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Communiqué n° 582 de 7 octobre 2021

Interpellanza sui posti letto nel progetto di ristrutturazione dell'ospedale Parini

Seduta consiliare del 7 ottobre 2021

 

Nella seduta consiliare del 7 ottobre 2021, le Consigliere Minelli e Guichardaz del gruppo Progetto Civico Progressista hanno interpellato il Governo regionale riguardo alla questione dei posti letto previsti dal progetto di ristrutturazione dell'attuale ospedale Parini.

Evidenziata «la già nota carenza di posti letto delle tre strutture (ospedali Parini e Beauregard, sede di via Saint-Martin-de-Corléans)», la Consigliera Erika Guichardaz ha chiesto «il numero di posti letto di degenza e di day hospital previsti dall'attuale progetto di ristrutturazione e ampliamento. Vorrei anche che mi fossero esplicitati gli intendimenti su questa tematica specifica rispetto alla variante del progetto esecutivo dell'ala est dell'Ospedale regionale e la ristrutturazione dell'attuale ospedale. Preciso che questa iniziativa, come quella presentata in precedenza dalla collega Minelli, vuole entrare nel merito della questione dell'importanza di approfondire la situazione rispetto al progetto di ampliamento del Parini, alla luce della pandemia e della necessaria riorganizzazione sanitaria e non scadere in attacchi personali. Nonostante la nostra diversità di vedute e l'assoluta convinzione che questa scelta di mantenere una vecchia struttura, un cantiere perenne, una convivenza difficile tra reperti archeologici e ospedale e un impatto molto pesante sulla città di Aosta per noi rimanga completamente sbagliata, è doveroso cercare di capire come intende migliorare l'attuale progetto ormai vetusto e che non teneva conto della pandemia e quale visione sanitaria sta alla base delle diverse scelte

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «La dotazione attuale di posti letto esclusivamente per acuti al Parini è pari a 425, di cui 341 di degenza ordinaria, 39 diurni in day hospital e 45 tecnici (dialisi, Osservazione breve intensiva in pronto soccorso, reveil di blocco operatorio e terapie indifferibili). Nel progetto di ampliamento e ristrutturazione la dotazione per acuti sarà di 445, di cui 300 in degenza ordinaria, 84 diurni in day hospital e 61 tecnici. Ulteriori 18 posti potranno essere aggiunti alla luce di una revisione del progetto, legata anche ai ritrovamenti archeologici. Questo computo riguarda esclusivamente i posti per acuti, mentre i posti per i cronici (lungodegenti, riabilitazione geriatrica) sono circa 30, ma ricordo che, in base alla prossima riforma sanitaria, questo genere di pazienti non dovranno rimanere in ambito ospedaliero, sul territorio saranno infatti previsti circa 100 posti letto per i cronici

L'Assessore, nel richiamare la risoluzione approvata dal Consiglio a maggio scorso, ha specificato: «Il 20 settembre la Giunta ha approvato una delibera che, riguardo al tema dei posti letto, prevede di dare mandato alla società SIV srl di rivedere la fase 3 di ampliamento ospedaliero e, quindi un eventuale aggiornamento generale dei posti letto ordinari, diurni e tecnici, anche in ottemperanza alle nuove prescrizioni Covid-19; di rivedere il progetto preliminare della fasi 4 e 5 di ristrutturazione dell'ex Mauriziano e, quindi, un eventuale aggiornamento del numero posti letto di ostetricia, ginecologia, nido, pediatria, neonatologia e psichiatria. Su questo ultimo aspetto, sono in corso le valutazioni, di concerto con i progettisti, l'azienda USL e il Comune di Aosta

La Consigliera Guichardaz ha replicato: «C'è da ringraziare il guerriero celtico che grazie alla sua apparizione ci ha permesso di ricavare altri 18 posti letto. La riforma sanitaria prevede il superamento del modello ospedalo-centrico: non dobbiamo ridurre le prestazioni ospedaliere, ma aumentare quelle del territorio. Questo non corrisponde automaticamente a un calo drastico degli ingressi ospedalieri, così come non ha nessuna dimostrazione il postulato per cui al momento siano ricoverati soggetti che non hanno bisogno di cure per acuti. I servizi territoriali non riducono i ricoveri, devono curare per mantenere lo stato di salute, non filtrare i ricoveri. Il sogno degli ospedali di comunità - tappa intermedia tra ospedale per acuti e domicilio - è ancora un'incognita. La vera emergenza ora è un'altra: provvedere a una nuova organizzazione del lavoro. Sarebbe interessante audire in quinta Commissione l'attuale Commissario dell'USL per capire se, come il suo predecessore, ritenga la priorità sia individuare la soluzione più rapida oppure sia favorevole a diverse possibilità

 

MM