Info Conseil

Communiqué n° 81 de 9 février 2022

Interrogazione sulla possibilità di prevedere visite ai pazienti Covid ricoverati in ospedale

 

Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto dell'autorizzazione all'accesso nel reparto Covid dell'ospedale Parini rilasciata ad una troupe televisiva della RAI, quali precauzioni siano state adottate e se non sia possibile prevedere, con le stesse misure di tutela e sicurezza, uguale possibilità per i parenti dei pazienti che vogliono dare un saluto ai propri cari.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto che «a seguito delle numerose richieste di poter visitare i reparti Covid da parte delle varie testate giornalistiche, l'Azienda USL ha concesso tale possibilità una tantum alla sola RAI in quanto testata giornalistica di servizio pubblico. Così come è stato fatto in molti altri ospedali italiani, si è inteso trasmettere una testimonianza con lo scopo di documentare la serietà della situazione e la possibilità di esiti gravi per i malati di Covid-19. La visita si è svolta in condizioni di assoluta sicurezza per operatori e pazienti e nel rispetto della privacy: ciò è stato possibile proprio per l'unicità dell'occorrenza.»

Sulla questione delle visite dei parenti, l'Assessore si è detto «conscio della dolorosa situazione in cui si trovano, soprattutto nei casi di pazienti gravi, e ci stiamo confrontando con i responsabili dei reparti interessati per trovare delle modalità che, garantendo tutela e sicurezza dei congiunti, permettano la visita, almeno ai pazienti più gravi.»

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti si è detta «insoddisfatta: ho fatto un rapido giro su internet e ho verificato che molti ospedali e molte Regioni hanno deliberato per rendere possibili le visite dei parenti ai malati di Covid, soprattutto in terapia intensiva. Non morire in solitudine dovrebbe essere una priorità per l'Amministrazione: la Giunta in Valle d'Aosta non ha mai preso in considerazione questa possibilità così come l'ospedale, in autonomia, non si è mai organizzato in tal senso. Morire da soli è la cosa più terribile che ci sia: tutti i nostri sforzi dovrebbero essere tesi affinché questa situazione non si verifichi. Il valore e l'importanza del paziente li vediamo quando diamo la possibilità ai congiunti di visitare i propri cari ospedalizzati: non averlo garantito è grave.»

 

SC