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Communiqué n° 480 de 2 décembre 2005
LA MALAWIANA CHIRWA VERA HA VINTO IL PREMIO INTERNAZIONALE “LA DONNA DELL’ANNO” 2005
Nel corso della cerimonia che si è tenuta nel Salone Gran Paradiso del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent
La malawiana Chirwa Vera si è aggiudicata l’edizione 2005 del Premio Internazionale “La Donna dell’anno” sui “Diritti umani senza frontiere”.
Al primo avvocato del Malawi andranno così i 20.000 euro del Premio finale.
La Giuria, considerato il grande impegno sociale della altre due finaliste, ha deciso all’unanimità di assegnare un riconoscimento anche alle altre due finaliste – pari a 5.000 euro – l’algerina Akila Ouared e l’italiana Suor Piera Santinon.
L’importante riconoscimento le è stato consegnato dal Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, Ego Perron, e dalla Presidente della Giuria, la Principessa Maria Gabriella di Savoia, durante la cerimonia che si è svolta oggi, venerdì 2 dicembre, nel Salone Gran Paradiso del Grand-Hôtel Billia di Saint-Vincent.
“A Vera Chirwa per la sua infinita capacità di lottare contro la violenza, la sopraffazione, il carcere e la tortura, contro la morte della persona amata, cadendo senza mai perdere la forza di rialzarsi. Perché il Malawi, così come ogni altro luogo nel mondo, non si debba più riconoscere come terra dei diritti negati e il sogno di Vera sia la realizzazione della più profonda natura dell’uomo” è la motivazione attribuitale dalla Giuria.
Chirwa Vera, avvocato di 71 anni, è sempre stata impegnata nella difesa dei diritti umani. Come prima donna avvocato nel suo paese ha avuto un ruolo di guida assieme al marito, nella campagna per l’indipendenza nazionale nel 1964. Poche settimane dopo, la polizia del regime di Kamuzu Banda l’ha costretta all’esilio in Tanzania. Nel 1981 è stata condannata a morte insieme al marito e nel 1993, dopo 12 anni di prigionia, è stata graziata per ragioni umanitarie.
Oltre alla vincitrice, sono stati assegnati il Premio Soroptimist Club Valle d’Aosta alla memoria alla valdostana Maria Bonino, scomparsa in Angola il 24 marzo 2005, colpita dalla febbre di Marburg. La Bonino svolgeva da anni l'attività di volontaria per l'ONG Medici con l'Africa. Nel corso degli ultimi undici anni aveva offerto la sua preziosa opera a favore delle popolazioni della Tanzania, dell'Uganda e del Burkina Faso.
La motivazione è stata la seguente: “ Alla memoria di Maria Bonino, pediatra e volontaria. Una donna che ha saputo donare il bene più prezioso, la vita, al servizio degli altri, di tutte le persone la cui unica colpa è quella di vivere oltre il muro del benessere, nel martoriato mondo della disperazione quotidiana. Il vuoto che ha lasciato non potrà mai essere colmato”.
Infine, una menzione speciale è andata alla valdostana Suor Olimpia Lazier, nata a Lillianes il 2 settembre 1939. Nel novembre del 1960 entra nella Comunità delle Suore Nazarene di Torino. Dopo gli studi infermieristici ed un periodo di lavoro a Torino, il 30 giugno 1971 parte per il Madagascar. Nel 1972 è destinata al lebbrosario Sainte Croix d'Isoanala dove lavora con dedizione ed entusiasmo. Dal 1986 è destinata con l'incarico di responsabile a Betroka. Dopo 15 anni ritorna ad Isoanala nel dispensario per aiutare i malati che percorrono anche 10-20 chilometri per farsi curare. Con lo stesso amore con cui ha curato i lebbrosi, oggi cura ogni sorta di persone con le più svariate malattie ed è felice di lavorare in Madagascar.
Il premio internazionale è promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta in collaborazione con la Fondazione CRT di Torino, la Rai, sede regionale per la Valle d’Aosta, il Soroptimist international Club Valle d’Aosta e il Casino de la Vallée.
Una sintesi della cerimonia sarà trasmessa domenica 4 dicembre su Raitre, dalle ore 9.45 alle ore 10.45, negli spazi di RaiVd’A.