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Communiqué n° 120 de 23 février 2022

Interpellanza sulla formazione del personale che si occuperà dei fondi del PNRR

 

Nella seduta consiliare del 23 febbraio 2022, il gruppo Pour l'Autonomie ha interpellato il Governo regionale in merito alla formazione del personale che si occuperà dei fondi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il Capogruppo Marco Carrel, nel ricordare l'importanza del PNRR e dei progetti cofinanziati dai fondi europei per la Valle d'Aosta, ha richiamato l’attenzione sul «percorso formativo organizzato da Confindustria Valle d'Aosta con la "24ore Business School" e il Celva destinato al personale degli enti locali che sarà impegnato nella gestione e nella rendicontazione dei progetti inseriti nel PNRR. In particolare si vuole sapere se un'iniziativa di questo tipo sia stata prevista anche per il personale delle strutture regionali, con quali costi e percentuali di adesione. A nostro parere, sarebbe importante confrontarsi con gli enti locali valdostani al fine di offrire una formazione univoca per tutti: chiediamo quindi quale sia l'intenzione del Governo in merito.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, premettendo che «nei prossimi giorni avremo modo di confrontarci in Commissione sul PNRR», ha riferito che «per il momento, il personale delle varie strutture che si occupano di progetti finanziati anche da fondi europei e dal PNRR ha seguito un percorso formativo del Piano nazionale per l’aggiornamento del Responsabile unico del procedimento (periodo da settembre 2021 a marzo 2022): hanno aderito 244 dipendenti tra dirigenti e categorie D e C2. Questo corso non ha comportato costi per l'Amministrazione essendo proposto da piattaforme ministeriali totalmente gratuite. Nel periodo maggio-dicembre 2021 è stata inoltre autorizzata la formazione individuale per due dirigenti, due funzionari e un dipendente specifica sul PNRR e la pubblica amministrazione, il cui costo è stato di circa 2mila euro.»

«L’Amministrazione - ha proseguito il Presidente - ha dunque scelto, in questa prima fase, di soddisfare i propri fabbisogni formativi in materia di PNRR rivolgendosi alle piattaforme statali e, a tal proposito, ha provveduto a rinnovare l’accreditamento presso la Scuola nazionale dell’amministrazione, la quale svolge le attività di studio per l'individuazione di specifiche tipologie di formazione per il personale preposto all'attuazione delle azioni contenute nel PNRR. L’Ufficio formazione sta inoltre valutando l’opportunità per il personale interessato di partecipare al corso universitario di aggiornamento professionale sul PNRR proposto dall'Università di Torino e finanziato integralmente dall'INPS. Si sta poi avviando la ricognizione del fabbisogno formativo per il personale al fine di raccogliere le esigenze di aggiornamento e riqualificazione delle competenze per il triennio 2022-2024 anche in funzione dei progetti che saranno finanziati con i fondi del PNRR. Solo attraverso la ricognizione dei progetti finanziati dal PNRR che interesseranno l’Amministrazione regionale, condotta dalla struttura dedicata incardinata presso il Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio, sarà possibile individuare fabbisogni formativi più specifici e specialistici da indirizzare ai soggetti direttamente impegnati a dare piena attuazione ai progetti PNRR.»

«Quanto alle sinergie con gli enti locali - ha concluso il Presidente - non sono certamente da escludere, considerato, peraltro, che alcuni funzionari e dirigenti della Regione hanno partecipato ai corsi attivati dal Celva; reciprocamente lo stesso potrà essere fatto per i corsi attivati dalla Regione.»

Il Consigliere Carrel, nella replica, si è detto «seriamente preoccupato. Il PNRR riguarda sia la Struttura che dovrà coordinare i progetti sia diversi altri Dipartimenti: ecco perché risulta estremamente importante una formazione univoca e puntuale per i soggetti coinvolti. Faccio inoltre notare che la formazione non deve essere quella ordinaria in quanto siamo di fronte al PNRR, che per sua natura è un evento straordinario, e come tale richiede una forza maggiore e la necessità di essere affrontato in maniera diversa. Le tempistiche, per la Regione ma soprattutto per i Comuni, sono oltre misura stringenti: dobbiamo dare la possibilità ai Comuni di partecipare ai bandi, ed è solo con la formazione che si può garantire un giusto percorso. Ci vuole formazione, ci vogliono giovani per affrontare una sfida che, ripeto, non ha nulla di ordinario, né per la Regione né per i Comuni.»

 

SC