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Communiqué n° 271 de 11 mai 2022

Interpellanza sulla revoca degli atti riguardanti il "Bando Borghi"

 

Il "bando borghi" finanziato con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è tornato all'attenzione dell'Aula con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrata nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022.

Richiamando la sentenza del TAR del 10 maggio che ha respinto il ricorso del Comune di Bard, il Consigliere Erik Lavy si è augurato che con questo atto si metta la parola fine ad un percorso che è stato molto impervio, evidenziando tuttavia l'importanza di fare un minimo di riflessione su quanto è stato fatto in merito alla selezione. Ha quindi richiamato le delibere di Giunta, poi annullate, sulla composizione e le determinazioni del nucleo di valutazione dei progetti oltre che sull'individuazione della proposta del Comune di Fontainemore, chiedendo a cosa sia servita l'istituzione del nucleo di valutazione, se poi la Giunta ha fatto una scelta politica di individuare la proposta "Arvier Agile" quale nuovo progetto pilota per la Valle d'Aosta. Ha anche chiesto come il Governo regionale intenda supportare il Comune di Arvier in questo percorso.

L'Assessore al turismo e beni culturali ha sottolineato che la sentenza del TAR Valle d’Aosta del 10 maggio, che ha dichiarato inammissibile il ricorso del Comune di Bard, consente di affrontare con serenità gli ulteriori passi finalizzati all’ammissione del progetto del Comune di Arvier al finanziamento da parte del Ministero della cultura entro la fine del mese di maggio. Per l'Assessore sul "bando borghi" c'è stato un grande impegno sia da parte della politica sia da parte delle strutture amministrative: la posta in gioco era grande e ciascuna Regione aveva la stessa dotazione di 20 milioni di euro.

L'Assessore ha quindi richiamato il percorso che ha portato all'annullamento delle delibere di individuazione della proposta del Comune di Fontainemore, a seguito del riscontro di irregolarità amministrative che avrebbero fatto rischiare di veder revocato in un secondo momento, nel caso del borgo selezionato, l’intero importo oggetto di finanziamento e a fronte del ricorso al TAR presentato dal Comune di Bard. A fronte di tali fatti, il Governo regionale ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico al mantenimento dei fondi stanziati per la Regione a valere sul PNRR e ha deciso di procedere in autotutela annullando le varie delibere legate a questo procedimento e individuando la proposta del Comune di Arvier. La revoca del Nucleo di valutazione, ha proseguito l'Assessore, non è quindi nel merito del lavoro svolto, che, in ragione delle professionalità coinvolte e delle analisi effettuate, è stato di indiscutibile pregio.

Ha quindi riferito che il 3 maggio è avvenuto l’incontro tra il Comitato tecnico ministeriale per la verifica dei progetti pilota al quale hanno partecipato la Regione e il Comune di Arvier: il Comitato ha apprezzato il progetto presentato, riconoscendo la sua aderenza alle linee di indirizzo elaborate dal Ministero; la valutazione espressa dal Comitato, molto simile a quella del Nucleo di valutazione regionale, ha portato alla richiesta di alcune integrazioni e approfondimenti che dovranno essere resi entro il 18 maggio.

L'Assessore ha poi annunciato che è in corso l’attivazione delle assistenze tecniche che il Ministero dell'economia e delle finanze e la Cassa depositi e prestiti hanno proposto alle Regioni, in modo diversificato a seconda delle misure. I contatti e le iniziative tra strutture regionali e ministeriali, ha concluso, saranno messe a frutto anche per la realizzazione del progetto di Arvier.

Il Consigliere Lavy si è augurato che questa sfida venga vinta: il buon senso deve essere alla base di qualsiasi ragionamento politico, sia stando al Governo sia dall'opposizione. Si è detto piacevolmente sorpreso che il bando sia stato condiviso da tutto il Governo e che le responsabilità siano suddivise: vi è una complessità di gestione di cui bisogna tenere conto ed è un bene che c'è già stato un interfacciarsi tra strutture regionali e comunali per farvi fronte, perché questa è un'occasione che potrebbe cambiare il volto di una parte della Valle d'Aosta.

 

SC