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Communiqué n° 321 de 26 mai 2022

Interpellanza su Reddito di cittadinanza e Progetti utili alla collettività

 

Nella seduta consiliare del 26 maggio 2022 è stato nuovamente affrontato il tema del Reddito di cittadinanza e dei Progetti utili alla collettività con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha ricordato che i beneficiari di Reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti utili alla collettività nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali e che questi PUC rappresentano un'importante occasione di inclusione e di crescita per i percettori e per la collettività, ma soprattutto una fondamentale restituzione del sostegno ricevuto dai percettori alla comunità ed infine un importante deterrente contro il lavoro nero.

I dati regionali, ha detto Manfrin, evidenziano che al mese di gennaio 2022 sono 3.068 le persone che hanno percepito il RDC ma, ad oggi, solo il Comune di Aymavilles ha attivato un PUC, mentre nel Comune di Aosta non ci sono progetti attivati, nonostante i comunicati stampa altisonanti; oltre a questo i possibili destinatari sono solo sette persone (su circa 300 percettori del reddito) come dichiarato dallo stesso Assessore del Comune di Aosta Forcellati. Il Capogruppo ha chiesto quanti siano precisamente i percettori di RDC nel comune di Aosta, quali siano le motivazioni dello scarso coinvolgimento dei beneficiari; se si intenda ampliare la platea dei soggetti da destinare ai PUC.

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse ha riferito che i percettori di Reddito di cittadinanza residenti nel comune di Aosta, al 18 maggio 2022, erano 318 e ha precisato che non tutti i beneficiari possono essere coinvolti nei PUC. Il decreto legge 4/2019 prevede infatti dei casi di esclusione o esonero dall'obbligo di partecipazione: avere meno di 18 anni; avere già un'occupazione; frequentare un regolare corso di studi o di formazione; avere un'età pari o superiore a 65 anni; avere disabilità; essere impegnati in attività lavorative per oltre 20 ore settimanali; essere componenti di un nucleo familiare con carichi di cura di minori di tre anni di età (solo per un componente per nucleo) o di persone con disabilità grave o non autosufficienti. Tali condizioni vengono verificate dal servizio sociale e dai centri per l'impiego territoriali che poi provvedono all'eventuale abbinamento ai progetti utili alla collettività attivati dai rispettivi Comuni.

L'Assessore Barmasse, ha precisato che il Comune di Aosta non ha ancora attivato i PUC, ma ha previsto cinque progetti che coinvolgeranno contemporaneamente circa 13 persone. I progetti avranno la durata di tre mesi circa e verranno riproposti, compatibilmente con l'andamento pandemico, ogni tre mesi, al fine di coinvolgere ulteriori percettori del Reddito di cittadinanza. Queste attività saranno avviate a seguito della loro approvazione con provvedimento del dirigente comunale competente. Ulteriori progetti, in altri ambiti di attività, potranno essere avviati nei prossimi mesi dal Comune del capoluogo, compatibilmente con l'andamento della pandemia.

Il Capogruppo Manfrin ha evidenziato che i dati forniscono uno spaccato desolante visto che su 318 percettori solo 13 persone parteciperanno ai PUC nel Comune di Aosta. Vi sono poi altri Comuni che hanno chiesto l'attivazione ma solo Aymavilles ha realizzato il progetto. Il RDC può essere un sostegno totale rispetto alla mancanza di reddito o a persone che versano in particolari condizioni e che, giustamente vengono escluse dalla partecipazione ai PUC. Il Capogruppo ha tuttavia espresso perplessità sul fatto che i 318 percettori rientrino quasi tutti nella fattispecie degli esonerati: il Comune ha in previsione l'attivazione di ulteriori progetti e quindi vi sono altre persone che hanno i requisiti per partecipare e sarebbe stato bene inserirle nei progetti già previsti. Ha auspicato che l'Assessorato regionale possa sensibilizzare le varie amministrazioni comunali sull'attivazione dei progetti arrivando a impegnare un maggiore numero di percettori, dal momento che, tali iniziative, oltre ad avere una funzione di restituzione nei confronti della collettività contribuiscono a ridurre i casi di impieghi in nero.

 

LT