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Communiqué n° 94 de 10 février 2022

Interpellanza sulle convenzioni stipulate dall'Azienda USL

 

Nella seduta consiliare del 10 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo regionale per fare il punto sulle convenzioni stipulate dall'USL valdostana.

Il Consigliere Paolo Sammaritani, sottolineando l'evidente aumento negli ultimi anni delle convenzioni stipulate dall'Azienda con soggetti esterni, ha rilevato: «Questo sistema attesta l'insufficienza del servizio sanitario pubblico a espletare le proprie funzioni oltre a costituire un'importante voce del bilancio dell'Azienda. Chiediamo quali siano i numeri totali di tutte le convenzioni stipulate dall'USL dal 2011 al 2021; quale sia l'incidenza economica di tali convenzioni sul bilancio dell'Azienda e se il Governo regionale condivide la scelta di implementare il sistema delle convenzioni con soggetti esterni o se, invece ritenga opportuno invertire questa tendenza.»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, premettendo che i dati richiesti si riferiscono al periodo 2016-2021, in quanto, solo di recente, è stata centralizzata la gestione delle convenzioni stipulate con strutture pubbliche e private, ha precisato che «l'USL stipula da anni convenzioni con altre aziende sanitarie e ospedaliere, in particolare con quelle del Piemonte, per l'esecuzione di particolari esami o analisi e per l'acquisizione di servizi svolti da medici o da personale tecnico. La carenza di specialisti a cui si è aggiunta quella degli operatori sanitari non in regola con la vaccinazione anti Covid (tecnici di radiologia e ostetriche) hanno incrementato il numero delle convenzioni stipulate anche con cooperative di servizi e strutture private. Altre convenzioni con ASL e ASO riguardano la collaborazione tra équipe mediche o singoli professionisti per favorire la crescita professionale e la qualità degli interventi a vantaggio della popolazione valdostana. Altre convenzioni e contratti con strutture private accreditate dalla Regione riguardano l'esecuzione di prestazioni radiologiche e di riabilitazione. Preciso che, annualmente, la Giunta regionale delibera i tetti di spesa da rispettare per le convenzioni stipulate con le strutture private accreditate che svolgono assistenza ambulatoriale (1,8 milioni di euro per il 2022), assistenza ospedaliera (7 milioni euro), assistenza residenziale e semi-residenziale socio-sanitaria (2 milioni 350 mila) e di salute mentale (6,8 milioni).»

L'Assessore ha evidenziato che «nel computo dei dati richiesti sono state considerate tutte le convenzioni attivate dall'AUSL sia con il privato accreditato che con altre aziende e il valore economico include le convenzioni con le strutture pubbliche e con quelle private accreditate soggette a tetto di spesa. Sono invece escluse quelle con le strutture dedicate all'assistenza residenziale e semiresidenziale in capo al Dipartimento di salute mentale il cui impegno di spesa è costante negli anni e non supera il tetto fissato dalla Giunta. Nel 2016 sono state stipulate 26 convenzioni per un valore economico di 11.536.500 euro; 2017: 33 per 11.559.069 euro; 2018: 28 per 11.928.000 euro; 2019: 66 per 13.265.983 euro; 2020: 89 per 12.445.095 euro; 2021: 93 per 14.367.000 euro. Nel biennio 2020-2021, la pandemia ha richiesto l'aumento delle convenzioni per il sequenziamento e la refertazione dei tamponi, per l'esecuzione dei tamponi a domicilio, per l'attivazione di posti letto presso l'ISAV di Saint-Pierre per i pazienti positivi e per l'acquisizione di tecnici di radiologia e di ostetriche provenienti da altre ASL.»

«Nel 2021, il valore economico delle convenzioni e degli accordi contrattuali del 2021 è di 14.367.000 euro e l'incidenza sul bilancio è del 4,27% - ha proseguito -: il ricorso alle convenzioni è determinato dall'impossibilità di assumere propri professionisti. L'Azienda USL sarà molto felice di chiudere queste convenzioni se e quando i concorsi dedicati forniranno le risorse necessarie; il ricorso a lavoratori temporanei (come ad esempio tecnici di radiologia e ostetriche) cesserà quando sarà risolta la problematica delle sospensioni del personale; per le convenzioni sui percorsi formativi e tutoraggi per rendere autonomi i nostri professionisti su nuove tecniche, la convenzione finirà al completamento del progetto con la totale autonomia dei nostri professionisti.»

Per il Consigliere Sammaritani «si tocca un tasto molto complesso: le convenzioni hanno natura e finalità diverse, non si può quindi mettere tutto nello stesso calderone. Proprio per questo, al di là dei numeri che sono importanti perché vediamo una crescita esponenziale delle convenzioni, occorre capire, attraverso un'attività di analisi, quale sarà il futuro del servizio sanitario pubblico. Il tema è di tipo politico: bisogna fare delle scelte, cercando di comprendere quei settori in cui si può evitare di ricorrere alle convenzioni e per fare in modo che il servizio pubblico migliori. È un tema delicato che andrà sviscerato maggiormente e su cui torneremo.»

 

SC