Info Conseil

Communiqué n° 633 de 3 novembre 2021

Interrogazione a risposta immediata e interpellanza sull'accesso ai presidi ospedalieri

Seduta consiliare del 3 novembre 2021

 

Nella seduta consiliare del 3 novembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto conto del divieto di accesso ai presidi ospedalieri per gli accompagnatori di minori sprovvisti di green pass presentando un'interrogazione a risposta immediata e un'interpellanza.

«Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni, ad esempio di genitori che non hanno potuto stare vicini ai loro bambini disabili per effettuare le terapie, contro le disposizioni di legge, minori che non hanno potuto usufruire dei servizi sanitari perché i loro accompagnatori erano sprovvisti di green pass, utenti che dovevano pagare il ticket per fare il tampone a cui è stato chiesto il green pass - ha sottolineato il Capogruppo Andrea Manfrin -: ci chiediamo se le misure attuate nella nostra regione siano rispondenti a quelle previste dalla normativa nazionale. Oppure il divieto di accesso agli accompagnatori di minori e/o disabili sprovvisti di green pass o con green pass da tampone è frutto di una errata interpretazione? Si intende per evitare che si ripetano situazioni anche gravi? Chiedo anche che siano esplicitate le motivazioni per cui si procede a verifica della certificazione verde del personale sanitario e, di concerto, all'utenza dei presidi ospedalieri impedendo l'ingresso a chi ne è sprovvisto: non è possibile che venga richiesto il green pass per pagare un ticket alla piastra del Parini. Ritengo che la situazione sia grave e occorre porvi rimedio

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, precisata la normativa di riferimento, ha comunicato: «Non vengono poste eccezioni rispetto all'accompagnamento di minori per quanto attiene l'obbligo di vaccinazioni o di green pass; unica eccezione è prevista per le situazioni urgenti di pronto soccorso, valutate dai sanitari, se possibile provvedere al tamponamento dell'accompagnatore. E questa è la procedura in uso al pronto soccorso pediatrico. Anche in caso di rifiuto a sottoporsi al tampone, la prestazione non viene rifiutata, e l'accesso è garantito attraverso il percorso per i pazienti potenzialmente infetti

Riguardo ai soggetti disabili, «la norma non sembra poi ingenerare dubbi interpretativi: agli accompagnatori di pazienti disabili è sempre consentito prestare assistenza, anche nel reparto di degenza. L'Assessorato ha poi disposto che agli accompagnatori di disabili ex lege 104 non si applica in nessun caso l'obbligo di green pass

Rispetto alle segnalazioni riportate nell'interpellanza, «per cui l'USL si riserva verifiche», l'Assessore Barmasse ha precisato: «La richiesta del green pass ad accompagnatori di minori deriva dalla stretta applicazione della norma. Il personale sanitario e di interesse sanitario è obbligato al vaccino Covid; per gli esenti dall'obbligo vaccinale per motivi di salute l'Azienda deve garantire che gli stessi possano essere messi in grado di non diffondere il contagio: solo e soltanto in questi casi, viene richiesta l'esecuzione di un tampone gratuito. Il possesso del green pass viene poi richiesto alle altre categorie di soggetti individuati dalle normative, con l'esclusione assoluta di coloro che accedono alle strutture USL per l'erogazione di un servizio che l'Azienda è tenuta a prestare, ivi compresi, e a maggior ragione, i pazienti che accedono ai servizi sanitari, (reparti, ambulatori, servizi di diagnostica) per le prestazioni rese dal sistema sanitario nazionale

Il Consigliere Manfrin, nella replica, si è dichiarato «assolutamente e pienamente soddisfatto: con questa risposta si è fatta giustizia nei confronti delle famiglie che, in queste settimane, hanno patito delle angherie, somministrate contra legem. Un disabile cui venga impedito di entrare in struttura ospedaliera o socio-sanitaria ha subito un sopruso. Sono felice che si siano date disposizioni e indicazioni per superare queste criticità. Finalmente si afferma che per ricevere una prestazione sanitaria non occorre il green pass. Per quanto attiene i minori, purtroppo ci sono interpretazioni diverse, alcune più stringenti (obbligo di tampone), altre decisamente più permissive (accesso libero per gli accompagnatori); la Regione Valle d'Aosta ha scelto la strada più restrittiva: noi vorremmo che gli accompagnatori potessero entrare nelle strutture senza tampone, ma prendiamo atto della decisione e che sia stato chiarito che deve essere la struttura a erogare il tampone. Mi auguro che questo modo di procedere per correggere le storture del green pass prosegua e si garantisca a tutti l'accesso ai servizi, pagati con le contribuzioni erogate ogni anno

 

MM