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Communiqué n° 565 de 6 octobre 2021

Approvato il quadro strategico regionale di sviluppo sostenibile 2030

Seduta consiliare del 6 ottobre 2021

 

Nella seduta del 6 ottobre 2021, il Consiglio Valle ha approvato, con 24 voti a favore e 11 astensioni (Lega VdA), il quadro strategico regionale di sviluppo sostenibile 2030.

L'atto amministrativo, presentato dalla Giunta regionale il 5 agosto scorso, definisce la governance per l'attuazione, a livello regionale, della Politica di coesione economica, sociale e territoriale europea 2021-2027, in coerenza con le politiche di settore nazionali e regionali.

«La Valle d'Aosta - ha detto l'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri, illustrando il documento all'Aula - ha scelto di dotarsi di una cornice programmatica unitaria: il quadro è la restituzione di un lavoro corale che ha visto la partecipazione tra giugno 2019 e maggio 2021, sotto il coordinamento del Dipartimento politiche strutturali e affari europei, delle diverse strutture regionali e dei principali stakeholder del partenariato istituzionale, socioeconomico, ambientale e della società civile. È stato un modo per raccogliere le esigenze del territorio. Ora ci deve essere l'impegno di tutti per utilizzare i fondi comunitari, con un rafforzamento delle capacità amministrativa regionale e locale. Nella precedente programmazione, ci stiamo avviando ad una spesa totale dei fondi a disposizione. Possiamo aprire le ali e volare nel cielo europeo che dà un ruolo reale alla nostra regione. La logica sarà quella di un approccio partecipativo, ogni passo del percorso di questo periodo di programmazione avverrà in stretta connessione del Governo regionale con il Consiglio

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha evidenziato due ambiti: la ricerca e la strategia complessiva della transizione ecologica, «che spesso si citano con ottiche diverse, mentre va fatta certamente chiarezza. Per il complesso argomento della ricerca, troviamo una concretizzazione con la costruzione di tre centri di ricerca; ben vengano la parte energetica e la citazione dell'idrogeno, di cui non bisogna aver paura. Bisogna avere una declinazione più regionale, specificando la via da intraprendere e inserendo risorse nel bilancio. Riguardo allo sviluppo sostenibile, il Consiglio ha già abbozzato la strategia Fossil fuel free, ma vanno fatti investimenti e capire a che punto siamo: inutile avere tante tematiche, tanti documenti e rischiare di perdere risorse. Importante anche l'ambito della competitività delle nostre imprese: dobbiamo lavorare molto di più nelle aggregazioni e nelle reti di impresa, tenendo conto che il nostro obiettivo deve essere la nicchia, non i grandi numeri. I prossimi anni saranno fondamentali per trovare una coerenza e una concretizzazione di idee condivisibili. Le nostre strategie devono convergere sulla qualità e dove ci può essere il maggior valore aggiunto

Il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, ha sottolineato che «i finanziamenti europei svolgono un ruolo fondamentale per la nostra regione. Questo documento affronta in modo compiuto un'analisi strategica di sviluppo: mai come ora è necessario avere una strategia di medio e lungo termine. Un documento che è frutto di una logica partecipativa, anche se è stato fortemente condizionato dall'emergenza da Covid che ha mutato il quadro socio-economico. È necessario, immaginandone l'applicazione concreta, fare tesoro e autocritica rispetto a quanto fatto nel passato: autocritica che ci consentirà di essere più efficaci. È necessario ridefinire la governance in quanto questa dovrà essere unitaria e orientata verso il risultato concreto e che preveda un ruolo propulsivo e di facilitazione dell'Amministrazione regionale nei confronti di coloro che devono diventare i veri beneficiari delle politiche di sviluppo

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha osservato che «questo quadro avrà la necessità di essere rivisto e riaggiornato alla luce dell'accordo di partenariato 2021-2027. Un documento che valutiamo positivamente, anche se ci addentreremo nei dettagli quando saranno portati i contenuti e le variazioni dettate dal periodo che abbiamo vissuto. Sarà fondamentale spendere i soldi: abbiamo delle risorse che arrivano dall'Europa ma che non sappiamo gestire e far fruttare. Condivido con l'Assessore che servano competenze specialistiche e studi importanti: sarà fondamentale coinvolgere anche i nostri giovani attraverso l'Università della Valle d'Aosta.»

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha invocato l'esigenza di avere «la capacità politica e anche amministrativa, di rendere coerenti le varie fasi, ossia di rendere effettivi gli obiettivi che ci si è posti. Consultare i cittadini è stata sicuramente una parte fondamentale e particolarmente interessante; ora bisogna compiere scelte importanti, a partire dalla tematica dei cambiamenti climatici, tenuto conto del fatto che nei mesi invernali è atteso un riscaldamento piuttosto omogeneo a tutte le quote, mentre in estate è atteso un riscaldamento maggiore in media e alta montagna. Avremo meno neve? Cosa accadrà ai nostri ghiacciai, cambierà la portata dei nostri torrenti? Il nostro gruppo sostiene questo documento, ben sapendo che la sfida è proprio di concretizzare, all'interno del perimetro che approviamo oggi, la coerenza dei vari progetti e piani, coordinando le varie strutture degli Assessorati coinvolti. È così che potremo essere al passo coi tempi e migliorare la qualità di vita della nostra comunità

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) ha osservato: «Se a livello europeo la transizione energetica potrà creare notevoli problemi, per la nostra Valle potrebbe rappresentare invece un'opportunità: CVA produce al 100% energia pulita, abbiamo risorse da sfruttare nel miglior modo possibile, a partire dall'idrogeno verde quale vettore che potrà essere creato da energia rinnovabile. Non dobbiamo lasciarci sfuggire questa fortuna, ma indirizzarla per produrre non solo una Valle d'Aosta più pulita, ma una Valle d'Aosta che crea ricerca, sviluppo e benessere economico

Per la Consigliera Chiara Minelli (PCP) «si tratta di un documento ambizioso, ma la responsabilità più grande sarà quella di evitare che molti punti rimangano solo nella sfera delle buone intenzioni. Bisogna cercare di mettere in cantiere delle azioni concrete per far sì che lo sviluppo si realizzi nella sua interezza e nelle sue linee essenziali. È utile cercare di promuovere delle occasioni di formazione sugli obiettivi della strategia regionale di sviluppo 2030, perché se non c'è conoscenza delle misure questa rischia di rimanere aleatoria. Occorre realizzare un percorso di realizzazione dei comportamenti virtuosi di sostenibilità, che già esistono ma che devono essere implementati. Così come occorre sperimentare l'autovalutazione della sostenibilità per cercare di ritarare la strategia in maniera più concreta

 

SC-MM