Info Conseil

Communiqué n° 124 de 24 février 2022

Il Consiglio riprende alle ore 15. Convocata una Capigruppo alle 14.45 sulla situazione in Ucraina

Ritirate due mozioni su uffici Giudice di Pace e trasporto pubblico locale

 

I lavori mattutini del Consiglio del 24 febbraio 2022 sono sospesi e riprendono alle ore 15. Alle 14.45 è convocata la Conferenza dei Capigruppo sulla situazione in Ucraina, dopo che in apertura del Consiglio di oggi, il Presidente Alberto Bertin aveva espresso «preoccupazione per l'inizio dei bombardamenti sull'Ucraina: una guerra in Europa si paventa, è un evento estremamente tragico per questo continente.» I Capigruppo, viste le notizie frammentate sull'attacco militare, hanno così deciso di riaggiornarsi nel primo pomeriggio in modo da valutare la situazione.

Ritirate due mozioni

A fine lavori il Consiglio regionale ha esaminato due mozioni del gruppo Lega Vallée d'Aoste. Entrambe sono state ritirate a seguito delle risposte fornite dal Presidente della Regione.

Spostamento uffici Giudice di pace in via Ollietti

È stata ritirata una mozione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste per lo spostamento dell'Ufficio del Giudice di Pace di Aosta in via Ollietti nell'immobile già sede del TAR e vicino al Tribunale di Aosta, liberando, eventualmente, anche alcuni uffici occupati dagli archivi regionali e dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti. Il Consigliere Paolo Sammaritani, illustrando l'iniziativa, ha evidenziato che «la delocalizzazione degli uffici del Giudice di Pace in regione Borgnalle crea enormi disagi obbligando gli avvocati a trasferirsi anche più volte nella stessa mattinata da via Ollietti - dove si svolgono tutte le udienze del Tribunale - a regione Borgnalle e viceversa. Lo stesso vale per alcuni giudici che si sono trovati a operare in entrambe le sedi e questi continui spostamenti generano ritardi nello svolgimento dell'attività giudiziaria. Ricordo inoltre all'Aula che, proprio per evitare queste problematiche, il Presidente del Tribunale di Aosta ha indirizzato alla Regione, che è proprietaria degli immobili, delle richieste volte a considerare la possibilità di concentrare in un unico luogo le sedi degli uffici giudiziari presenti sul nostro territorio. L'obiettivo della nostra iniziativa è quindi quella di fare un'operazione di razionalizzazione compattando la funzione giurisdizionale in un solo luogo, al fine di renderla più funzionale e maggiormente accessibile.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha chiesto il ritiro della mozione «a fronte dei passi avanti fatti in questo anno per trovare una soluzione a questo dossier. Condividiamo la necessità di spostare gli uffici del Giudice di Pace e ci siamo raffrontati con il Presidente del Tribunale, valutando la possibilità di adibire dei locali di circa 250 m2: gli uffici hanno fatto una stima dei lavori (98mila euro più le spese tecniche), che abbiamo inoltrato al Ministero della giustizia. Abbiamo anche ipotizzato una bozza di accordo, che potrebbe prevedere la concessione gratuita dei locali a fronte dei lavori eseguiti dal Ministero. A fine gennaio, abbiamo chiesto al Ministro di farci avere una risposta. La logica è quella della collaborazione istituzionale.»

Trasporto pubblico locale

È stata ritirata un'altra mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che sollecitava l'Assessore competente a dare applicazione agli articoli dei contratti regionali che disciplinano i casi di abbandono o sospensione del servizio di trasporto pubblico locale da parte del gestore, eseguendo d'ufficio il servizio, con diritto di rivalsa per le spese sostenute dalla Regione per garantire tutti i servizi minimi. Il Capogruppo Andrea Manfrin, evidenziando «il perdurare dei disservizi del trasporto pubblico locale», ha sottolineato: «Il Presidente, nella sua funzione di Assessore ad interim ai trasporti, aveva attribuito i disservizi del trasporto pubblico locale a "cause di forza maggiore" dovute all'emergenza pandemica in corso. Tuttavia, i contratti per l'affidamento di questo servizio stipulati dalla Regione non prevedono tra le "cause di forza maggiore" eventuali motivazioni sanitarie o legate alla mancata previsione della pandemia. È necessario assicurare il trasporto pubblico locale e i collegamenti in tutta la regione (bacini alta Valle, centro e bassa Valle) che, come prevede il contratto, rientrano tra i "servizi minimi". Se il gestore non provvede, deve essere la Regione a farsi carico dell'esecuzione del servizio avvalendosi di altre imprese e ponendo i relativi costi a carico del gestore inadempiente.» Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim ai trasporti, ha condiviso «le criticità che ci sono state subito dopo l'introduzione dell'obbligo del green pass: la situazione, tuttavia, si è progressivamente quasi normalizzata e ad oggi nei bacini di alta e bassa Valle il servizio minimo è sempre garantito integralmente, mentre in centro Valle rimane l'anomalia nella Navetta verde (passa ogni 30 minuti invece di 20), che sarà sanata entro fine mese. Quindi, vista questa situazione, gli uffici non ritengono di dover ricorrere ad ulteriori operatori economici. I concessionari hanno messo in campo ogni forza possibile per garantire i servizi, a fronte di difficoltà oggettive, dovute non solo alla mancanza di autisti ma anche alle incombenze dettate dalla pandemia. Se la situazione dovesse peggiorare prenderemo in considerazione soluzioni di questo tipo, ma al momento non riteniamo accoglibile la mozione e chiedo di ritirarla.»

 

SC