Info Conseil

Communiqué n° 632 de 3 novembre 2021

Interrogazioni a risposta immediata sulla situazione della sanità

Seduta consiliare del 3 novembre 2021

 

Nella seduta consiliare del 3 novembre 2021, sono state poste tre interrogazioni e risposta immediata in merito alla situazione della sanità valdostana.

Le prime due sono state poste dai gruppi Pour l'Autonomie e Progetto Civico Progressista.

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha chiesto «quali siano le decisioni politiche e amministrative, condivise con la maggioranza, che sono state messe in atto per far fronte a quanto emerso dagli organi di stampa. Non dobbiamo sostituirci al lavoro della Procura, ma è necessario che quest'Aula rifletta e focalizzi l'attenzione su questa situazione molto spiacevole e molto preoccupante

L'iniziativa del gruppo Progetto Civico Progressista, come ha specificato la Capogruppo Erika Guichardaz, è volta a sapere quale sia la posizione del Governo regionale nel merito della situazione della sanità in regione, «definita dagli inquirenti di grave e inquietante "clientelismo, pressapochismo e favoritismo" e quali azioni abbia messo in campo per fare chiarezza e intervenire sulle gravi storture evidenziate e sulla preoccupante perdita di credibilità dell'intero sistema sanitario valdostano. Si parla di un diffuso sistema clientelare ed è pertanto assolutamente necessario che vi sia una precisa presa di posizione da parte delle Istituzioni, anche a tutela di sé medesime, come sollecitato da più parti. Tutto questo avviene poi in un momento in cui la situazione sanitaria e l'organizzazione della sanità ricoprono la vera priorità riconosciuta da tutti. Un periodo dove sempre di più ci troviamo liste di attesa infinite, interventi ed esami rimandati o saltati e personale non stabilizzato. Naturalmente non si può certo imputare tutto questo all'ultimo anno, ma a un sistema consolidato nel tempo

«Rispondo a queste interrogazioni che si appoggiano su quanto pubblicato dagli organi di stampa la scorsa settimana e ancora stamattina - ha detto il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -: il punto di partenza è una richiesta di archiviazione per un’inchiesta che ha coinvolto i vertici dell’Azienda sanitaria e dell’Assessorato. Credo che sia anomalo che l’ampio spazio dedicato dai mezzi di informazione coincida con una richiesta di archiviazione: ma i documenti che sono stati trattati dai cronisti sono conditi da considerazioni di ordine generale e difficilmente riconducibili a eventi specifici. Anche per questo è difficile fornire una risposta specifica a interrogazioni che a loro volta rimangono piuttosto generiche

«Rispondo separando i due ordini della questione - ha aggiunto Lavevaz -: da una parte quello che riguarda l’Azienda, dall’altro quello che concerne l’Assessorato e quindi l’Amministrazione regionale. Per quanto riguarda l’Azienda, sottolineo come l’Amministrazione regionale abbia un ruolo di controllo dell’operato dei suoi vertici quando necessario, pur nel rispetto dell’autonomia dell’ente. Si tratta di un compito principalmente dell’Assessorato, ma che ho anche personalmente messo in campo durante la prima fase vaccinale: in più occasioni ho scritto ai vertici dell’Azienda USL per avere conferme sulla corretta attuazione del piano vaccinale

«Il ruolo dell’Assessorato, anche alla luce delle notizie apparse in queste settimane, è stato esercitato vigilando e intervenendo quando necessario - ha sottolineato il Presidente -. È quello che è avvenuto quando, nella fase più difficile per l’ospedale regionale, l’intervento dell’Assessore ha permesso di risolvere una criticità che avrebbe altrimenti bloccato interventi chirurgici salvavita. Trovo invece molto, molto grave che siano state pubblicate situazioni cliniche di alcuni pazienti: si tratta di un'evidente violazione delle più elementari indicazioni di tutela dei dati sensibili. L’intervento dell’assessore è stato reso necessario per segnalare e affrontare un problema esistente nella fase delicata dell’ondata di ricoveri Covid. L’Assessore avrebbe forse dovuto tacere riguardo ad una criticità, reale e grave? Essersi attivato per sbloccare degli interventi salvavita può essere considerato “clientelismo” o una questione eticamente discutibile? Sono personalmente molto amareggiato

«In un'altra occasione - ha proseguito -, l’Assessore ha semplicemente richiesto che i termini per la pubblicazione di un bando fossero rispettati e non ne venisse anticipata la pubblicazione solo per la richiesta interessata di un possibile candidato. Se l’Assessore si fosse comportato diversamente, allora sì che si sarebbe trattato di un’ingerenza non legittima. Anche in questo caso, invece, l’Assessore si è fatto garante del sistema. Non voglio neppure parlare, invece, delle allusioni di interessamenti su assunzioni interinali. Lo dico chiaramente: se avessi avuto il minimo dubbio che l’Assessore avesse mosso un dito in tal senso, sarei il primo a chiedere le sue dimissioni. Credo che ci voglia più rispetto per le persone e per il lavoro di tutti, senza strumentalizzazioni e manipolazioni. Siamo tutti d’accordo che sia necessario diminuire l’impiego del lavoro interinale, ma il reperimento del personale in questo preciso momento storico per fronteggiare l’emergenza è particolarmente difficoltoso e la procedura di stabilizzazione richiede procedure strutturali e tempi più lunghi

«Per quanto esposto fin qui - ha concluso Lavevaz -, l’Assessore e i vertici dell’Azienda hanno oggi la mia più totale fiducia. Agiamo ancora in una situazione di emergenza: ma garantisco il mio impegno, insieme a quello dell’Assessore e del Commissario dell’Azienda, per vigilare affinché tutti i processi e tutti i passaggi siano svolti nel totale rispetto delle regole e dei procedimenti

Nella replica, il Capogruppo di PlA, Marco Carrel, ha rilevato: «Il Presidente non ha risposto alla nostra interrogazione e sia chiaro che non volevamo mancare di rispetto al lavoro di nessuno. Ma quest'Aula e la politica devono assumere decisioni su quanto emerso. Comprendo la risposta dal punto di vista politico ma non la comprendo dal punto di vista amministrativo. E da amministratore credo sia necessario risolvere questa situazione preoccupante

La Capogruppo del PCP, Erika Guichardaz, ha aggiunto: «La politica ha il compito di controllo sull'azienda - e nel caso in cui quanto segnalato sia vero - è importante individuare chi abbia operato in aperto contrasto con il bene comune e la meritocrazia, a discapito dei più deboli. Insomma, è importante iniziare a cambiare passo, rimuovendo dai loro incarichi i responsabili di un sistema sbagliato, in modo da dare esempi positivi, non certo basati su raccomandazioni

Con la terza interrogazione a risposta immediata, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto le azioni poste in essere per salvaguardare la reputazione e la trasparenza dei processi dell'USL «a fronte delle notizie di stampa che pongono numerosi interrogativi sui processi adottati dall'Azienda

«L'auspicio è che venga introdotto un meccanismo interno per salvaguardare la reputazione dell'USL - ha specificato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. È necessario fare chiarezza e capire se il processo amministrativo sia coerente e eviti possibili rischi o reati; altrimenti, qualcosa va cambiato. L'azienda deve promuovere un'analisi: i cittadini non possono avere dubbi nei confronti del principale attore della salvaguardia della nostra salute, nonché dell'azienda più importante nella reazione e prevenzione dell'emergenza Covid

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, nella risposta, ha ribadito la sua «totale estraneità a qualunque forma di condizionamento o, peggio, di raccomandazione di chiunque nell’ambito del mio operato di Assessore alla sanità. Preciso che l’operato dell’Assessore si svolge nell’ambito di un continuo confronto tra Azienda USL e strutture regionali competenti per materia, per cui le numerose problematiche vengono quotidianamente affrontate in specifici tavoli di lavoro, il cui operato deve svolgersi in coerenza con tutti gli atti di programmazione e di indirizzo regionale approvati dal Governo regionale. Questo non travalica il preciso confine tra chi dà indicazioni di tipo politico e le scelte gestionali/amministrative, le quali stanno in capo ai tecnici aziendali e regionali che, nel rispetto della legittimità delle scelte, propongono ai decisori le soluzioni più corrette e percorribili. Questo è stato sempre il mio modo di procedere nel rispetto dei ruoli di ognuno, nel segno della trasparenza e della reputazione, al fine di garantire il miglior funzionamento possibile della sanità valdostana in un contesto decisamente difficile. Proprio per questo mi dispiace ancora di più che le illazioni che hanno coinvolto la mia persona pesino e facciano nascere dei dubbi sull’operato di tutti, anche perché strumentali ad altre finalità che sono distanti dal perseguire il buon funzionamento del sistema sanitario regionale.»

«Al fine di evitare il ripetersi di insinuazioni relative al mio operato e nel segno della massima trasparenza, anche al fine di salvaguardare l’immagine dell’Amministrazione regionale nonché di quella dell’Azienda USL - ha proseguito -, informo che è mia ferma intenzione richiedere un audit interno all’Azienda USL per verificare sia le modalità di applicazione della predetta procedura di selezione del personale, introducendo altresì la verbalizzazione delle attività poste in capo all’Azienda USL nel procedimento, sia la corretta applicazione dei regolamenti aziendali in materia di attribuzione e mantenimento di incarichi apicali. Di tali verifiche sarà richiesto che l’Azienda USL fornisca le risultanze all’Assessorato.»

L'Assessore ha poi fornito alcune precisazioni in tema di personale somministrato da parte dell’Azienda USL, «servizio che viene svolto sulla base di un capitolato di gara in linea con i capitolati predisposti dai principali enti statali e regionali», annunciando che di recente «è stata aggiudicata da INVA la nuova gara alla ditta G I Groupe che subentrerà dal 1° dicembre 2021 all’ATI Synergie e Umana, attuale gestore che aveva vinto la precedente gara europea.»

Con riferimento al personale assunto con forme di lavoro flessibile, l'Assessore ha specificato che «l’Azienda USL della Valle d’Aosta è stata tra le poche aziende a livello nazionale che ha espletato in passato i concorsi con riserva per la stabilizzazione del personale somministrato, passando dalle 354 unità al 1° gennaio 2013 alle 224 unità al 1° gennaio 2021, con conseguente riduzione dei costi di oltre 2 milioni e mezzo di euro. Come molti altri Enti, anche l'USL valdostana, nel corso del 2021, ha dovuto attingere ulteriormente ai lavoratori somministrati per far fronte alle varie attività nell’ambito dell’emergenza sanitaria ancora in corso (per campagna vaccinale, tamponi e aperture nuovi servizi per fronteggiare pandemia, nonché per far fronte a malattie, esoneri...): attualmente il numero dei lavoratori somministrati è pari a 272 unità, quindi, nell’anno in corso sono stati forniti dall’agenzia interinale una cinquantina di nuovi somministrati tra amministrativi, tecnici e sanitari sempre per fronteggiare l’emergenza COVID. Inoltre, l'Azienda ha una percentuale di somministrati in servizio, anche in questa fase emergenziale, abbondantemente al di sotto del limite previsto dalla contrattazione nazionale di settore. I documenti di gara, in analogia a quelli standard nazionali, prevedono che la società di somministrazione, che è tenuta a ricercare, selezionare ed assumere il dipendente, a fronte di una richiesta di fornitura da parte dell’Azienda USL, si impegna a presentare i curricula di almeno 3 candidati, già selezionati dalla stessa Agenzia di somministrazione, in possesso dei requisiti professionali richiesti. La procedura di valutazione dei curricula è stata rivista e ulteriormente rinforzata, a seguito di specifica iniziativa aziendale, attraverso l’implementazione della composizione della Commissione di valutazione con Dirigenti esterni al Dirigente richiedente.»

L'Assessore ha poi comunicato che «il 15 novembre prossimo è in programma la prova di francese per il concorso da infermieri (si ricorda che analogo concorso era stato espletato nel 2019) e che sono in programmazione nei prossimi mesi i concorsi per amministrativi categoria D, C e BS (si ricorda che questi concorsi erano bloccati per l’emergenza Covid). Permangono tuttavia gravi criticità anche nella partecipazione ai concorsi, basti pensare che l’ultimo concorso per informatici ha portato ad una sola assunzione a fronte di 4 posti disponibili, così come permane la difficoltà a reclutare personale sanitario e amministrativo a tempo determinato su graduatorie esistenti.»

Nella replica, il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, si è detto soddisfatto: «Di fronte alla messa in discussione della reputazione dell'azienda, bisogna intervenire. L'invito è di definire tempi certi e che questo audit interno sia messo a disposizione della Commissione consiliare competente. Mi auguro che, dovendo fare chiarezza e ridare reputazione all'USL, l'audit venga definito con tutti i crismi e soprattutto sia espressione di una terzietà forte

 

SC-MM