Info Conseil

Communiqué n° 377 de 22 juin 2022

Interrogazione sul Regolamento AUSL per la pausa pranzo dei dipendenti

 

Nella seduta consiliare del 22 giugno, il gruppo Forza Italia ha presentato un'interrogazione sulla possibilità di abrogare la parte del Regolamento aziendale dell'USL che disciplina la pausa pranzo degli operatori sanitari, istituendo nuove regole più favorevoli al personale, in linea, tra l'altro, con la questione dell'attrattività.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito che «in merito alle modalità di accesso alla mensa aziendale e di fornitura del pasto ai dipendenti tramite esercizi convenzionati, l'Azienda USL, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, ha avviato un percorso finalizzato a garantire che, entro il prossimo mese di ottobre 2022, si  giunga  all'approvazione  di un nuovo Regolamento aziendale che dovrà necessariamente rispettare i vincoli posti dai vigenti contratti collettivi di lavoro, dalla legislazione nazionale, oltre che dalle direttive comunitarie in materia di orario di lavoro e di rispetto delle norme di carattere igienico-sanitario. In quest'ottica l'Azienda USL si è impegnata a porre la massima attenzione sull'esigenza primaria di raggiungere il maggior grado di soddisfazione possibile da parte di tutto il personale interessato, compreso quello a rapporto di lavoro interinale e convenzionato, prevedendo un primo confronto sulla qualità del servizio offerto dalla nuova ditta fornitrice del servizio mensa con le organizzazioni sindacali di settore, che si è tenuto nel mese di giugno e nel corso del quale è stato espresso da tutti i presenti un sostanziale apprezzamento per l'innalzamento del livello quali/quantitativo rispetto alla precedente gestione

Il Consigliere Mauro Baccega, nella replica, ha osservato: «L'istituzione di un nuovo Regolamento che richiami maggiore soddisfazione tra i dipendenti è un fatto positivo. Tuttavia, prima di riattivare un Regolamento vecchio di dieci anni, sarebbe stato meglio ragionare su quello nuovo. Sulla base delle disposizioni contenute nel documento del 2010 è stato riattivato il servizio mensa solo negli ospedali del Parini e del Beauregard e, tra l'altro, si è dimenticato di inserire nella gara d'appalto il Dipartimento di emergenza di Quart, con 150 dipendenti che devono recarsi negli unici due punti di ristoro previsti, che sono inevitabilmente interessati da numerose code create dal personale che vi si reca negli stessi orari. È stata poi abolita la fornitura dei pasti take-away con danno per gli operatori ma anche per gli esercenti che si erano organizzati per dare questo servizio. Prendiamo atto che i pasti sono forniti da una nuova azienda e che paiono essere di soddisfazione ma, segnalo che, due domeniche or sono, in un reparto, la colazione non è stata distribuita ai pazienti e i ricoverati in urologia che necessitano di due litri di acqua al giorno non sono stati serviti: il problema ha potuto essere risolto solo grazie all'iniziativa personale di un'infermiera che ha comprato l'acqua pagando di tasca propria. Auspichiamo che sia rivista l'organizzazione di questo servizio

 

LT