Info Conseil
Communiqué n° 56 de 27 janvier 2022
Interpellanza sulla proroga dei termini per gli interventi edilizi a carattere temporaneo
Nella seduta del 26 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione del Consiglio la tematica della proroga dei termini per gli interventi edilizi a carattere temporaneo.
«Con l'assestamento di bilancio del 2020 - ha ricordato il Consigliere Erik Lavy -, la Regione ha individuato delle modalità semplificate, entro il termine del 30 aprile 2022, per il mantenimento della capacità ricettiva delle strutture alberghiere, extralberghiere, dei complessi ricettivi all'aperto, degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli agriturismi oltre che per interventi finalizzati al rispetto delle misure di sicurezza volte a fronteggiare l'emergenza da Covid-19 per le attività produttive di tipo artigianale, industriale e commerciale. Visto il perdurare della pandemia e delle conseguenti limitazioni per i vari locali, chiediamo se vi sia l'intenzione di intervenire, con una modifica alla legge regionale n. 8/2020, per prorogare questo termine.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha risposto che «la proroga dei termini è all’attenzione del sottoscritto e degli uffici ed è talmente condivisibile che la Regione ha deciso di costituirsi in giudizio contro la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare davanti alla Corte Costituzionale alcune parti dell'articolo 78 della legge 8/2020. L'udienza pubblica si è svolta il 1° dicembre scorso e si è in attesa, proprio in questi giorni, della sentenza: se la Corte dichiarerà legittima la norma, si potrà procedere con la modifica della data di scadenza per gli interventi volti a fronteggiare la pandemia, estendendola alla data di cessazione dello stato di emergenza, maggiorato di un congruo termine volto a consentire il completo svolgimento della stagione in atto. Se la Corte dichiarerà incostituzionali le disposizioni non sarà evidentemente possibile proporre delle modifiche al testo normativo: una volta venuti a conoscenza delle motivazioni della sentenza, sarà possibile valutare la possibilità di formulare una nuova norma coerente alle osservazioni della sentenza stessa.»
Il Consigliere Lavy, nella replica, si è detto «soddisfatto, con la speranza che la sentenza arrivi in fretta, considerato che non abbiamo molto tempo e che la pandemia è ancora in corso: l'elaborazione di una futura norma richiederà infatti tempistiche adeguate.»
SC