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Communiqué n° 51 de 26 janvier 2022

Interpellanza sul contenimento dei costi dell'energia

 

Le iniziative per il contenimento dei costi dell'energia a favore delle imprese e delle famiglie valdostane sono state al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 26 gennaio 2022.

In particolare, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha chiesto se siano state condotte attività per capire l'effettivo impatto che il "caro energia" avrà su imprese famiglie e se vi siano state delle interlocuzioni con il Governo nazionale e con i parlamentari valdostani sulle iniziative da promuovere per far fronte a questi aumenti. «Il rincaro dei costi - ha detto - è principalmente causato dalle dinamiche dei prezzi all'ingrosso di due fattori fondamentali: il costo dell'energia elettrica (passato da un valore medio giornaliero di 113 euro/MWh di luglio a 281 euro/MWh di dicembre) e quello per lo scambio di gas naturale in Europa, i cui prezzi spot sono più che triplicati. Visto anche l'appello lanciato dalle associazioni di categoria, colpite pesantemente da questi rincari, ci chiediamo se alla luce attuale, nonché delle proiezioni future, il Governo regionale intenda promuovere misure economiche a favore di imprese e famiglie.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, premettendo che «un tema di questa portata ha bisogno di un confronto e di un approfondimento anche nelle Commissioni consiliari perché si tratta di una situazione che sarà necessario e doveroso affrontare in termini politici», ha sostenuto: «Stiamo guardando con grande attenzione all'impatto che questi rincari avranno sulle bollette: si parla di una variazione annuale del 68%, che inciderà pesantemente su imprese e famiglie. Per le bollette del gas su base annuale l’aumento è del 64%. Abbiamo delle iniziative in corso, ma che non hanno ancora un punto fermo a causa della continua variabilità della situazione: bisognerà aspettare il prossimo decreto per capire quale sarà l'entità dell'intervento nazionale. Il sistema delle imprese sta sostenendo che il primo scostamento di 8 miliardi di euro non è stato sufficiente se non per il primo trimestre e, secondo quanto appreso, il prossimo decreto sarà di molto inferiore.»

L'Assessore ha poi ricordato che «nel 2017, il Bon Chauffage era finanziato con 3,7 milioni di euro e ha dato risposta a 7.700 pratiche. È evidente che se vogliamo dare risposta a tutte le 61 mila famiglie valdostane che subiranno l’impatto del caro energia, le risorse da mettere in campo sono enormi. Per quanto riguarda le imprese stiamo studiando i dati a disposizione e facendo delle proiezioni: una delle indagini che si può prendere a riferimento è quella di Nonisma Energie che ha permesso a Confcommercio Fipe Valle d’Aosta di stimare l’aumento dei costi per negozi, bar, ristoranti e alberghi. Con la DEVAL abbiamo iniziato a costruire dei dati di stima che non tengono per ora in conto degli interventi in corso: sulle utenze domestiche il dato di aumento registra oltre 11 milioni di euro; per le imprese si parla di decine e decine di milioni di euro. Per il gas metano, l'aumento è del 41% e si stima un aumento per le utenze residenziali di più di 10 milioni di euro.»

«Abbiamo delle interlocuzioni con il Governo nazionale attraverso il lavoro delle commissioni con gli altri Assessori regionali - ha concluso Bertschy -, ma il lavoro più importante il Governo nazionale lo deve fare nel confronto con l'Unione europea e per riuscire a definire un quadro regolatorio che non condizioni in maniera così pesante le attività di impresa. Come Governo regionale  completeremo la fase di stima per portarla poi all’attenzione delle Commissioni consiliari e del tavolo politico che sta monitorando la legge 15/2021. Dobbiamo tenere presente che per le imprese c'è da superare l'ostacolo degli aiuti di Stato. In ogni caso, una volta stimato l’impatto, bisognerà ragionare su dove mettere l'asticella degli interventi perché se volessimo dare risposta a tutte le 60 mila famiglie ci vorrebbero almeno 25/30 milioni di euro. La priorità per noi è innanzitutto mettere in campo misure per sostenere le fragilità.»

Il Consigliere Aggravi ha quindi replicato: «Farei un distinguo tra le famiglie e le imprese. Sul lato imprese, considerate anche le problematiche legate agli aiuti di Stato, ciò che si può fare è condurre delle audizioni specifiche per capire qual è il vero impatto, speranzosi che a livello nazionale ed europeo si intervenga, e tenendo conto dello spauracchio dell'inflazione. Per quanto riguarda le famiglie, bisognerà capire - noi, in parte, con la proposta di riattivazione del Bon Chauffage in sede di discussione di bilancio lo avevamo suggerito - non soltanto la magnitudo delle risorse da mettere in campo, ma ragionare su dove intervenire per sostenere i soggetti che non riescono ad attutire l'aumento dei costi dell'energia e i costi distorsivi dell'inflazione. La pandemia ha portato ad un peggioramento delle condizioni di sacche di popolazione che rischiano di essere ulteriormente colpite, causando un problema di tipo sociale. Sarà quindi importante ascoltare le considerazioni e le risultanze degli studi che le associazioni di categoria stanno conducendo.»

 

SC