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Communiqué n° 80 de 9 février 2022
Interrogazione sul conseguimento degli obiettivi del Piano rifiuti 2016-2020
Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Progetto Civico Progressista ha interrogato il Governo sugli obiettivi previsti dal Piano regionale dei rifiuti 2016-2020 e sui risultati ottenuti.
In particolare le Consigliere di PCP hanno chiesto se siano stati raggiunti gli obiettivi riguardanti la riduzione della produzione pro-capite di rifiuti urbani, le percentuali di raccolta differenziata, di recupero di materia, di riciclo dell'organico oltre che la quantità e la tipologia degli impianti di compostaggio. Hanno anche voluto conoscere se le disposizioni sulle discariche di rifiuti speciali di Pompiod e Chalamy siano state applicate coerentemente alle previsioni del Piano.
Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, in qualità di Assessore ad interim all'ambiente, ha precisato che «gli obiettivi del Piano sono consultabili sul sito dell'Amministrazione regionale e riguardano: la riduzione della produzione pro-capite di rifiuti urbani pari a circa 20-30 kg per abitante all’anno; la percentuale di raccolta differenziata tra il 65% e il 70%; la percentuale di recupero di materia del 50%; la percentuale di recupero e riciclo dell'organico tra il 50% e il 70%; la quantità e tipologia degli impianti di compostaggio (che sono previsti eventualmente dopo il 2020).»
In riferimento ai risultati raggiunti, Lavevaz ha affermato: «La produzione pro-capite di rifiuti urbani è aumentata di circa 40 kilogrammi per abitante all’anno; la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto il 65% in fase 1; la percentuale di recupero di materia è del 58%, che non coincide con la percentuale effettivamente recuperata dai consorzi, a causa delle contaminazioni presenti nel rifiuto; la percentuale di recupero e riciclo dell'organico ha raggiunto il 46% della frazione organica ed il 90% del verde biodegradabile. I risultati ottenuti sono in linea con le previsioni di Piano. Sottolineiamo anche la crescita di circa 17 punti percentuali della raccolta differenziata nel quinquennio 2015-2020. Per quanto concerne il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi, le incertezze legate alla definizione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti fanno sì che raramente tali pianificazioni possano tradursi in puntuali raggiungimenti degli obiettivi. Le concause sono numerose: ad esempio, si può evidenziare che tre Unités sono rimaste al di sotto all’obiettivo minimo per la raccolta differenziata del 65%, mentre le rimanenti sono vicine al 70%.»
Sul tema delle discariche il Presidente della Regione ha rilevato che «la realizzazione di nuove discariche per lo smaltimento dei rifiuti speciali inerti non è al momento prevedibile. Alla luce, comunque, delle volumetrie residue rilevate nel 2014 delle discariche attualmente in esercizio e, nella previsione che possa essere avviato l’esercizio di una grossa discarica di titolarità privata (nel comune di Issogne, in località Mure), si ritiene che al momento l’offerta di impianti risulti essere sufficiente anche per i prossimi 5 anni. La discarica di Pompiod è richiamata nella tabella di censimento degli impianti con la dicitura di esercizio sospeso.»
La Consigliera Chiara Minelli ha osservato che «la motivazione dell'interrogazione è che, per fare ora una pianificazione corretta, è necessario avere il quadro dei risultati precedenti che, nel caso delle attività 2016-2020, non è così nitido né agevole da analizzare nella nuova bozza di Piano ora all'esame. Di fatto, dai dati illustrati dal Presidente, emerge che gli obiettivi del Piano non sono stati raggiunti. C'è stato un aumento notevole della produzione pro capite dei rifiuti urbani che è aumentata del doppio rispetto a quella che si prevedeva di ridurre: si pensava di diminuire da 20 a 30 kg e invece registriamo un aumento di 40 kg. Per la raccolta differenziata bisognava superare il 65% previsto per legge, noi siamo mediamente al 64,53%. Occorre fare una riflessione che porti ad individuare obbiettivi più sfidanti per tutti e costruire un Piano che sia più incisivo, con step cronologici più stringenti, ad esempio sulla tariffazione puntuale e sul passaggio all'ATO unico, per evitare di accumulare ritardi su ritardi. È importante prevedere tappe intermedie per la realizzazione dei vari obiettivi. Sulle discariche di Pompiod e Chalamy, non si prevedeva niente nel vecchio Piano così come anche in quello nuovo, dove non c'è praticamente nulla. Bisogna colmare questo vuoto normativo: era anche un obiettivo del programma di Legislatura. Malgrado, da un anno, chiediamo di intervenire e abbiamo fatto proposte concrete, non si è fatto nulla. E non si dica ancora che la causa di questa mancanza è da imputare alle mie dimissioni da Assessora, perché sarebbe francamente ridicolo.»
LT