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Communiqué n° 306 de 25 mai 2022

Approvate le misure urgenti per la gratuità del trasporto pubblico per profughi ucraini, richiedenti asilo e titolari protezione internazionale

Il testo contiene anche disposizioni per l'iscrizione al ruolo dei conducenti di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea

 

Nella seduta del 25 maggio 2022, l'Assemblea regionale ha approvato, con 20 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, PCP) e 15 astensioni (Lega VdA, PlA, FI), il disegno di legge che contiene norme urgenti in materia di utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto e di iscrizione al ruolo dei conducenti di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea.

Il provvedimento, illustrato in Aula dal Consigliere Andrea Padovani (FP-PD) e composto di quattro articoli, prevede, per il 2022, l’introduzione della gratuità per l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto regionali da parte dei profughi provenienti dall’Ucraina e da parte delle persone straniere richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale presenti in Valle d'Aosta. Ad oggi, ha specificato il Consigliere, sono alcune centinaia le persone straniere richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale già presenti sul territorio regionale comprese alcune centinaia di profughi ucraini che hanno lasciato il proprio Paese in seguito all’invasione da parte della Federazione russa del 24 febbraio scorso. Il Consigliere ha evidenziato che, nelle more dell’approvazione di questo disegno di legge, le aziende del trasporto pubblico locale su gomma si sono sin da subito rese disponibili a concedere l’accesso gratuito, per queste persone, ai mezzi di trasporto pubblico, anticipandone gli oneri connessi.

La seconda disposizione del testo di legge prevede la modifica alla norma regionale 42/1994 per sopperire alla carenza di autisti di autoveicoli fino a un massimo di nove posti, che si registra ormai da anni nel settore. Attualmente, ha specificato il Consigliere Padovani, i soggetti che intendono iscriversi al ruolo dei conducenti devono sostenere una prova d’esame: nell’ultimo biennio, caratterizzato dall’emergenza pandemica, non solo il numero delle sessioni d’esame è stato particolarmente esiguo, ma anche quello dei candidati è stato assai limitato. Si prevede, quindi, di consentire l’iscrizione di diritto ai dipendenti delle imprese autorizzate ai sensi della legge n. 17/2005, purché in possesso della patente B, che siano stati assunti con il profilo di autista e all’esito di un percorso formativo di almeno otto ore.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha illustrato due emendamenti presentati in Aula. Per quanto riguarda il primo, ha spiegato che il disegno di legge prevede la gratuità per i mezzi di trasporto per i cittadini ucraini temporaneamente presenti in Valle d'Aosta, per i richiedenti asilo e per i titolari di protezione internazionale. Le tre tipologie sono molto diverse tra loro: la prima e la terza hanno uno status chiaro e riconosciuto; i costi di gestione e accoglienza sono in capo ai privati e quindi un sostegno può avere senso. I richiedenti asilo, invece, sono inseriti nel circuito di accoglienza (reti SAI e CAS) e il Manuale operativo del sistema di ospitalità prevede espressamente che i servizi e i relativi costi dei trasporti pubblici siano posti in capo ai gestori dei centri. Anche la Regione Valle d'Aosta, nei propri bandi per la gestione di queste strutture, ha già ricompreso il servizio del trasporto nell'importo totale riconosciuto al gestore. Per questo motivo, secondo Manfrin, pare non consono riconoscere la gratuità dei mezzi di trasporto a soggetti che, di fatto, ne hanno già diritto. Il secondo emendamento riguarda i titolari di protezione internazionale e il Capogruppo della Lega VdA ha chiesto che venga espressamente inserito nel testo di legge che questi soggetti, per poter usufruire della gratuità dei trasporti, risiedano in Valle d'Aosta, facendo sì che le risorse impegnate vengano correttamente destinate agli abitanti sul territorio. Il Capogruppo Manfrin ha poi osservato che questi emendamenti non hanno colore politico: sono la soluzione per un problema che, altrimenti, potrebbe sollevarsi sull'erogazione di fondi per un servizio già pagato.

La Consigliera Chiara Minelli ha dichiarato che il gruppo PCP è favorevole al disegno di legge di Commissione ma non ai due emendamenti presentati dal gruppo Lega VdA: non è corretto fare una distinzione tra titolari di protezione internazionale e richiedenti asilo in quanto, anche questi ultimi, sono soggetti che vivono in una condizione di criticità e che, quindi, è importante sostenere, anche attraverso la gratuità dei mezzi di trasporto, in ossequio allo spirito della Costituzione italiana e della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Per la Consigliera, i due emendamenti stravolgono completamente il concetto di accoglienza inteso in senso ampio. Per quanto riguarda l'esclusività della concessione della gratuità solo ai titolari di protezione internazionale residenti sul territorio, ha rilevato come non sempre sia possibile chiedere la residenza in Valle d'Aosta e, sul tema dei richiedenti asilo, ha poi evidenziato che gli aiuti sui trasporti vengono erogati solo per chi è accolto nei centri SAI mentre le cooperative dei CAS non mettono a disposizione i biglietti per il trasporto. È preoccupante, ha concluso Minelli, trattare in modo diverso persone con le stesse difficoltà e per questo i due emendamenti non sono ricevibili.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato che questo disegno di legge dà risposte importanti in un momento di difficoltà per molte persone. Il Presidente ha poi annunciato l'astensione della maggioranza sui due emendamenti della Lega VdA, evidenziando che riguardo ai trasporti e al costo, è in parte corretto dire che c'è una disponibilità finanziaria di 60 centesimi al giorno per i trasporti, che non sono però sufficienti per gli spostamenti in Valle d'Aosta da una vallata all'altra. Quello che proponiamo, ha aggiunto, è diverso: con questo provvedimento si offre la gratuità totale affinché i richiedenti possano spostarsi liberamente per lavoro o per studio all'interno della Valle; sarà comunque fatto un ragionamento, nella delibera attuativa, riguardo alla destinazione dei fondi. In merito al secondo emendamento sulla residenza, il Presidente ha specificato che si rischierebbe di escludere una serie di soggetti che anche oggi sono ospitati all'interno dei CAS (si tratta di 31 persone) e nei SAI (27 persone).

 

SC-LT