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Communiqué n° 487 de 6 décembre 2005

APPROVATA ALL’UNANIMITà LA RICHIESTA DI INDIZIONE DI REFERENDUM POPOLARE SULLA LEGGE COSTITUZIONALE

I lavori del Consiglio regionale sono ripresi oggi, martedì 6 dicembre, con la discussione sulla richiesta di indizione di referendum popolare sulla legge costituzionale approvata dal Parlamento e riguardante le modifiche alla Parte II della Costituzione.

Il documento ha avuto il parere unanime della Conferenza dei Capigruppo – ha affermato il Presidente del Consiglio Ego Perron nell’introdurre il dibattito.

Luciano Caveri: “nel corso della riunione dei capigruppo ho espresso l’apprezzamento del Governo regionale per questa iniziativa. Dovremmo essere la quinta regione a richiedere il referendum su una legge che non è stata approvata dai due terzi del Parlamento. Ritengo che quando si modifica la Costituzione sia indispensabile farlo con un’ampia maggioranza e non solo con quella parlamentare. Su queste modifiche credo sia opportuno anche il parere delle Regioni e in particolare di quelle a Statuto speciale. Il giudizio su queste modifiche costituzionali è negativo, come dimostrano i referendum promossi anche da altre regioni. Per quanto riguarda la riforma dello Statuto, credo che sia venuto il momento di riflettere sulla necessità di modificare il nostro Statuto. Ci sarà un’iniziativa del Governo su questa materia: ci avvarremo di un gruppo di esperti per arrivare a un documento di base da discutere in Consiglio.”

Il capogruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Elio Riccarand, ha affermato che “il nostro gruppo si esprime a favore della delibera in discussione oggi. Riteniamo opportuno che in questa occasione non si entri nel merito della questione.”

Il capogruppo dell’Union Valdôtaine Guido Cesal ha criticato la riforma della Parte II della Costituzione, evidenziandone le criticità. Ha quindi sottolineato che “si tratta di un testo confuso e contraddittorio.”

Il rappresentante della Casa delle Libertà, Massimo Lattanzi, nel prendere la parola, ha affermato che “aderiamo con uno spirito diverso a questa iniziativa. Siamo convinti che gli italiani confermeranno le scelte fatte dal Governo. Il federalismo è una chiave portante di questa paese che intende svilupparsi e migliorarsi. Questa riforma del Governo partirà soltanto dal 2016 e la protesta di alcune regioni verso la riforma è data dal fatto che entrerà in vigore tardi e non perché non è giusta. Siamo favorevoli a questo ordine del giorno e auspichiamo che la delegazione che si recherà a Roma sia davvero rappresentativa del Consiglio regionale.”

Per il capogruppo della Gauche Valdôtaine Giovanni Sandrila riforma costituzionale è l’ennesimo guazzabuglio politico. Non è un Senato federale quello voluto dal Governo.”

Il capogruppo della Stella Alpina, Marco Viérin, ha fatto riferimento sulle possibili interpretazioni riguardo al principio dell’intesa, affermando che “l’obiettivo principale delle forze politiche è quello di far conoscere nella sostanza le modifiche della Riforma costituzionale. È un impegno che riteniamo prioritario e di conseguenza è fondamentale il pronunciamento popolare.”

Il capogruppo della Fédération Autonomiste, Francesco Salzone, ha precisato che “voteremo a favore dell’indizione del referendum. La riforma dello Stato ha ricevuto critiche da più parti, soprattutto sui ritardi di applicazione della Riforma stessa.”

Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi ha sostenuto le modifiche alla Costituzione e ha detto che “è giusto che i cittadini si possano esprimere mediante referendum popolare. Con questa Riforma, comunque, faremo un passo avanti verso un vero federalismo. E il prossimo atto avverrà nel 2009 con il federalismo fiscale. In quell’occasione dovremo davvero difendere le nostre prerogative.”

Il documento è stato quindi approvato all’unanimità.

Il Consiglio ha quindi designato il Presidente del Consiglio Perron quale delegato effettivo del Consiglio regionale e il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce quale delegato supplente.