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Communiqué n° 265 de 11 mai 2022

Interrogazione sul castello di Introd

 

Nella seduta consiliare dell'11 maggio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha riportato all'attenzione dell'Aula la questione dell'esercizio del diritto di prelazione sul castello di Introd.

Facendo riferimento a un incarico affidato dalla Regione per l'esecuzione di una perizia e del documento di stima per i costi degli interventi necessari per la rifunzionalizzazione degli spazi nell'ottica di una valorizzazione museale e turistica dell'immobile, il gruppo ha chiesto di conoscerne l'esito.

Il Presidente della Regione ha riferito che ci sono delle novità importanti rispetto a quando l'interrogazione è stata posta: l'esito della perizia ha dato un valore all'immobile di poco superiore ai 6 milioni di euro, tuttavia nell'analisi tecnica effettuata sono emerse presunte criticità importanti sull'iter della compravendita ed è stato necessario fare una segnalazione alla Procura perché fosse fugato qualsiasi dubbio. Il Presidente Lavevaz ha quindi specificato che si è nell'attesa delle conclusioni dell'indagine in corso sull'atto di compravendita e che non è stato esercitato il diritto di prelazione a causa di tali indagini. Ha poi comunicato che ci sarà comunque la possibilità di instaurare una trattativa privata con la proprietà in una fase successiva, valutando l'acquisto diretto del castello.

La Consigliera Minelli ha replicato che la risposta è del tutto insoddisfacente. La Consigliera si aspettava che il Presidente desse elementi di chiarezza anche ai cittadini e agli amministratori, rilevando che l'intera vicenda è stata gestita in maniera inadeguata, senza la dovuta trasparenza e senza condividere alcunché con le Commissioni consiliari. Secondo la Consigliera, la perizia sul valore del castello ha confermato che la richiesta di 4,8 milioni di euro era congrua. Richiamando le dichiarazioni agli organi di stampa date dal Presidente, si è detta sconcertata dalle motivazioni per cui non si esercita il diritto di prelazione, ossia per l'assenza delle disponibilità finanziarie: si sapeva fin dall'autunno 2021 che la trattativa per la vendita era iniziata, ma l'Amministrazione ha preferito non affrontare la questione e comunicare alla stampa che non c'erano i tempi tecnici per avere le risorse. Per Minelli, i tempi da ottobre ad oggi c'erano, ma mancava la convinzione di acquisire un bene importante non solo per Introd ma per tutta la Valle d'Aosta. Sulla segnalazione effettuata dalla Regione alla Procura, circa le criticità del contratto di compravendita, la Consigliera ha rilevato che si tratta di una decisione certo non banale, di cui il Consiglio ha appreso solo dai giornali e su cui non c'è stata alcuna comunicazione. In ogni caso, ha aggiunto Minelli, non essendosi attivati per garantire per tempo la provvista finanziaria - salvo decidere all'ultimo momento se c'erano le condizioni per la prelazione - anche se tutte le tessere fossero a posto, non si potrebbe comunque esercitare tale diritto.

 

SC