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Communiqué n° 497 de 22 septembre 2022

Interpellanza sulla struttura di accoglienza profughi ucraini a Saint-Marcel

 

Si è parlato della struttura di accoglienza di profughi ucraini di Saint-Marcel nella seduta consiliare del 22 settembre 2022, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha esordito evidenziando che, a differenza di quanto recentemente avvenuto per l'affidamento di posti presso il Centro di accoglienza di straordinaria (CAS) di Donnas, la procedura per l'affido dell'accoglienza di cittadini ucraini presso la struttura di Plout a Saint-Marcel non è reperibile sul sito istituzionale della Regione e la gestione risulta regolamentata con modalità diverse da quelle normalmente applicate per gli altri richiedenti asilo. Risulta ad esempio che a Plout operi personale di protezione civile volontario e forse anche professionista: un cuoco e un aiuto cuoco e vari altri soggetti destinati alle pulizie e ad altre attività. Queste persone sarebbero impegnate h24 per l'accoglienza di due soli nuclei familiari presenti in struttura nel mese di agosto. Secondo il gruppo consiliare tale gestione solleva interrogativi e dubbi sui costi e sulla trasparenza amministrativa. La Lega VdA ha quindi chiesto quali siano state le procedure adottate per l'affidamento del servizio e chi sia il gestore, quali i costi complessivi sostenuti e a quale titolo sia mobilitato il personale della protezione civile. Ha poi voluto sapere se siano state previste modifiche agli importi giornalieri corrisposti ai gestori dei centri di accoglienza dal momento che i compensi pro-capite, pro-die comprendono già un rimborso per le spese di trasporto sostenute e stimati in 0,60 euro al giorno.

Il Presidente della Regione ha spiegato che le modalità di accoglienza per i CAS e per i centri SAI (Sistema di accoglienza e integrazione) sono diversi da quelli previsti per l'ospitalità dei cittadini ucraini anche in considerazione del fatto che l'emergenza ucraina ha richiesto, per il grande numero di profughi arrivati sul territorio in poco tempo, la ricerca di nuovi posti e l'applicazione di procedure specifiche normate dalla  Protezione civile nazionale con ordinanze e decreti specifici. Per quanto riguarda la situazione in Valle d'Aosta, in assenza di posti nei Centri di accoglienza straordinaria, nel Sistema di accoglienza e integrazione e di accoglienza alberghiera, la Protezione civile regionale ha individuato una struttura di proprietà dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero di Aosta a Plout a cui ha fatto un affido diretto per i servizi di ospitalità per un periodo di 90 giorni dalla firma del contratto avvenuta il 29 luglio 2022. La gestione di questa struttura è quindi disciplinata dalle norme sul Sistema di assistenza temporaneo sussidiario per l'accoglienza dei profughi ucraini i cui costi sono coperti con fondi nazionali e, attualmente, il numero di ospiti è molto ridotto.

Il Presidente ha riferito che il personale di Protezione civile impiegato è stato mobilitato ai sensi della normativa nazionale e il soggetto attuatore a livello locale è stato individuato nella figura del Capo di Protezione civile. Per l'espletamento delle funzioni di assistenza e di soccorso alla popolazione ucraina, il soggetto attuatore si avvale dunque del personale di protezione civile e i costi sostenuti per l'impiego dei volontari (rimborso ai datori di lavoro) sono comunque a carico del Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Il Presidente della Regione ha inoltre chiarito che i costi per l'ospitalità prevista per un numero massimo di 20 persone (mai raggiunto) sono pari a 250 euro al giorno mentre i costi di lavanderia, pulizia, fornitura di generi alimentari sono stati affidati dal soggetto attuatore tramite accordi quadro a ditte diverse e, per il mese di agosto, sono stati spesi complessivamente circa 3.800 euro. Anche questi importi saranno rimborsati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Infine, sul punto del trasporto gratuito per i cittadini stranieri ospitati nei vari centri di accoglienza, il Presidente della Regione ha evidenziato che il capitolato del Ministero dell'interno ha stimato in 60 centesimi di euro il costo a carico dei gestori previsto, però, solo per alcuni trasferimenti (es. verso gli uffici di Polizia, la Commissione territoriale, le strutture sanitarie). Invece, la legge regionale 10/2022 copre tutti gli spostamenti che i cittadini, rientranti nelle tipologie previste, possono effettuare in autonomia per muoversi liberamente sul territorio.

Il gruppo Lega VdA ha osservato che le procedure attivate per l'accoglienza nei CAS avrebbero dovuto prevedere più posti in modo da consentire l'inserimento nei centri anche della popolazione ucraina senza dover ricorrere a modalità di affido diverse che sollevano dubbi e perplessità dal punto di vista della trasparenza e della gestione. Invece, è stata individuata la struttura di Plout che, per la sola ospitalità costa 150 euro al giorno pagati a un gestore individuato senza una gara pubblica. Sulla questione dei costi di trasporto, il gruppo ha concluso evidenziando che, sulla base delle spiegazioni fornite in Aula, la Regione effettua un doppio esborso pagando 60 centesimi al giorno agli enti gestori a cui si aggiungono i biglietti di trasporto gratuiti forniti direttamente agli ospiti dei centri.

 

LT