Info Conseil
Communiqué n° 451 de 23 novembre 2005
INTERPELLANZA SULLE PERDITE FINANZIARIE DELLA VERRES S.P.A.
Il Consigliere della Casa delle Libertà, Enrico Tibaldi, ha chiesto con
un’interpellanza notizie circa le perdite finanziarie della Verrès S.p.A..
Il Consigliere ha sottolineato lo stato attuale dell’impresa: una perdita di quasi 3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2004 che denota un peggioramento dell’andamento aziendale.
“È un azienda che coinvolge 120 persone, in balia di un mercato in crisi.”
L’Assessore alle Attività produttive, Piero Ferraris, ha affermato che “la perdita negli anni è oscillata i 500 mila e i 900 mila euro annui. E il 2005 non sarà migliore dei precedenti. I risultati non sono stati quelli attesi, pertanto l’azienda ha deciso di interrompere la produzione a fine anno. È stata programmata una riunione della proprietà dell’azienda con le organizzazioni sindacali per vedere come affrontare la situazione. La Verrès non ha più rapporti con la Eurocoin perché la stessa è fallita da tempo. Le pendenze finanziarie sono comunque state saldate e non ci sono più né crediti né debiti. La Verrès ritiene di chiudere il 2005 con un bilancio di pareggio e per quest’anno il management pensa di raggiungere, anche per il 2006, le 9 mila tonnellate di produzione, per il 70 per cento costituite da commesse estere.”
“Per quanto riguarda il disimpegno del Poligrafico dello Stato dal capitale sociale della Verrès S.p.A. – ha proseguito Ferraris - non ne siamo a conoscenza e non abbiamo mai sentito parlare di una tale evenienza.”
Nella replica, Tibaldi ha preso atto della risposta dell’Assessore, “che è avvenuta con un tono quasi di disimpegno. La riunione sarà anche importante, ma è singolare che questo si faccia a posteriori, quando è stato deciso che l’attività della fonderia di precisione sarà sospesa a fine anno. Invitiamo la Giunta a dare maggior impulso per aiutare questa impresa, anche perché la profezie dell’Assessore non si sono realizzate.”
“Bisogna intervenire in maniera energica – ha proseguito Tibaldi - perché in altre realtà italiane sono stai fatti investimenti rilevanti nella fonderia di precisione. Perché non è stato fatto in Valle? Auspichiamo che tale reparto possa essere potenziato e non chiuso, anche perché in questa azienda sono stati fatti grandi investimenti che non giustificano la chiusura.”
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Il Consigliere ha sottolineato lo stato attuale dell’impresa: una perdita di quasi 3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2004 che denota un peggioramento dell’andamento aziendale.
“È un azienda che coinvolge 120 persone, in balia di un mercato in crisi.”
L’Assessore alle Attività produttive, Piero Ferraris, ha affermato che “la perdita negli anni è oscillata i 500 mila e i 900 mila euro annui. E il 2005 non sarà migliore dei precedenti. I risultati non sono stati quelli attesi, pertanto l’azienda ha deciso di interrompere la produzione a fine anno. È stata programmata una riunione della proprietà dell’azienda con le organizzazioni sindacali per vedere come affrontare la situazione. La Verrès non ha più rapporti con la Eurocoin perché la stessa è fallita da tempo. Le pendenze finanziarie sono comunque state saldate e non ci sono più né crediti né debiti. La Verrès ritiene di chiudere il 2005 con un bilancio di pareggio e per quest’anno il management pensa di raggiungere, anche per il 2006, le 9 mila tonnellate di produzione, per il 70 per cento costituite da commesse estere.”
“Per quanto riguarda il disimpegno del Poligrafico dello Stato dal capitale sociale della Verrès S.p.A. – ha proseguito Ferraris - non ne siamo a conoscenza e non abbiamo mai sentito parlare di una tale evenienza.”
Nella replica, Tibaldi ha preso atto della risposta dell’Assessore, “che è avvenuta con un tono quasi di disimpegno. La riunione sarà anche importante, ma è singolare che questo si faccia a posteriori, quando è stato deciso che l’attività della fonderia di precisione sarà sospesa a fine anno. Invitiamo la Giunta a dare maggior impulso per aiutare questa impresa, anche perché la profezie dell’Assessore non si sono realizzate.”
“Bisogna intervenire in maniera energica – ha proseguito Tibaldi - perché in altre realtà italiane sono stai fatti investimenti rilevanti nella fonderia di precisione. Perché non è stato fatto in Valle? Auspichiamo che tale reparto possa essere potenziato e non chiuso, anche perché in questa azienda sono stati fatti grandi investimenti che non giustificano la chiusura.”