Info Conseil
Communiqué n° 482 de 5 décembre 2005
INTERROGAZIONE SULLA VALORIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DELLE MELE VALDOSTANE
Nella discussione sulle interrogazioni, il vicepresidente del Consiglio, André Lanièce (Stella Alpina), ha chiesto notizie sulla valorizzazione della produzione delle mele valdostane.
In particolare, Lanièce ha voluto sapere i tempi circa l’ottenimento del marchio DOP, l’attuale livello di produzione e coltivazione, la situazione della promozione e della commercializzazione e le azioni dell’Amministrazione regionale a sostegno del settore produttivo.
Nella risposta, l’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Isabellon ha detto che “la domanda per l’ottenimento del Dop “Mela Valle d’Aosta” è stata inoltrata al Ministero competente dalla Cofruits, che è l’associazione autorizzata a inoltrare una domanda di registrazione. Il Ministero ha risposto proponendo alcune modifiche divisibili in due tipologie: una di carattere formale, una di carattere sostanziale riguardante le relazioni tecnica e storico e socio economica. Nelle prossime settimane sarà perfezionato l’iter amministrativo per gli aspetti formali. Più lunghi, invece, saranno i tempi per la riformulazione delle relazioni.”
“Allo stato attuale, ha proseguito Isabellon, risultano denunciati 232 ettari di frutteto specializzato e 151 ettari di prato erborato, per un totale di 383 ettari. La produzione complessiva di mele, per l’annata in corso, si attesta intorno ai 50.000 quintali di cui 13.000 conferiti alla Cofruits di Saint-Pierre. La promozione dei prodotti tipici valdostani, e quindi anche delle mele, è un obiettivo perseguito attivamente, come dimostrano le diverse iniziative. Per quanto riguarda la commercializzazione, che non riguarda l’Amministrazione, la Cofruits ci ha informato che per il 35 per cento il prodotto trova posto sul mercato locale e per il 65 per cento sul mercato limitrofo di Piemonte, Lombardia e Liguria. Del prodotto venduto in loco, il 10 per cento va ai grossisti e il restante al mercato tradizionale classico. Per le azioni messe in atto, l’Amministrazione attua numerose azioni di sostegno al settore frutticolo, sia di natura ordinaria sia straordinaria.”
Per Lanièce “da diverso tempo affrontiamo con le nostre iniziative questo argomento. Nel giugno 2004 la risposta fornita dall’Assessore è stata pressoché la stessa di quella odierna. È una questione importante per il mondo agricolo perché bisogna puntare sui prodotti di qualità e l’ottenimento del marchio Dop è fondamentale. È un compito dell’Amministrazione cercare di arrivare a questo, perché così si qualifica il prodotto. Dobbiamo salvaguardare i nostri interessi pertanto occorre ottenere una risposta in tempi brevi circa la riscrittura delle relazioni. Chiediamo che una delle priorità dell’Assessorato sia proprio quella di predisporre il dossier per la richiesta della DOP.”
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In particolare, Lanièce ha voluto sapere i tempi circa l’ottenimento del marchio DOP, l’attuale livello di produzione e coltivazione, la situazione della promozione e della commercializzazione e le azioni dell’Amministrazione regionale a sostegno del settore produttivo.
Nella risposta, l’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Isabellon ha detto che “la domanda per l’ottenimento del Dop “Mela Valle d’Aosta” è stata inoltrata al Ministero competente dalla Cofruits, che è l’associazione autorizzata a inoltrare una domanda di registrazione. Il Ministero ha risposto proponendo alcune modifiche divisibili in due tipologie: una di carattere formale, una di carattere sostanziale riguardante le relazioni tecnica e storico e socio economica. Nelle prossime settimane sarà perfezionato l’iter amministrativo per gli aspetti formali. Più lunghi, invece, saranno i tempi per la riformulazione delle relazioni.”
“Allo stato attuale, ha proseguito Isabellon, risultano denunciati 232 ettari di frutteto specializzato e 151 ettari di prato erborato, per un totale di 383 ettari. La produzione complessiva di mele, per l’annata in corso, si attesta intorno ai 50.000 quintali di cui 13.000 conferiti alla Cofruits di Saint-Pierre. La promozione dei prodotti tipici valdostani, e quindi anche delle mele, è un obiettivo perseguito attivamente, come dimostrano le diverse iniziative. Per quanto riguarda la commercializzazione, che non riguarda l’Amministrazione, la Cofruits ci ha informato che per il 35 per cento il prodotto trova posto sul mercato locale e per il 65 per cento sul mercato limitrofo di Piemonte, Lombardia e Liguria. Del prodotto venduto in loco, il 10 per cento va ai grossisti e il restante al mercato tradizionale classico. Per le azioni messe in atto, l’Amministrazione attua numerose azioni di sostegno al settore frutticolo, sia di natura ordinaria sia straordinaria.”
Per Lanièce “da diverso tempo affrontiamo con le nostre iniziative questo argomento. Nel giugno 2004 la risposta fornita dall’Assessore è stata pressoché la stessa di quella odierna. È una questione importante per il mondo agricolo perché bisogna puntare sui prodotti di qualità e l’ottenimento del marchio Dop è fondamentale. È un compito dell’Amministrazione cercare di arrivare a questo, perché così si qualifica il prodotto. Dobbiamo salvaguardare i nostri interessi pertanto occorre ottenere una risposta in tempi brevi circa la riscrittura delle relazioni. Chiediamo che una delle priorità dell’Assessorato sia proprio quella di predisporre il dossier per la richiesta della DOP.”