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Communiqué n° 188 de 24 mars 2022

Interpellanza sulla fattibilità del punto di ristoro annesso alla telecabina Pila-Couis

 

Nella seduta consiliare del 24 marzo 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha portato all'attenzione dell'Aula la questione relativa al punto di ristoro inserito nel progetto della nuova telecabina Pila-Couis.

La Capogruppo Erika Guichardaz ha precisato che «la Conferenza di programma del 23 dicembre 2020 e la successiva Conferenza dei servizi del 20 gennaio 2022, finalizzate alla definizione dell'accordo di programma promosso dalla Regione, su iniziativa della Società Pila Spa, per la realizzazione della nuova telecabina Pila-Couis con annesso punto di ristoro panoramico nei comuni di Gressan e Cogne, hanno evidenziato diverse criticità rispetto all'interesse economico e la relativa fattibilità del punto ristoro: assenza del collegamento con Cogne, necessità di richiesta di deroga da parte dei Comuni di Gressan e di Cogne per realizzare bar e ristoranti in fasce a media ed elevata pericolosità, la necessità di studi rispetto alla compatibilità delle opere con i fenomeni di dissesto attesi, alla conformità rispetto all'impatto acustico, ad approfondimenti sull'entità della scarpata della Platta per scongiurare un arretramento verso il comune di Cogne del punto di arrivo dell'impianto tenuto conto della presenza del permafrost che può interferire con l'esecuzione e il funzionamento dell'opera, la precisazione dell'entità dell'aumento dei fabbisogni idrici determinati dalla nuova struttura, la richiesta di sostenibilità di un bar-ristorante e la proposta di misure di compensazione ambientale e misure di mitigazione. Sono alcuni degli aspetti emersi durante la Conferenza dei servizi che sicuramente influiscono sia rispetto alla concessione della deroga per ambienti inedificabili, sia rispetto alla fattibilità economica dell'opera, ma che ci sembrano essere sottovalutati. Ci si limita, insomma, all'enunciazione di principi non supportati da dati e con l'assenza del quadro motivazionale che ha portato alla scelta della soluzione. Ribadendo che siamo d'accordo con l'ammodernamento degli impianti, vorremmo tuttavia capire se il Governo regionale intenda concedere la deroga richiesta dal Comune di Gressan; se siano state valutate la fattibilità economica del locale commerciale e le modalità di affidamento della gestione con relativa quantificazione del canone.»

«Credo sia opportuno evidenziare che stiamo tutti lavorando per dare corso agli investimenti per ammodernare il comprensorio di Pila e ognuno con la propria sensibilità politica sta facendo le sue valutazioni - ha evidenziato l'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy -. Per noi oggi l'obiettivo politico è quello di realizzare l'impianto con annesso il punto di ristoro sulla Platta de Grevon e crediamo nella visione strategica espressa dal progetto e nella richiesta di deroga del Comune per poterlo realizzare. La deroga potrà essere però valutata a conclusione del procedimento amministrativo, per il quale le strutture e i tecnici stanno lavorando e che ci dirà se potrà essere concessa e a quali condizioni.»

L'Assessore ha poi sottolineato che «l'idea che sta alla base di posizionare un locale commerciale in un punto panoramico all'arrivo di un grande impianto è quella di valorizzare sia i grandi investimenti sia il luogo dove è situato. Riguardo alla fattibilità economica, non sono in grado di dare maggiori informazioni in quanto la società Pila sta completando l'analisi commerciale e dovrà deliberare in Consiglio di amministrazione sia il modello di gestione che il canone: oggi sarebbe scorretto anticipare cose che non sono ancora state oggetto di discussione all'interno del CdA. Lascerei completare alla Società le proprie valutazioni per poi approfondire e analizzare la questione all'interno delle Commissioni consiliari, avendo tutti gli elementi per farlo.»

«Riguardo alla richiesta di deroga - ha replicato la Consigliera Guichardaz -, vorrei porre l'attenzione sulla delibera del Consiglio comunale di Gressan: sembra una dichiarazione tautologica, non ci sono dati oggettivi e analisi argomentate riguardo agli interessi economici da salvaguardare. Mi auguro che anche la Giunta regionale faccia un'analisi prima di approvare la deroga. Stiamo parlando di un progetto che, per il solo ristorante, costerà 5 milioni di euro: costi che sicuramente aumenteranno nelle fasi successive di progettazione, sia per il costo delle materie prime sia vista la zona che richiede infrastrutture per garantire servizi essenziali. Ben venga che vi sia uno studio di fattibilità oggi al vaglio del CdA della Società, ma sembra che vi sia una mancanza di visione generale della stazione. Sul piano economico e sociale sarà già impegnativo aggiornare gli impianti esistenti e immaginare nuove opportunità di sviluppo alternative allo sci: ci chiediamo che senso abbia che la società Pila costruisca oggi un nuovo punto ristoro e domani una residenza turistico-alberghiera, quando ci sono interi edifici abbandonati e la quasi totalità delle strutture alberghiere sono chiuse in estate. Sono elementi da tenere in considerazione.»

I lavori riprendono alle ore 15.00

 

SC