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Communiqué n° 646 de 4 novembre 2021

Interpellanza sul bando volto al contrasto dell'afrofobia

Seduta consiliare del 4 novembre 2021

 

Il gruppo Lega VdA, nella seduta consiliare del 4 novembre 2021, discutendo un'interpellanza, ha parlato del bando AFAR (Afrodescendants fighting against racism) volto a contrastare il razzismo e l'afrofobia.

«Questo bando, che mira a contrastare una minima parte del razzismo e non il razzismo nel suo complesso, è stato pubblicato sul portale dell'Amministrazione regionale - ha specificato il Capogruppo Andrea Manfrin -: vorremmo conoscere quale sia l'interesse della Regione per questa iniziativa che, peraltro, ci chiediamo se sia coerente con l'articolo 3 della Costituzione, visto che mira a selezionare un gruppo di ragazze e ragazzi di origine africana, escludendo quindi a priori chi non abbia quel tipo di origine. Sono inorridito dal fatto che si facciano delle distinzioni nel razzismo: come si può condividere un bando che fa differenziazioni di questo genere? E chiedo: si intende riproporre iniziative similari per il futuro?»

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha spiegato: «Il bando, che non vede tra i soggetti proponenti né aderenti la Regione Valle d'Aosta, si riferisce a una "call" nell'ambito del progetto europeo "Champs", promosso da African Medical and Research Foundation (AMREF Health Africa) e da una rete di soggetti no profit tra cui CSVnet, la rete che associa e rappresenta 50 Centri Servizi per il Volontariato sui 51 esistenti in Italia. Il progetto, che nasce da un rapporto dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali riguardante la discriminazione delle persone di origine africana in Europa, intende coinvolgere attivamente un gruppo di persone nella progettazione di azioni di sensibilizzazione a livello nazionale e locale contro il razzismo anti-nero. Sul portale Immigrazione Valle d'Aosta è stata semplicemente riportata una notizia, su richiesta di CSVnet, al fine di informare anche i ragazzi e le ragazze afro-discendenti residenti in Valle d'Aosta del progetto e della possibilità di candidarsi. Il progetto non vede quindi il coinvolgimento della Regione, tuttavia non ravviserei alcun problema nell'adesione della Regione a iniziative similari, purché connotate da serietà e imparzialità.»

In merito alla coerenza con il dettato costituzionale, l'Assessore ha ricordato che l'articolo 3 riguarda «non solo la pari dignità sociale e l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge senza distinzione, tra gli altri, di razza, ma anche il compito della Repubblica di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Ritengo pertanto questa iniziativa in linea con la Costituzione in quanto, appunto, diretta a rimuovere, in questo caso, gli atti discriminatori che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza di una fetta della popolazione.»

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, si è detto insoddisfatto: «L'articolo 3 dice che non si possono discriminare le persone e che si devono rimuovere gli ostacoli: questo è a tutti gli effetti un bando che fa distinzioni sulla base della razza, visto che è destinato solo agli afrodiscendenti. Sono molto critico e interesserò i nostri parlamentari perché è assolutamente razzista: non si possono pagare le persone sulla base della loro razza di appartenenza. Voglio infine ricordare all'Assessore che in Valle d'Aosta gli episodi di razzismo sono a zero.»

 

SC