Se dovesse passare, io mi auguro che il Piano sia rivisto e che la previsione venga integrata al suo interno. Aggiungo poi che per risolvere la questione non c'è solo bisogno di riconoscimenti economici, devono essere attuate politiche aziendali di valorizzazione delle professionalità esistenti.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha ribadito: «Tutte le professioni contribuiscono a mantenere i livelli essenziali e aver limitato questa norma alla dirigenza medica e al personale infermieristico è una scelta politica che non abbiamo mai condiviso e che aumenta la conflittualità. Premiare due categorie rispetto a tutto il panorama è ingiusto e le audizioni in Commissione lo hanno dimostrato. L'ordine del giorno della maggioranza esclude ancora personale, aspettiamo una risposta dalla maggioranza, perché vogliamo capire le reali intenzioni nei confronti della sanità, vogliamo capire come si vuole far diventare strutturale un'attrattività per ora temporanea. Altri 4 milioni sono stati chiesti per le case di comunità, ma non si tiene conto delle risorse umane.» Ha quindi annunciato il deposito di un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione volto ad estendere la norma a tutto il personale sanitario, socio-sanitario e tecnico-riabilitativo.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, nella replica, ha condiviso con il Consigliere Restano le problematiche esistenti, sottolineando: «Il Governo non ha mai escluso la necessità di ampliare a nuove categorie, ma per ora si è concentrato su di una misura straordinaria che andava risolta. Questa legge riguarda circa mille famiglie e mi auguro veramente che non venga impugnata, anche perché è il frutto di un accordo di leale collaborazione tra uffici dello Stato e della Regione. Il Piano sanitario è un documento di programmazione ma non è economico: non vengono inserite le indennità puntuali. Ricordo peraltro che questa legge non è legata alla meritocrazia, ma riconosce a tutto il personale l'impegno ed è nata per risolvere alcune problematiche della sanità: abbiamo fatto una scelta di funzionalità per cercare di mantenere in piedi un sistema sanitario che ha criticità enormi, in tutta Italia. A fine anno, dopo le erogazioni a medici e infermieri, vedremo quali saranno i residui che potranno essere utilizzati per incentivare altre categorie in ambito sanitario, a fronte delle carenze esistenti. L'ordine del giorno è quindi un preciso impegno che ci assumiamo come maggioranza.»

«Se il Piano sanitario non prevede risorse per le politiche di attrattività, vista la situazione della nostra sanità, diventa un libro dei sogni - ha detto il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel -. Questa legge nasce su di un'impugnativa: ricordo che già in sede di esame della legge oggetto di ricorso, noi come opposizioni avevamo proposto di aumentare le risorse finanziarie per estenderle a tutte le categorie, questo per sottolineare come la nostra posizione sia chiara sin dal dicembre 2021. Una proposta che era stata respinta dalla maggioranza. Oggi, ci preoccupa la differenza tra sperimentazione e misura temporanea, per una questione politica: se a mille famiglie diamo un contributo di attrattività per soli tre anni, come facciamo ad essere sicuri che poi rimarranno nel nostro sistema? Sarebbe necessario confrontarsi in maniera seria su questa misura di attrattività che, a detta anche dell'Assessore, non sta funzionando.»

«È fondamentale che la norma venga approvata così com'è -  ha precisato il Capogruppo di AV-VdA Unie, Albert Chatrian -, e intanto la maggioranza ha già anticipato il passaggio seguente depositando l'ordine del giorno in cui si sancisce l'intenzione di ampliare la platea dei destinatari. Oggi si chiude il cerchio su una misura che possiamo definire epocale per il sistema sanitario regionale, che sarà rafforzato da una serie di modifiche di tipo organizzativo, oltre che da un ulteriore impegno di risorse.»

Nuovo regolamento per la gestione amministrativo-contabile delle scuole

Nella seduta del 19 ottobre 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 18 voti a favore (UV, FP-PD, AV-VdAU, SA, GM) e 17 astensioni (Lega VdA, PlA, PCP, FI), il nuovo regolamento per la gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, che abroga il precedente del 2001. Contestualmente è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno dei gruppi Lega VdA, PlA e FI, così come emendato in accordo con l'Assessore all'istruzione Luciano Caveri, e illustrato dal Consigliere Stefano Aggravi, che impegna a promuovere, di concerto con le rappresentanze sindacali del settore, a promuovere un approfondimento sull'attuale inquadramento della figura del "capo dei servizi di segreteria" nell'ambito dell'attività di riforma della legge regionale 22/2010 e della revisione del contratto del comparto unico regionale. Il risultato dell'attività dovrà poi essere trasmesso alle competenti Commissioni consiliari.

 

SC